Comunicato della 7a Riunione plenaria allargata del 4° Ufficio politico del PMLI
L'11 settembre 2004 si è tenuta a Firenze la 7a Riunione plenaria del 4° Ufficio politico (UP) del PMLI, allargata alle Commissioni per il lavoro di organizzazione e di stampa e propaganda del CC del PMLI.
All'ordine del giorno l'allargamento dell'UP e l'analisi della situazione del Partito in Emilia-Romagna, Toscana, Campania e Sicilia.
Il Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi, ha aperto la riunione tenendo un rapporto di alto livello strategico dal titolo "Prepariamoci alle battaglie di autunno e a quella astensionista per le elezioni del 2005 sviluppando il lavoro di radicamento del PMLI". Con tale rapporto si individuano gli obbiettivi prioritari che tutto il Partito dovrà porsi nel prossimo anno di lotte politiche, elettorali, sindacali e sociali.
Il compagno Scuderi ha esordito ringraziando le compagne ed i compagni di seconda linea, i Responsabili delle Commissioni centrali ed il Direttore de "Il Bolscevico" ed ha rivolto fraterni auguri ai compagni cofondatori del Partito che si trovano in cattive condizioni di salute.
Un ringraziamento ed un augurio caloroso sono stati rivolti dall'UP alla compagna Monica Martenghi, oratrice a nome del Comitato centrale per la commemorazione di Mao in programma per l'indomani 12 settembre.
Nel suo discorso il Segretario generale ha sottolineato l'ottimo lavoro di squadra svolto dall'UP del PMLI, che, come tutte le istanze del Partito, applica il salutare metodo della critica e dell'autocritica, il che garantisce la veloce e soddisfacente risoluzione delle inevitabili contraddizioni.
Solo un compagno fa ancora fatica a capire lo spirito e le finalità educative delle critiche e a riconoscere immediatamente i propri errori, a causa, fondamentalmente, dell'individualismo e di una imperfetta conoscenza della concezione del Partito e della linea di massa del PMLI. Il compagno in questione ha riconosciuto la giustezza della critica e si è impegnato a correggersi fin da subito.
Il compagno Scuderi è passato a trattare il primo punto all'ordine del giorno, quello dell'allargamento dell'UP del PMLI. Tale obbiettivo, posto come una delle priorità strategiche dalla 3¨ Sessione plenaria del 4° CC del PMLI, tenutasi il 1 giugno 2003, viene finalmente raggiunto con la cooptazione nell'UP di nuovi compagne e compagni, che, distinguendosi nel lavoro di direzione, di educazione e di organizzazione del Partito, hanno dimostrato nella pratica di avere i requisiti per essere membri dell'UP. Il CC del PMLI ha approvato immediatamente la proposta dell'UP.
Prima che la forza numerica del Partito raddoppi rispetto a quella attuale, noi dobbiamo fare in modo che il Partito abbia un gruppo dirigente nazionale, come CC ed UP, stabile, coeso, unito, esperto, combattivo, ben radicato nel marxismo-leninismo-pensiero di Mao e nella linea proletaria rivoluzionaria del Partito; che sia capace di dirigere, organizzare ed educare in maniera marxista-leninista le nuove generazioni di militanti, di assicurare un avvenire rosso al PMLI e impedire che il revisionismo cambi i connotati del Partito.
Nel suo discorso il compagno Scuderi ha trattato la questione del radicamento del PMLI in vista delle battaglie di autunno, invitando tutti i militanti, i simpatizzanti e gli amici del PMLI a premere sui sindacati perché venga proclamato al più presto uno sciopero generale nazionale di 8 ore, e di quella astensionista per le elezioni del 2005.
Il Segretario generale del PMLI ha individuato le quattro condizioni che i militanti, simpatizzanti ed amici del PMLI devono, in questa fase dello sviluppo del Partito e della lotta di classe in Italia, mettere in atto per effettuare bene il lavoro di radicamento.
Come prima condizione le istanze di base del Partito devono attivare gli operai, i lavoratori, i disoccupati, i pensionati e gli studenti marxisti-leninisti rispettivamente nei propri luoghi di lavoro, nei sindacati, anche se non svolgono un ruolo di sindacalisti, nei movimenti dei disoccupati, nelle scuole e nelle università, affinché questi diventino i leader dei movimenti di lotta.
Seconda condizione è che le Cellule, le istanze intermedie e i Responsabili regionali si occupino di più e meglio dei problemi del proprio ambiente di lavoro, di studio e di vita e propongano delle soluzioni concrete per risolverli.
Terza condizione è che le istanze di base ed intermedie e i singoli militanti del Partito conoscano a fondo i problemi delle masse e quelli politici ed economici del proprio ambiente di lavoro, di studio, quartiere, città, provincia e regione.
Quarta condizione è che le istanze di base lavorino per unire, guidare e mobilitare le masse sulla base delle loro rivendicazioni e dei problemi del momento, attraverso le Organizzazioni e i movimenti di massa da noi o da altri promossi, dentro e fuori i luoghi di lavoro e di studio, nei quartieri, nelle città, nelle province e regioni e a livello nazionale. In questo lavoro abbiamo una potente arma da utilizzare, che è il Programma d'azione del Partito.
