Cresce l'influenza della Cina in America Latina

Nello scorso aprile il presidente americano Barack Obama ha visitato alcuni paesi sudamericani per rilanciare i rapporti degli Usa con il Sudamerica, per superare gli ostacoli che vi si frappongono fra i quali, in particolare, la crescente influenza economica regionale della concorrente imperialista Cina di Hu Jintao. Senza dimenticare quella del terzo incomodo, rappresentato dall'Unione europea. Soprattutto negli ultimi due anni il governo di Pechino ha sfruttato le divergenze dei singoli paesi con Washington, cresciute sotto l'amministrazione Bush, per stringere una serie di accordi bilaterali e conquistarsi uno spazio proprio.
Fra questi vi sono gli accordi con l'Argentina su un prestito di oltre dieci miliardi di dollari che la Cina ha messo nel piatto per incentivare l'acquisto di propri prodotti da parte di aziende locali. Un meccanismo di penetrazione commerciale già sperimentato con successo da Pechino in Indonesia e Sud Corea per favorire le proprie esportazioni rispetto a quelle dei prodotti americani. In Brasile il governo cinese ha investito dieci miliardi di dollari nella compagnia petrolifera nazionale, con l'intenzione di attingere alle risorse del paese per far fronte alla domanda di energia del suo mercato interno; un tipo di investimento sul modello di quello già sperimentato con successo in Africa.
In Ecuador e Venezuela i finanziamenti cinesi sono stati indirizzati verso progetti di sviluppo, per porre le basi di una più vasta cooperazione con i due paesi che assieme alla Bolivia hanno guidato il fronte contro l'ingerenza politica e eceonomica degli Usa nel continente. A Quito i soldi cinesi sono serviti per pagare la costruzione di una centrale idroelettrica mentre in Venezuela il versamento del contributo per 12 miliardi di dollari ha facilitato la discussione sull'aumento delle esportazioni di petrolio di Caracas a Pechino che di recente sono quasi triplicate.
Combattere la crescente influenza della sempre più potente superpotenza imperialista Cina anche in America Latina è diventata una delle priorità del declinante imperialismo americano.

22 luglio 2009