Firmato a Parigi l'accordo per la costruzione di 27 navi da guerra
Italia e Francia varano l'euronave
Primo passo verso la flotta Ue. L'Italia si attrezza per contare di più nel mondo
Il 25 ottobre a Parigi, in occasione dell'apertura del salone Euronaval, i ministri della Difesa di Italia e Francia, Antonio Martino e Michelle Alliot-Marie, hanno siglato l'accordo per la costruzione di ben 27 fregate Fremm, recentemente ribattezzate "Rinascimento". Un passo definito determinante nell'ottica della flotta da guerra dell'Unione europea e della difesa comune della superpotenza europea.
L'intesa italo-francese sfocerà nella stipula dei contratti fra le due Marine e le industrie interessate al progetto, Fincantieri da un lato e Dcn dall'altro, a partire dal gennaio 2005. All'Italia andranno 10 fregate, 17 alla Francia. I due ministri hanno auspicato che già nel 2008 la prima delle nuove navi da guerra per ciascun paese possa solcare il Mediterraneo, alla cui guardia imperialista dovranno contribuire.
Sia Italia che Francia sono impegnate nella ricerca dei mezzi finanziari per investire in quello che, con un investimento totale di oltre 8 miliardi di euro, sarà il più grande progetto di cooperazione militare-industriale mai realizzato in Europa.
Progettate per operare a una velocità non inferiore ai 27 nodi, le fregate italo-francesi, lunghe 139 metri, avranno un equipaggio di soli 143 marinai e 20 uomini delle forze speciali, la metà rispetto alle vecchie fregate Lupo. Saranno dotate di sistemi d'arma da 127 e 76, nonché con i missili francesi Aster. Navi cioè atte ai nuovi dettami della dottrina imperialista.
Che l'intesa italo-francese stia sollecitando l'attenzione di altri paesi Ue, come la Gran Bretagna e la Germania, che si sono detti disposti a valutare l'acquisto in futuro delle fregate Fremm-Rinascimento, è un fatto appurato come ha dichiarato lo stesso Martino e come ha sottolineato il capo di stato maggiore della Marina italiana Sergio Biraghi: "Sostanzialmente dal progetto di cooperazione, il più grande mai giunto al traguardo in Europa, nasceranno navi sostanzialmente identiche, con un altissimo livello di interoperabilità e con caratteristiche che faciliteranno una gestione coordinata in missioni congiunte". D'altro canto dietro all'accordo siglato a Parigi c'è la decisione dell'imperialismo italiano di rinnovare la sua flotta da guerra. Le due fregate Orizzonte in costruzione e la portaerei Cavour da poco varata non bastano e in particolare non forniscono una risposta soddisfacente specie per le funzioni e il ruolo di grande potenza che l'Italia intende giocare sullo scacchiere strategico internazionale. Tanto più che le fregate Lupo e Orsa (classe Lupo) dal 5 novembre ammaineranno il tricolore dopo quasi trent'anni di servizio imperialista per passare al Perù. Non è esclusa una successiva vendita allo stesso Perù delle gemelle Perseo e Saggittario.
Anche per le quattro fregate della classe Soldato, inizialmente destinate all'Iraq e poi passate all'Italia, i tempi massimi di vita operativa stanno volgendo al termine. Delle otto fregate Maestrale costruite agli inizio degli anni '80, quattro sono state dismesse e quattro sono sottoposte a forte manutenzione. è evidente che le nuovissime fregate Rinascimento arrivano a puntino. Per loro, nonostante la dissestata situazione economica e finanziaria del Paese, il governo della Casa del fascio troverà i 330-340 milioni di euro necessari a far salpare ogni unità. E con dieci di queste l'Italia imperialista, accanto alle altre potenze, potrà contare di più nel mondo.

27 ottobre 2004