COMUNICATO STAMPA
CONDANNATI "LA PADANIA" E "LIBERO" PER AVER DIFFAMATO IL PMLI SUL TERRORISMO
Il Partito marxista-leninista italiano, alla vigilia del Social forum europeo svoltosi a Firenze nel novembre 2002, venne diffamato da parte dei quotidiani "la Padania" e "Libero" che pubblicarono articoli a firma di Dimitri Buffa, nei quali venivano attribuiti al PMLI legami col terrorismo islamico e Bin Laden e la partecipazione a un complotto col "fondamentalismo islamico" e coi nazisti per rovesciare la direzione del movimento no global e causare disordini alla manifestazione che si sarebbe tenuta a Firenze, a conclusione dei lavori del Social forum europeo.
Affinché fosse riconosciuto ufficialmente che il contenuto di tali articoli era assolutamente falso e gravemente diffamatorio, il PMLI intraprese due cause civili citando in giudizio il giornalista che aveva redatto gli articoli, Dimitri Buffa, insieme ai direttori responsabili e agli editori delle due testate "la Padania" e "Libero", chiedendo la loro condanna al risarcimento dei danni causati alle proprie reputazione, immagine e identità politiche.
Il tribunale di Milano con due sentenze a firma del giudice unico Angelo Ricciardi, ora depositate e immediatamente esecutive, ha dichiarata "accertata la natura diffamatoria" degli articoli scritti dal Buffa e condannato i convenuti in giudizio al risarcimento dei danni non patrimoniali come segue: 21.000 euro Dimitri Buffa in via solidale con Gigi Moncalvo, direttore responsabile, e con l'editore de "la Padania"; 21.000 euro Dimitri Buffa in via solidale con Alessandro Sallusti, direttore responsabile, e con l'editore di "Libero", per complessivi 42.000 euro. Il solo Dimitri Buffa è stato condannato a un ulteriore risarcimento di 2.000 euro per ciascuna testata che ha pubblicato i suoi articoli, per complessivi 4.000 euro.
Tali danni sono stati quantificati dal giudice tenendo conto del fatto che "assumono rilievo la posizione del Partito marxista-leninista italiano nella realtà socio-economica di riferimento" in cui "esso è particolarmente presente con il settimanale Il Bolscevico" e "più in generale nel contesto nazionale". A carico dei condannati anche le spese processuali, incluse quelle degli onorari degli avvocati del PMLI, e gli interessi legali fino alla liquidazione dei danni.
Siamo ancora in attesa del giudizio del Tribunale di Roma sulla causa civile promossa dal PMLI contro "L'Opinione" che ha pubblicato gli stessi articoli diffamatori dei suddetti quotidiani.

L'Ufficio stampa del PMLI

Firenze, 24 maggio 2007