Tagli indiscriminati a servizi sociali e cultura. Colpiti anziani, giovani, famiglie e asili nido
Criticato dalla popolazione il bilancio 2011 della giunta PD di Pontassieve
Dichiarati i tagli della spesa corrente ma non le spese confermate. Mairaghi si nasconde dietro al consenso elettorale che non ha
Dal corrispondente dell'Organizzazione di Rufina del PMLI
Durante il mese di dicembre l'amministrazione Mairaghi di Pontassieve (Firenze) ha proposto una serie di incontri con la popolazione per presentare il bilancio preventivo per il 2011. A tali iniziative, scarsamente partecipate, è stato distribuito un volantino riepilogativo sul quale erano indicati i principali tagli resi necessari dagli effetti della stangata del governo Berlusconi.
Nell'incontro tenuto presso gli impianti sportivi della frazione di Montebonello, erano presenti oltre al sindaco Mairaghi (PD) anche molti assessori comunali che hanno introdotto l'argomento lamentando la necessità di intervenire sulla spesa corrente in modo da contenere le minori entrate e i maggiori esborsi previsti dalla legge finanziaria in vigore. Con la solita insofferenza mostrata in altri incontri, la giunta ha attribuito la totale responsabilità al governo centrale (che pure ne ha a bizzeffe), assicurando di aver già fatto il possibile per garantire maggiori servizi possibili mantenendo così alta la qualità dello "Stato sociale" offerto alla popolazione. Gli amministratori hanno ribadito la volontà di conoscere i pareri della popolazione che, a loro dire, "attraverso queste iniziative potrà avere gli strumenti di valutazione per comprendere la bontà dell'attività svolta dalla giunta che è riuscita a tagliare poco più del 12% rispetto al 2010, a fronte di tagli indicati dalla Legge finanziaria che sfiorano il 30%". A prima vista, quindi, un vero e proprio "miracolo" della giunta Mairaghi.

Dove cala la scure
Entriamo nel dettaglio. Soltanto per i servizi sociali nel 2010 si sono spesi 2,5 milioni di euro per sostenere la spesa corrente mentre nel 2011 ne sono previsti 2,190; un taglio netto quindi di oltre 310.000 euro a fronte del quale saranno definitivamente eliminate tutte le iniziative di socializzazione per gli anziani, i contributi comunali per il soggiorno estivo degli anziani, alcuni servizi ricreativi per i minori come il progetto "Crescere insieme" che aveva l'obiettivo di prevenire fenomeni di bullismo e il contributo comunale al fondo del Microcredito utilizzato per le problematiche abitative. Saranno ridotti di 28.000 euro l'assistenza domiciliare agli anziani (-28%), di 8.000 euro l'affido degli anziani (-25%), di 26.000 euro il servizio mensa a domicilio (-37%), di 12.000 euro i trasporti sociali (-9%), di 4.000 euro il sostegno socio educativo ai minori (-7%), di 8.500 euro l'affido dei minori (-15%), di 52.000 euro il sussidio economico alle famiglie (-34%), di 15.000 euro il sussidio per l'emergenza abitativa (-45%) e di 20.000 euro il contributo sugli affitti (-40%). Sono quindi i servizi rivolti agli anziani, insieme all'assistenza domiciliare e alle famiglie più bisognose, le categorie già di per se più deboli, ancora una volta al centro della riduzione della spesa pubblica operata dall'amministrazione pontassievese.
In relazione all'istruzione pubblica la riduzione prevista è di 170.000 euro (da 2,73 milioni del 2010 a 2,56 del 2011), un taglio di oltre il 6% recuperato eliminando totalmente i contributi per l'attività motoria e d'incentivo allo sport, l'asilo nido della frazione di Sieci e il contributo comunale per i pasti dei centri estivi. Le riduzioni toccheranno invece il servizio di mensa scolastica dell'1,6% (29.000 euro), l'acquisto di materiali didattici del 50%, i servizi di manutenzione delle attrezzature scolastiche, i posti degli asili nido accreditati per 30.000 euro, i contributi per la prima infanzia di 20.000 euro, l'acquisto di beni per la prima infanzia per circa 40.000 euro e i rimborsi mensa degli asili nido per 5.000 euro.
Ancora una volta penalizzati i servizi fondamentali e a maggiore impatto sociale come gli asili nido, nonché la manutenzione degli edifici scolastici di tutti i livelli, essenziali anche per mantenere adeguato il livello di sicurezza, oltre che di agio e di pulizia. In ambito culturale l'amministrazione prevede un taglio complessivo del 65% pari a una riduzione di spesa di circa 70.000 euro a fronte della quale saranno soppresse tutte le attività ricreative proposte in passato a partire dal festival "Onda mediterranea". Non hanno avuto scampo neanche le iniziative di teatro dei ragazzi, le rassegne estive di cinema all'aperto e quelle musicali per le giovani band locali. I finanziamenti alle mostre saranno ridotti del 76% (-55.000 euro) mentre dalla scuola di musica, dalla biblioteca, dai progetti interculturali sull'immigrazione e gemellaggi si recupereranno circa 100.000 euro. In pratica l'attività culturale e di socializzazione, in particolare per i giovani e per gli immigrati, sarà quasi del tutto eliminata.
Altri tagli della giunta Mairaghi colpiranno i progetti di educazione ambientale, anche di portata didattica, le iniziative di cosiddetto "Sviluppo economico" a quasi esclusivo interesse delle aziende agricole (-24%), la manutenzione degli impianti sportivi e alcune non precisate opere pubbliche. Per finire, a livello di Palazzo comunale saranno ridotte le spese per la pulizia dei locali di 12.000 euro, le spese telefoniche e di cancelleria per 30.000 euro, quelle di comunicazione, informazione e rappresentanza della segreteria del sindaco di 60.000 circa. È stato fra l'altro disposto il blocco delle assunzioni pubbliche.