Nel suo discorso il compagno Scuderi ha ribadito che il governo del neoduce Berlusconi è illegale e illegittimo e, dunque, anche sul piano democratico borghese, è legale e legittimo buttarlo giù con la lotta di piazza.
L'appello all'"unità nazionale contro il terrorismo", lanciato dal governo dopo il rapimento di Simona Pari e Simona Torretta a Baghdad, prontamente recepito dalla "sinistra" borghese, va invece respinto perché nasconde il tentativo di coinvolgere il nostro popolo nell'occupazione italiana dell'Iraq e nella lotta contro la Resistenza irachena. Bisogna invece obbligare il governo Berlusconi a non tralasciare alcuna trattativa, iniziativa e azione per liberare le nostre due connazionali, mobilitarsi per chiedere alla Resistenza irachena di costringere i rapitori a liberare subito le due pacifiste italiane. Noi vogliamo non solo la loro libertà ma anche la libertà del popolo iracheno.
Il PMLI starà sempre e in maniera militante con la Resistenza dei popoli iracheno, palestinese, afghano e ceceno e contro gli aggressori e occupanti imperialisti. Non si tratta di una "guerra di civiltà" ma di una guerra tra l'imperialismo e i popoli che vogliono liberarsi dal dominio dell'imperialismo.
Il compagno Scuderi ha poi lanciato un appello ai fautori del socialismo che già conoscono il PMLI affinché si liberino del riformismo, del parlamentarismo, del pacifismo e del legalitarismo e da ogni altra influenza borghese e riformista e si uniscano al PMLI come militanti o simpatizzanti, perché solo il marxismo-leninismo-pensiero di Mao e il PMLI possono dare la certezza della vittoria finale sulla borghesia e il capitalismo.
Il Segretario generale ha esortato tutto il Partito a intensificare gli sforzi in questi due anni d'oro, dei cinque individuati a suo tempo, che ci rimangono, per concludere con successo il primo grande balzo del proselitismo e organizzativo della storia del PMLI.
Il compagno Achille Zanieri ha relazionato sul numero e la distribuzione dei tantissimi visitatori del meraviglioso sito del Partito, segno che più siamo conosciuti più aumentano i contatti, l'interesse, le simpatie, i consensi, le amicizie e le adesioni al PMLI.
Al secondo punto all'ordine del giorno, ovvero le relazioni sulla situazione del Partito nelle regioni dove siamo più forti ed attrezzati. Per l'Emilia-Romagna ha relazionato il compagno Denis Branzanti, per la Toscana il compagno Simone Malesci, per la Campania il compagno Franco Di Matteo e per la Sicilia la compagna Giovanna Vitrano. Da tutte le relazioni è emerso un Partito in crescita di militanti, simpatizzanti, amici ed alleati. Le istanze di base delle regioni in questione stanno compiendo notevoli passi in avanti nel lavoro di radicamento, nel lavoro di massa ed organizzativo.
L'UP ha esortato i Responsabili regionali ad assumere appieno il loro ruolo di direzione, educativo ed organizzativo, perché anche attraverso il rafforzamento delle istanze intermedie passa lo sviluppo del PMLI.
L'UP ha sottolineato la necessità che i Responsabili regionali, in preparazione delle lotte d'autunno, svolgano sin d'ora il loro lavoro organizzativo e diano un supporto pratico e dei consigli specifici, affinché le istanze di base delle rispettive regioni siano aiutate ad applicare, nelle loro realtà particolari, le indicazioni contenute nel rapporto del compagno Scuderi. è stato messo a fuoco il problema di come migliorarare il finanziamento del Partito e quali iniziative intraprendere in tal senso.
Il dibattito che è seguito ha evidenziato il cosciente, combattivo e convinto consenso di tutte le compagne e i compagni presenti sulle tematiche relative ai due punti all'ordine del giorno.
Il Segretario generale del PMLI nell'intervento conclusivo ha detto che abbiamo realizzato una Riunione strategica sui piani ideologico, politico, organizzativo e programmatico, e posto una pietra angolare nel lavoro di sviluppo e radicamento del Partito. Il successo di questo lavoro richiede anche che i Responsabili regionali elaborino delle chiare e precise strategie per le proprie regioni. Inoltre ha sottolineato che l'obbiettivo strategico a cui dobbiamo mirare in questo momento storico è quello di dare alle masse italiane un grande, forte e radicato Partito. Dobbiamo puntare sullo sviluppo e la crescita su scala nazionale del PMLI, perché solo raggiungendo questo obiettivo è possibile ridurre in minoranza i falsi comunisti e far decollare la lotta per l'Italia unita, rossa e socialista.
La Riunione si è chiusa con il canto dell'Inno del PMLI "Il Sole Rosso" all'insegna della massima unità proletaria rivoluzionaria e marxista-leninista.