L'intervento di Calabrese al comizio del PMLI che si doveva svolgere l'11 maggio a Regalbuto (Enna)
"Solo votando per il PMLI, astenendosi, le masse popolari della provincia di Enna possono aspirare a migliorare le proprie condizioni di vita"
"Per sconfiggere la piovra mafiosa che domina nel Mezzogiorno non c'è altra strada che lottare per il socialismo"
"Le istituzioni rappresentative borghesi vanno spazzate via sostituendole con i comitati popolari"
Pubblichiamo il testo integrale del discorso che il compagno Giuseppe Calabrese, Responsabile dell'Organizzazione di Troina del PMLI, doveva pronunciare l'11 maggio a Regalbuto (Enna) per il comizio di chiusura della campagna elettorale astensionista del nostro Partito.
Non è stato possibile svolgere il comizio del PMLI per rispetto del lutto cittadino seguito ai tragici fatti, che hanno visto un omicidio e un sequestro ad opera di un ex poliziotto, svoltisi proprio in piazza della Repubblica a Regalbuto nella notte tra il 9 e il 10 maggio.

Cari compagni,
care compagne, cari amici,
chiudiamo la campagna elettorale astensionista per il Partito marxista-leninista italiano proprio a Regalbuto. Di questo paese l'Organizzazione di Troina del PMLI porta ancora vivo il ricordo della splendida esperienza del comizio per le elezioni europee del 2004 e la calorosa accoglienza che le masse di Regalbuto ci hanno riservato.
La battaglia elettorale è una battaglia di classe, ciascuno deve badare unicamente agli interessi immediati e a lungo termine della propria classe e comportarsi di conseguenza.
In questa battaglia bisogna essere estremamente risoluti, evitando ogni sentimentalismo, liberandosi delle vecchie tradizioni elettorali, rivelatesi deleterie nella pratica, e respingendo tutte le pressioni e i ricatti materiali e morali dei nemici e dei falsi amici.
Gli sfruttati e gli oppressi, in primo luogo la classe operaia e le masse popolari, coloro che vogliono il socialismo, gli antifascisti, le ragazze ed i ragazzi che sognano un mondo nuovo, non possono accettare il capitalismo, le sue istituzioni e il dominio della borghesia sulla classe operaia.
Bisogna quindi colpire duramente tutti i partiti che sostengono questo marcio, ingiusto e inumano sistema e queste istituzioni oppressive, antipopolari e corrotte. Bisogna dare, ovunque si vota, una dura lezione alla classe dominante borghese, ai partiti ed ai poli che la mantengono al potere, ne difendono gli interessi e la proteggono dagli attacchi delle masse.
Bisogna farla pagare cara agli oppressori, agli affamatori ed agli imbroglioni del popolo.
Il 13 e 14 maggio gli elettori dei comuni di Centuripe, Regalbuto, Villarosa, Sperlinga, Nissoria, Nicosia e Barrafranca, in provincia di Enna, sono chiamati alle urne per le amministrative. Praticamente unanimi sono le promesse elettorali dei candidati del "centro-destra" e del "centro-sinistra", i cui programmi vanno da un "impegno" per una più efficiente macchina organizzativa dei vari comuni ad un intervento parolaio "per l'occupazione".
Politiche sociali, sviluppo economico ed occupazionale, territorio, ambiente, tutela della salute pubblica, sport, turismo, cultura e spettacolo questi sono i temi sui quali gli aspiranti neopodestà e consiglieri comunali si sono confrontati a parole in questa campagna elettorale. Tuttavia nessun vero intervento risolutivo si trova nei loro programmi e in quelli dei partiti borghesi in lizza che possa migliorare le condizioni delle popolazioni dei comuni chiamati al voto.
Inoltre tutti i pretendenti a sedere sulla poltrona di neopodestà non hanno nulla a che fare con la classe operaia e le masse popolari e anche per questo non meritano nessun voto.

