Mentre il governo Monti taglia servizi, diritti, pensioni e salari
Costeranno più del doppio i novanta F-35
Alle stelle la spesa per il riarmo imperialista dell'Italia

Mentre le masse popolari sono alla disperazione economica alle prese con tagli a servizi, diritti, pensioni e salari, il governo guerrafondaio Monti per bocca del segretario generale del ministero della Difesa e direttore generale degli Armamenti generale Claudio Debertolis, ammette senza pudore in un'intervista pubblicata sulla rivista 'Analisi Difesa' che i 90 aerei da guerra Lockheed Martin F-35 che l'Italia intende acquistare dagli Stati Uniti costeranno più del doppio rispetto alla cifra dichiarata dal ministro della Difesa De Paola alla Camera lo scorso febbraio.
Debertolis chiarisce che il prezzo di 80 milioni di dollari per ciascuno dei primi tre F-35A a decollo convenzionale di cui è previsto l'acquisto di 60 esemplari si riferiva esclusivamente a veicoli non accessoriati con le più aggiornate tecnologie di difesa, ammettendo che il costo totale degli aerei completamente armati sarà più del doppio.
Per i 60 F-35A in versione standard, ossia non accessoriati, il governo spenderà quindi ragionevolmente tra i 100 ed i 107 milioni di euro ciascuno, oltre un quarto in più di quanto dichiarato a febbraio cui bisognerà aggiungere la spesa per l'armamento, ed ecco raggiunta la cifra superiore al doppio di cui parla Debertollis, cui bisogna aggiungere il costo di molto superiore che il governo italiano, continua il segretario generale della Difesa, dovrà stanziare per acquistare anche i 30 esemplari di F-35B, cacciabombardieri ben più sofisticati rispetto ai 60 F-35A in quanto sono a decollo corto e atterraggio verticale.
Il progetto statunitense di realizzazione dei Lockheed Martin F-35 Lightning II - caccia multiruolo di quinta generazione che potranno essere utilizzati per supporto aereo ravvicinato, bombardamento tattico e missioni di superiorità aerea - che entreranno in servizio negli USA nel 2014 non risponde ad esigenze di difesa del territorio nazionale ma soltanto a una chiara politica imperialista e interventista globale. E più in particolare è visto come la risposta occidentale al russo Sukhoi SU-35 entrato in servizio già nel 2010.
Per ciò che riguarda l'Italia, già il Consiglio supremo di Difesa dello scorso febbraio ha preso in considerazione la possibilità che gli F-35 possano essere utilizzati in Afghanistan dove la Resistenza sta infliggendo alle truppe di occupazione imperialiste durissimi colpi, da ultimo a settembre la distruzione di otto aerei americani a decollo verticale Harrier.
Intanto la spesa militare decisa dal governo Monti insieme al vertice delle Forze armate imperialiste, peraltro direttamente rappresentato nell'esecutivo dal ministro della Difesa ammiraglio Di Paola, arriva alle stelle: ottanta milioni di euro al giorno sottratti alle più elementari esigenze quotidiane delle masse popolari.

31 ottobre 2012