Ai Gruppi parlamentari della Camera e del Senato e alle Segreterie nazionali di DS, PRC, PdCI, Verdi
CONDANNATE PUBBLICAMENTE L'INIZIATIVA FASCISTA
Cari amici,
come sapete il Gruppo parlamentare della Camera di AN ha presentato un'interrogazione a risposta immediata al ministro dell'Interno nel tentativo di costringere il governo a impedire al nostro Partito, il PMLI, di commemorare Stalin il 2 marzo p.v. al Palazzo dei Congressi di Firenze, in occasione del 50° anniversario della sua scomparsa.
Il governo, tramite il ministro dei rapporti col parlamento Carlo Giovanardi, ha risposto che non sussistono motivi per vietare al PMLI di commemorare Stalin.
Voi fin qui, per quanto ci risulta, non avete speso una sola parola per stigmatizzare la gravissima iniziativa dei deputati di AN, che non ha precedenti nella storia parlamentare del dopoguerra. Nonostante che nel comunicato dell'Ufficio stampa del PMLI, che vi abbiamo fatto avere, abbiamo invitato "gli antifascisti e i democratici e tutti coloro che un giorno sono stati comunisti" a non lasciare solo il PMLI a difendere le libertà democratiche borghesi e costituzionali di parola e di manifestazione.
Come spiegare questo vostro silenzio? Non possiamo pensare che siate d'accordo con AN, scavalcando a destra il governo.
Vi chiediamo quindi un atto chiaro e pubblico di condanna della suddetta iniziativa. Sapendo come la pensate, non vi chiediamo certo di difendere Stalin, bensì il diritto del PMLI di manifestare liberamente il proprio pensiero, in base all'art. 21 della Costituzione. Tenendo presente che Forza Italia e Forza Nuova hanno annunciato che faranno delle manifestazioni in concomitanza della commemorazione di Stalin.
Un vostro silenzio potrebbe essere registrato nella storia come un via libera dato ai fascisti e al governo neofascista di Berlusconi di fare quello che a loro pare e di perseguitare e reprimere impunemente gli antifascisti e i comunisti, come ai tempi del loro maestro Mussolini.
Cordialmente.
p. L'Ufficio politico del Partito marxista-leninista italiano
Monica Martenghi
Firenze, 10 febbraio 2003