Le amministrazioni di "centro-destra" e "centro-sinistra" non hanno risolto nessun problema
La provincia di Enna, tra le più povere della Penisola, vive in una condizione di totale abbandono e a nulla sono valse le promesse elettorali del presidente Cataldo Salerno, DS, e della cerchia dei sindaci di "centro-sinistra", in particolare dei DS, o di "centro-destra" che sono riusciti a farsi eleggere nei comuni della provincia.
Sono ormai noti i gravi problemi delle masse popolari della nostra provincia, tra i più gravi la mancanza di lavoro che obbliga i giovani ad emigrare verso il Nord, ma anche il degrado della viabilità, la mancanza di trasporti efficienti, la carenza di strutture ospedaliere, il disservizio degli Ato acqua e raccolta rifiuti, il cattivo funzionamento della pubblica amministrazione.
In anni di amministrazioni di "centro-destra" o di "centro-sinistra" nulla è stato fatto per risolvere questi problemi.
Noi del Partito marxista-leninista italiano per risolvere i problemi delle masse popolari della provincia di Enna chiediamo:
Che sia sconfitta la disoccupazione in genere e l'emigrazione giovanile, in particolare, attraverso piani straordinari comunali per l'occupazione stabile, a tempo pieno, a salario intero e sindacalmente tutelata e per l'assunzione di tutti i lavoratori precari dei Comuni in cui si vota nelle pubbliche amministrazioni dove sono in servizio;
Servizi pubblici gratuiti capillarmente diffusi sul territorio della provincia di Enna;
La ripubblicizzazione dell'acqua e dei servizi di raccolta dei rifiuti solidi urbani nella provincia di Enna;
Il miglioramento e ammodernamento della rete viaria della provincia di Enna;
Una effettiva parità tra donne ed uomini. In particolare chiediamo che le masse femminili vengano liberate dalla schiavitù del lavoro domestico attraverso piani comunali straordinari per dotare tutto il territorio della nostra provincia, di una fitta rete di servizi pubblici e gratuiti per la prima infanzia (nidi, scuole dell'infanzia, trasporti, servizi di doposcuola, centri estivi) fino a completa copertura delle necessità e con orari e prestazioni in grado di soddisfare le esigenze lavorative e sociali dei genitori, in particolare delle donne;
Un'inchiesta sull'effettiva capacità idrica dell'invaso dell'Ancipa;
Che siano le masse a vigilare ed a godere della realizzazione del parco di Regalbuto;
La costruzione nei Comuni della provincia di Enna di una rete di servizi ospedalieri moderna ed efficiente;
La dotazione di strutture scolastiche efficienti, moderne e in numero adeguato a coprire le necessità della popolazione studentesca dei nostri Comuni;
Cosa hanno fatto di tutto ciò coloro che hanno governato i comuni della provincia di Enna? Nulla o quasi nulla. Non bisogna più dare fiducia ai politicanti borghesi di "centro-destra" e di "centro-sinistra".
L'alternativa reale sta nel delegittimare le istituzioni borghesi e creare le Istituzioni rappresentative delle masse astensioniste e fautrici del socialismo, ossia le Assemblee popolari e i Comitati popolari, basati sulla democrazia diretta.
La classe operaia e le masse popolari devono comprendere che il socialismo autentico non si conquista per via parlamentare ma attraverso la rivoluzione proletaria.

L'astensionismo motivato e tattico è un voto al PMLI e al socialismo
Oggi sul piano elettorale, l'unica scelta di classe è votare per il PMLI e il socialismo astenendosi (disertando le urne, annullando la scheda o lasciandola in bianco)!
L'astensionismo non è un non voto, ma è un voto a tutti gli effetti. Noi vorremmo che fosse concepito ed utilizzato come un voto cosciente dato al PMLI ed al socialismo.
Bisogna avere il coraggio e la forza di andare controcorrente, di togliere il consenso, l'appoggio e il voto agli ingannatori del popolo.
