Il PMLI sarà in grado di garantire il controllo degli eletti?

Ciao,
ho letto parti un po' qui e un po' là del discorso di Emanuele Sala alla recente commemorazione di Mao. Soprattutto ho voluto leggere le proposte.
Mi rendo conto che dal vostro punto di vista un voto dato a Berlusconi e a Bersani è sprecato ma perché non darlo ai cittadini? In fondo il Movimento 5 stelle sono dei cittadini che si organizzano e insieme tentano di trovare delle soluzioni. Cosa me ne faccio del principio "la classe operaia deve andare al potere?" con l'organizzazione a piramide al potere ci andranno solo i vostri rappresentanti e, scusa il cinismo, anche se pieni di buone intenzioni presto saranno corrotti. Prevedete un sistema di controllo degli eletti? I nostri eletti vengono riconfermati ogni 6 mesi, abbiamo delle assemblee provinciali dove illustrano quello che hanno fatto e quello che vogliono fare e noi votiamo la riconferma.
Togliere la proprietà privata dei mezzi di produzione è interessante ma poco praticabile, sarebbe bello invece a mio avviso fare entrare i sindacati (molto diversi da quelli attuali) nel consiglio direttivo per poter influire sulle scelte e se possibile rendere le stesse più umane e solidali, meno spietate ma su questo tema non ne so molto, so che in Germania hanno fatto così e ora gli operai beccheranno il dividendo mentre da noi Monti dice che si lavora poco (che Dio lo benedica).

Un'impiegata della provincia di Modena


Ciao.
Innanzitutto grazie per aver esposto con la massima franchezza il tuo parere sul discorso di Emanuele Sala.
Chi l'ha detto che la classe operaia al potere significa organizzazione piramidale del potere? O meglio, è sicuramente una piramide, ma rovesciata. Tu guarda oggi come stanno le cose. Al vertice c'è il pugno di magnati della finanza e dell'industria che fa il bello e il cattivo tempo e condiziona non solo l'economia, ma anche la politica, i governi, le istituzioni, oggi in modo più sfacciato che mai. La classe operaia, insieme al resto dei lavoratori, è in fondo alla piramide, senza alcun potere decisionale, sfruttata e oppressa. Insomma è dittatura della borghesia, anche se velata di "democrazia". La dittatura del proletariato è l'esatto rovesciamento della piramide: la grande massa di lavoratori al potere, esercitando quindi la massima democrazia possibile in una società divisa in classi.
Circa il "controllo degli eletti", secondo noi è fondamentale garantire il diritto di revoca dei rappresentanti in qualsiasi momento. Nella nostra proposta di costituzione delle Assemblee popolari e dei Comitati popolari, si prevede che i membri dei Comitati popolari siano eletti in base alla democrazia diretta e siano soggetti a revoca in qualsiasi momento.
Questo da un punto di vista "di prospettiva".
Più nell'attualità, il problema del Movimento 5 stelle, secondo noi, è proprio che esso è interclassista e che questo suo carattere gli impedisce di avere una posizione davvero di radicale cambiamento della società e del sistema economico. Per quanto diverse sue proposte sul piano politico, ambientale, ecc., siano condivisibili e si possa fare fronte unito assieme (vedi l'esperienza dello stesso Comitato "No Impianto Biomasse Inalca" di Castelvetro di Modena), non ci siamo sulle proposte di lungo termine. Infatti, se non si propone un'alternativa al capitalismo, che vive un rovinoso fallimento, come si può pensare di proporre un'alternativa vera?
Questo ci porta alla questione della proprietà privata. La sua abolizione è fattibilissima e lo dimostra la storia degli Stati socialisti (quelli autentici, non quelli falsi come la Cina di oggi). Essenzialmente essa consiste nella fine della rincorsa al massimo profitto da parte di un pugno di capitalisti e dell'anarchia produttiva ed economica (che determina le crisi come quella che stiamo vivendo), sostituendole con una pianificazione che vada incontro ai bisogno del popolo. La cooptazione dei sindacati nei consigli di amministrazione delle aziende non è assolutamente credibile e praticabile, è palese che il coltello dalla parte del manico non l'avranno mai i sindacati ma i padroni dotati di forza economica e politica decisamente più grande.
Intanto, però, sarebbe importante che tutti quelli che sono d'accordo con "Monti vattene!" si unissero per realizzare questo obiettivo.

10 ottobre 2012