Da cattolico praticante grido vergogna! a Ruini e ai miseri ruffiani del "centro-sinistra"
di Angelo Gentile - Agrigento

Desidero esprimere, da cattolico praticante, tutta la mia più profonda indignazione e il più totale dissenso e disgusto nei confronti di Ruini, delle sue reazionarie prese di posizione, dell'appoggio a lui dato dalla cricca clericofascista e della meschina quanto colpevole complicità da parte degli squallidi leccapiedi ultramoderati, riformisti e rinnegati vari del cosiddetto "centro-sinistra", manifestando, nel contempo, la mia piena solidarietà agli studenti che a Siena hanno compiuto, secondo i tristi figuri di cui sopra, "l'inqualificabile e gravissimo gesto" di contestare Ruini durante la consegna del premio "Liberal" (un premio! gli hanno pure dato un premio!) da parte di uno dei peggiori rinnegati che si conoscano, da membro dell'ex PCI a convinto sodale del piduista di Arcore e degno presidente della fondazione capitalistico-borghese e ultraconservatrice Liberal, cioè Ferdinando Adornato.
Dalle indegne manovre per far fallire i referendum sulla fecondazione assistita alle medievali prese di posizione contro i diritti delle donne, delle coppie di fatto e degli omosessuali, quello di Ruini è stato un inesorabile susseguirsi di atteggiamenti e affermazioni spiccatamente reazionari. Intendo qui soffermarmi soltanto, oltreché sul vergognoso quanto prevedibile appoggio nei confronti del cardinale da parte della destra becera e retrograda attualmente al potere, soprattutto sull'ignobile e imbelle servilismo manifestato nei suoi riguardi dalla cosiddetta opposizione.
Vorrei innanzitutto citare, come "fulgido" esempio di tolleranza cattolico-apostolico-romana, i commenti dell'"Osservatore Romano" sull'argomento. Il quotidiano vaticano, il quale definisce la contestazione al suo cardinale preferito "inattesa e ignobile", afferma che "la viltà dell'intolleranza, contrapposta al coraggio della verità, nasconde una chiara strategia politica di delegittimazione. Si vuole togliere alla Chiesa il diritto di intervenire su questioni rilevanti per la vita della società. Le contestazioni strumentalizzate non riusciranno a farla tacere".
Coloro che hanno avuto il coraggio di esprimere la propria opinione (che è poi quella di molti) sono dunque, secondo il Vaticano, "ignobili, vili e intolleranti"; Ruini è, invece (c'era da dubitarne?), l'intrepida e infallibile guida spirituale fonte della verità inconfutabile. I contestatori, inoltre, sarebbero manovrati e strumentalizzati da subdoli strateghi della politica che mirerebbero a delegittimare la Chiesa e a impedirle di intervenire (cioè di ingerirsi indebitamente) nei comportamenti sociali degli individui. E chi sarebbero questi mefistofelici strateghi? Le disarmanti nullità del "centro-sinistra"?
è molto grave, poi, il fatto che il presidente della Camera, Casini, esprima, "come autorità dello Stato" (cioè di uno Stato che dovrebbe essere laico per Costituzione e per definizione), "amarezza e indignazione e la più viva solidarietà al cardinale Ruini per l'inqualificabile episodio". "Temo che questo triste episodio - continua Casini - sia uno dei primi frutti avvelenati di una campagna caratterizzata da troppe intolleranze verso la Chiesa". Quindi, secondo colui che probabilmente sostituirà Berlusconi come degno leader della destra, intollerante è chi esprime il suo giusto dissenso nei confronti di certi esponenti di una Chiesa sempre più oscurantista e reazionaria che vorrebbe negare l'essenziale diritto degli esseri umani all'autodeterminazione e a vivere un'esistenza libera da imposizioni e condizionamenti esterni.
Altri "sublimi" esempi di tolleranza clericofascista: il famigerato ministro forzitaliota La Loggia esprime "condanna senza riserve" per il vile atto; Tajani (anch'egli di Forza Mafia) giudica la contestazione "un'offesa a tutti i cattolici e un tentativo di limitare la libertà d'espressione della Chiesa" (in quanto cattolico, io non mi sento affatto offeso da coloro che hanno contestato Ruini; quel che mi offende, invece, sono le affermazioni di Tajani e dei personaggi ottusi e reazionari come lui). "Atto di intolleranza senza precedenti" secondo Volontè dell'Udc (i sagrestani dell'Udc sono quelli che, nell'ambito dei CdLerci, passano per moderati, il che è tutto dire).
Qualche esempio, ora, dei commenti da parte dei centrosinistri.
Chiti (Ds) definisce l'accaduto "atto spiacevole e sbagliato". Il solito Fassino afferma che "in una società democratica e libera i fischi non sono un argomento" (questa sarebbe, dunque, una società democratica e libera? Non me ne ero accorto. E quali sarebbero, poi, gli argomenti giusti, i suoi?). Bindi (Margherita) esprime "piena solidarietà a Ruini". Lo stesso fa, ovviamente, Mastella, il quale si scusa personalmente col cardinale per "l'indegna contestazione" subita. Il democristiano Prodi ci tiene molto a rimarcare il suo "profondo biasimo" circa le contestazioni al suo amico Ruini, al quale invia pure una "lettera personale", evidentemente di scuse e di appoggio morale in siffatta dura prova. L'acclamato leader dell'opposizione (e che opposizione!) già in precedenza - com'è noto - dopo aver manifestato qualche timida apertura nei confronti delle coppie di fatto e - almeno così era parso - dei matrimoni fra persone dello stesso sesso, aveva subito smentito tutto genuflettendosi a Ruini. Lo stesso aveva fatto Fassino. Del palazzinaro Rutelli, da sempre schierato con Ruini e il Vaticano, è meglio non parlare.
E costoro rappresenterebbero la "valida alternativa" a Berlusconi e ai suoi gregari? A questo punto anch'io voglio unirmi ai cori di protesta dei giovani di Siena e gridare Vergogna! non solo a Ruini ma anche e, direi, soprattutto, ai miseri ruffiani del "centro-sinistra".

28 settembre 2005