È anche un errore votare il meno peggio.
Bisogna votare il meglio, e il meglio è il Partito marxista-leninista italiano, l'unico partito italiano che combatte il capitalismo e la dittatura della borghesia e che vuole instaurare il socialismo.
L'astensionismo motivato e tattico è un voto dato al PMLI e al socialismo, è un voto sottratto ai partiti di regime ed al capitalismo.
Facendo un bilancio di oltre cento anni di parlamentarismo abbiamo visto chiaramente dove si può arrivare, i frutti che si possono cogliere, i limiti, ciò che si perde e ciò che si guadagna in riferimento alla lotta di classe, alla lotta contro il capitalismo, il fascismo, il riformismo e il revisionismo.
Dal momento che è dimostrato dai fatti che il proletariato non potrà mai andare al potere con la scheda elettorale e che il suo posto ideale nel sistema capitalista è quello dell'opposizione e dal momento che il PMLI non pone la sua candidatura a governare con la borghesia, la nostra proposta è che la classe operaia, i contadini poveri, le masse popolari e giovanili, i pensionati, i disoccupati, i precari e tutte le forze sociali, culturali e religiose anticapitaliste, antimperialiste ed antifasciste abbandonino le istituzioni borghesi, si astengano (disertino le urne votino in bianco o annullino la scheda).
Noi vorremmo che tutti gli anticapitalisti e gli astensionisti di ogni quartiere, di ogni città o frazione, si riunissero nelle Assemblee popolari per stabilire la propria piattaforma politica e rivendicativa e per programmare le proprie lotte, attività e iniziative sociali aperte a tutte le masse del proprio territorio.
Noi vorremmo che le Assemblee popolari fossero costituite in ogni quartiere cittadino e zona rurale da tutti gli abitanti ivi residenti, compresi le ragazze ed i ragazzi di 14 anni, che si astengono alle elezioni, che dichiarano di essere anticapitalisti, antifascisti e fautori del socialismo e siano disposti a combattere politicamente ed elettoralmente le istituzioni, il potere centrale, regionale e locale e il sistema capitalistico.
Noi vorremmo che le Assemblee popolari eleggessero, con voto palese e con mandato revocabile in qualsiasi momento, il proprio governo, denominato Comitato popolare. Noi vorremmo che i Comitati popolari di quartiere, cittadino, provinciale, regionale e il Comitato popolare nazionale rappresentassero il contraltare, la centrale alternativa e antagonista rispettivamente dei governi di quartiere, comunale, provinciale regionale e nazionale, nonché il circuito politico democratico di massa alternativo allo Stato e alle istituzioni rappresentative borghesi.
I partiti del "centro destra" e del "centro sinistra" non meritano alcuna fiducia ed alcun voto dalle masse.
Non sono altro che raggruppamenti di affaristi borghesi che si azzuffano per gestire gli affari dei capitalisti.
Uno dei maggiori problemi delle masse popolari della nostra isola è la mafia e le infiltrazioni mafiose nelle istituzioni borghesi. Il "centro-destra" ed il "centro-sinistra" hanno dimostrato di non essere in grado di fronteggiare tali gravissimi problemi. Per sconfiggere la piovra mafiosa che domina nel Mezzogiorno, bisogna capire dov'è la testa su cui indirizzare i nostri colpi principali. La testa si trova nell'alta finanza, nei circoli dell'industria, dell'agricoltura, del terziario e nelle istituzioni. Cioè dentro la classe dominante borghese, lo Stato borghese e l'economia capitalistica.
Noi certamente chiediamo che i governi locali, il governo regionale e quello nazionale attuino interventi concreti che possano colpire la criminalità organizzata. Noi appoggeremo tutti i concreti interventi antimafiosi delle istituzioni borghesi quando questi interventi verranno. Ma allo stesso tempo diciamo alle masse la verità e cioè la mafia è parte integrante della borghesia e potrà definitivamente essere sconfitta con l'abbattimento della borghesia stessa e l'instaurazione del socialismo.
