Uniamoci per la libertà dei No Tav arrestati, contro la retata fascista di Monti, Cancellieri e Caselli

Non pensavamo che il procuratore Giancarlo Caselli (area PD) si prestasse a fare da braccio armato del governo Monti nel tentativo di bloccare la rabbia e le lotte crescenti delle masse massacrate dalle misure governative di lacrime e sangue. Questo è il vero senso politico dei 26 arresti e dei 15 obblighi di dimora dei NO TAV rei di lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato in concorso.
In realtà essi sono unicamente colpevoli di aver lottato con abnegazione esemplare per evitare la devastazione ambientale di Val di Susa. Chiediamo perciò che gli arrestati siano immediatamente liberati e non rinviati a giudizio.
Rileviamo con rammarico, ma non con sorpresa, che dal neoduce Berlusconi al tecnocrate liberista borghese Monti nulla è cambiato nel comportamento del governo della classe dominante borghese verso le masse popolari. Stessa politica interna e stessa politica estera. In altre parole: neofascismo all'interno e interventismo imperialista all'esterno. Con la copertura e la connivenza della "sinistra" borghese, con in testa il nuovo Vittorio Emanuele III, Giorgio Napolitano, che ha abbandonato le masse in lotta lasciando campo libero ai vecchi e nuovi imbroglioni politici di destra che le strumentalizzano ai fini dei loro sporchi giochi elettorali. E' necessario invece appoggiare e stare dentro i movimenti di massa in lotta proprio per impedire a costoro di egemonizzarli e di deviarli dai loro giusti obiettivi.
Per questo dobbiamo sostenere e unificare le lotte in atto, a cominciare da quelle dei piccoli agricoltori, dei pescatori, dei disoccupati, dei pastori, dei lavoratori dell'Alcoa e del Sulcis, dei camionisti, dei tassisti, dei benzinai, utilizzando tutte le forme di lotta ritenute utili, in primo luogo lo sciopero generale come hanno fatto oggi i "sindacati di base". L'esperienza del movimento NO TAV è un importante esempio per tutti i movimenti di lotta. Un motivo in più per difendere i suoi militanti ai quali va la piena e attiva solidarietà dei marxisti-leninisti italiani. Domani tutti alla manifestazione di Torino.

L'Ufficio stampa del PMLI

Firenze, 27 gennaio 2012, ore 15,50