Comunicato del Comitato provinciale di Firenze del PMLI
Ritirare subito l'ordinanza di Cioni contro i lavavetri
Una vergogna per Firenze democratica e antifascista
Il PMLI partecipa al presidio di protesta
 
Redazione di Firenze

Di seguito il testo del comunicato del Comitato provinciale di Firenze del PMLI contro l'ordinanza anti-lavavetri di Cioni e Domenici.
Il comunicato è stato diffuso al presidio di lunedì 3 settembre organizzato in Piazza della Libertà e a cui hanno partecipato in gran parte esponenti dei partiti e degli organismi della cosiddetta "sinistra radicale". I compagni del PMLI, con i loro corpetti rossi contenenti la parola d'ordine il titolo del comunicato, sono stati ben accolti.
"La Repubblica" ha citato la nostra presenza nella cronaca cittadina, "La Nazione" in quella cittadina e in quella nazionale; l'emittente RadioDiffusioneFirenze (RDF) ha trasmesso alcuni passaggi dell'intervista alla compagna Cinzia, senza però citare il suo nome e l'appartenenza politica. Una foto della propaganda marxista-leninista è comparsa sul "Corriere di Firenze" e delle immagini si sono viste al Tg3 regionale.

Noi marxisti-leninisti fiorentini condanniamo nettamente l'ordinanza antilavavetri dello sceriffo Graziano Cioni, assessore DS alla sicurezza.
Purtroppo ad opera di Cioni (avallato e spalleggiato dal sindaco Leonardo Domenici, DS) a Firenze è toccato il disonore di fare da apripista a un'ondata razzista e xenofoba; l'iniziativa di Cioni ha avuto infatti una grande risonanza, il plauso convinto della Lega ma anche di tanta parte delle amministrazioni e del governo di "centro-sinistra" che hanno dimostrato anche in quest'occasione di essere permeati di razzismo, xenofobia e smaniosi di fascistizzare ogni aspetto della vita delle nostre città.
Ci uniamo con convinzione a tutte quelle voci, come PRC, PdCI, Unaltracittà/unaltromondo, Arci, parte del mondo cattolico, che andando controcorrente condannano l'ordinanza e ne chiedono il ritiro.
In questi giorni Cioni ha sparso demagogia a piene mani, mistificando la realtà. L'assessore sceriffo assimila tutti i lavavetri a delinquenti, mentre sono dei disoccupati che cercano di sopravvivere nella giungla del capitalismo. Cioni dice di voler combattere un presunto racket, ma perché allora "spara nel mucchio" invece di fare una doverosa denuncia alla magistratura, e colpisce in ogni caso le vittime del racket e non gli organizzatori? L'ordinanza, che prevede 206 euro di multa oppure 3 mesi di carcere, oltre al sequestro dell'"attrezzatura", colpisce indiscriminatamente tanti poveri.
Con questo provvedimento si mira, come la campagna contro i venditori "abusivi", a "ripulire" le strade cittadine, rilanciando l'immagine di Firenze città vetrina per il turismo.
Non è vero, come sostiene Cioni, che c'è piena accoglienza per chi rispetta le "regole". Non è possibile, secondo le "regole", per gli immigrati uscire dalla clandestinità, come non ci sono posti di lavoro "regolari" per tutti.
Queste sono le questioni di fondo da affrontare, e perciò il PMLI richiede e si batte per:
- Abrogare la legge "Bossi-Fini" sull'immigrazione, la legge 40/98 e il decreto Turco-Napolitano del luglio 1998 che limitano l'afflusso degli immigrati e ne favoriscono l'espulsione.
- Respingere il ddl Amato-Ferrero del governo Prodi sull'immigrazione, che modifica ma non abolisce la "Bossi-Fini".
- Stroncare il criminale traffico di immigrati verso l'Italia.
- Sanatoria generalizzata per tutti gli immigrati sprovvisti di permesso di soggiorno.
- Chiusura dei Cpt (centri di permanenza temporanea).
- Riconoscimento di pari diritti sociali, civili e politici per tutti gli immigrati.
- Diritto al lavoro, alla casa, all'assistenza sanitaria e sociale, all'istruzione per i bambini e i ragazzi in età scolare, per tutti gli extracomunitari.
- Lavoro stabile, a salario intero, a tempo pieno e sindacalmente tutelato per tutti i disoccupati e i lavoratori.
- Piani straordinari urgenti, anche con appositi programmi di formazione professionale, per dare lavoro ai "soggetti più deboli" sul "mercato del lavoro", e cioè ai giovani, donne, disoccupati di lunga durata, immigrati, disabili.

Il Comitato provinciale di Firenze del PMLI

Firenze, 30 agosto 2007