Apprendiamo proprio in questi giorni del battesimo di "Sinistra democratica" un nuovo movimento nato a Roma che conta di riunire sotto un unico cartello ex diessini, PRC, PdCI, Verdi. Si tratta di un nuovo inganno per le masse popolari.
Questi falsi comunisti pentiti e revisionisti hanno retto fin qui il sacco alla classe dominante borghese, hanno tenuto subalterna la classe operaia, aperto la strada alla seconda repubblica, appoggiando le varie cricche revisioniste al potere.
Noi marxisti-leninisti italiani non ci stiamo a questo gioco e alle regole imposte da questi poli, abbiamo un altro gioco da fare ed altre regole da seguire.
Noi vogliano che la classe dominante borghese se ne vada e ceda il posto ed il potere alla classe operaia, e poiché non lo farà mai spontaneamente, pacificamente ed elettoralmente, bisognerà sloggiarla attraverso la lotta di classe fino ad arrivare alla rivoluzione socialista.
Chiediamo al proletariato, alle masse e alle nuove generazioni di Regalbuto il consenso, anche elettorale attraverso l'astensionismo motivato per realizzare questo grande obbiettivo.
Chiediamo alla base sana dei partiti provenienti dall'ex-PCI, ai giovani di Rifondazione comunista, dei Comunisti italiani, di abbandonare al loro destino i dirigenti borghesi dei rispettivi partiti e di unirsi al PMLI per l'Italia unita rossa e socialista.
Vedete compagni della base di Rifondazione e dei Comunisti italiani, spesso nella vita ci si ritrova da soli a prendere delle decisioni anche difficili, ma noi cari compagni e care compagne di Regalbuto abbiamo fiducia che ce la faremo ancora, noi abbiamo fiducia nei cinque maestri Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao, abbiamo fiducia nel socialismo, fiducia nelle masse, fiducia nel PMLI e fiducia in noi stessi.
Noi marxisti-leninisti italiani non aspiriamo a entrare nelle istituzioni rappresentative borghesi né nazionali, né regionali, né provinciali, né comunali, ma piuttosto aspiriamo a combatterle, disgregarle e distruggerle per aprire la strada al socialismo, perché se non si spazzano via la dittatura della borghesia ed il sistema capitalistico non sarà mai possibile alcun cambiamento sociale, politico e istituzionale che dia il potere al proletariato ed il benessere al popolo.
Noi vorremmo che le masse di Regalbuto vivessero nel benessere, la cosa è possibile solo che il sistema capitalista e la borghesia al potere l'impedisce.
Le istituzioni borghesi vanno quindi indebolite con l'astensionismo per essere poi spazzate vie a tutti i livelli. Poiché sono strumenti in mano alla classe dominante borghese per esercitare la propria dittatura sul proletariato e le masse popolari anche quando esse sono governate dalla "sinistra" borghese. A Regalbuto come a Troina l'abbiamo visto in questi cinque anni e constatato da decenni nelle tante regioni, province e comuni in cui la "sinistra" borghese governa, Rifondazione Comunista inclusa.

LIBERIAMO Centuripe, Regalbuto, Villarosa, Sperlinga, Nissoria, Nicosia e Barrafranca dal capitalismo, dalla mafia, dal sottosviluppo e dai governi della destra e della "sinistra" borghese.
PER L'ITALIA UNITA, ROSSA E SOCIALISTA ASTIENITI (diserta le urne, annulla la scheda o lasciala in bianco)"!
Creiamo le istituzioni rappresentative delle masse astensioniste e fautrici del socialismo, ovvero le Assemblee popolari e i Comitati popolari!
Contro il regime capitalista, neofascista, presidenzialista e federalista!
Contro i governi della destra e della "sinistra" borghese!
Per l'Italia unita, rossa e socialista!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!

16 maggio 2007