Bugie su decisioni già prese
Opportunisticamente, e nel nome di una falsa volontà di condividere con la popolazione scelte già definitivamente adottate, l'amministrazione non ha fornito, seppur anche richiesto nel corso del dibattito, nessuna evidenza delle spese che il comune continuerà a erogare in ambito di spesa corrente. Com'è possibile esprimersi oggettivamente e poter effettivamente farsi un'idea sulla congruità o meno dei tagli previsti se non si conosce almeno cosa si poteva "tagliare" in alternativa? Dove sta la facoltà di decidere assieme la "bontà" dei tagli? È evidente invece che i tagli colpiscono pesantemente le categorie già di per sé più deboli e bisognose anzi di un ulteriore rafforzamento dei servizi erogati che già ora risultano inadeguati rispetto alla domanda. Anche a Pontassieve quindi saranno gli anziani, i giovani e chi utilizza gli asili nido a pagare il prezzo più alto.
Nonostante le rassicurazioni della giunta, molte sono state le esternazioni di critica da parte della popolazione intervenuta che ha riconosciuto in questo tipo di tagli una mano di destra e non di sedicente "sinistra" dell'amministrazione; inoltre, sono stati chiesti chiarimenti sulla vicenda del depuratore di Aschieto che, a causa di irregolarità nella gestione dell'appalto pubblico del servizio idrico, è costata ben 561.000 euro al comune per responsabilità dirette dei membri dell'allora giunta in carica. Alla domanda di quanto la vicenda di Aschieto (fra l'altro non nota alla quasi totalità dei presenti) avesse inciso nella redazione del bilancio 2011, il sindaco Mairaghi ha risposto di aver accantonato negli otto anni di causa aperta la quasi totalità dell'importo che comunque, guarda caso, è praticamente identico ai tagli previsti per il 2011. Di fatto se non si fosse pagato per Aschieto, le casse comunali non avrebbero avuto bisogno di ulteriori tagli rispetto all'esercizio 2010; poco importa se l'importo è stato ammortizzato, la realtà è che per dirette responsabilità illecite della giunta, si ridurranno i servizi.
Durante il dibattito è poi emersa, ancora una volta in maniera preponderante, la questione del nuovo inceneritore e di quanto esso costerà alle casse comunali ma gli amministratori non hanno voluto discutere più di tanto, ribadendo soltanto che quella sull'impianto è una decisione già presa, avallata dal "plebiscito" delle scorse elezioni amministrative e non più discutibile. Palese è stata la contrarietà della platea.

Opporsi alla prepotenza degli amministratori
Ci auguriamo che le masse di Pontassieve prendano coscienza e sappiano opporsi alla prepotenza della giunta Mairaghi che in quasi due mandati amministrativi ha dimostrato di non avere niente a che fare con la popolazione e i suoi bisogni. Pontassieve è il comune che più di ogni altro in Valdisieve ha privatizzato i servizi pubblici rendendoli così più costosi e inefficienti e contribuendo alla riduzione dei posti di lavoro; la Valdisieve oggi, nonostante le promesse continuamente rinnovate, non ha un centro di pronto soccorso e la situazione dei trasporti pubblici (anche grazie a Trenitalia) è praticamente ridicola con mezzi pubblici, treni in particolare, continuamente soppressi, in ritardo e scarsamente manutenuti. Su questi temi sono praticamente inascoltate le richieste di intervento della popolazione.
L'unico progetto che va avanti è quello del mega inceneritore di Selvapiana, un progetto in questo caso ampiamente osteggiato dalle masse della Valdisieve in quanto dannoso per la salute e per l'ambiente e considerato ultra speculativo. Dobbiamo ricordare al sindaco che gli amministratori mentono affermando che più della metà della popolazione ha appoggiato col voto questa amministrazione; in verità, al netto degli astenuti, il "centro-sinistra" a Pontassieve governa con appena 4 voti su 10 elettori aventi diritto, una percentuale quindi ben lontana dai numeri "bulgari" che la giunta ostenta e dei quali si fa forza. Questa realtà deve essere conosciuta soprattutto dalla popolazione che potrà quindi rendersi conto che Mairaghi si nasconde dietro a un dito quando si dichiara inattaccabile: neanche i numeri a lui tanto cari gli danno ragione.
Opporsi alle misure antipopolari della giunta Mairaghi è possibile e necessario, proprio cominciando col respingere il bilancio preventivo 2011 che colpisce esclusivamente anziani, giovani e famiglie; un passo fondamentale è sfiduciare la giunta negando innanzitutto il voto alle prossime elezioni amministrative al sindaco Mairaghi, così come a tutte le altre forze borghesi che occupano in sostanziale collaborazione le stanze del Palazzo comunale di Pontassieve.

12 gennaio 2011