Ispirati dalle indicazioni congressuali di Scuderi, dobbiamo essere dei soldati rossi del PMLI

di Dario Granito
Ci voleva un Rapporto del Segretario generale, compagno Giovanni Scuderi, al 5° Congresso nazionale del PMLI così forte, appropriato all'attualità e come sempre magistrale il quale, unito alle Tesi congressuali e allo Statuto aggiornato, contribuisce a rafforzare la salute politica e a dare impulso alla crescita e ulteriore maturazione del nostro amato Partito, oltre a metterlo in sicurezza per l'avvenire. Questo Rapporto, in tutto coerente con gli insegnamenti dei nostri Maestri: Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao e con la linea del nostro amato Partito che ulteriormente arricchisce e sviluppa, ci arma della chiarezza e della coscienza politica di qual è la situazione internazionale e nazionale in cui ci muoviamo, quali sono gli elementi a nostro favore e quali gli ostacoli che dobbiamo affrontare e gradualmente superare, da un lato perché il PMLI sia un Gigante Rosso nel corpo oltreché nella testa e dall'altra perché la causa del socialismo acceleri il passo verso la conquista dell'Italia unita, rossa e socialista.
Molto convincente è, in particolare, l'analisi dei movimenti di massa, tra cui quello degli studenti oggi alla ribalta, l'esaltazione dei loro pregi e del loro ruolo così come dei limiti che sarebbe necessario fossero superati sennonché manca soggettivamente la coscienza della necessità di lottare contro il governo Berlusconi per abbatterlo, scopo che pur esiste oggettivamente, ma questo come è giustamente sottolineato, senza la guida del PMLI non può certo esserci. Da qui la nostra grande responsabilità nel far crescere il nostro Partito ovunque nel Paese, radicarlo e farne il Gigante Rosso, completo di testa e di corpo, di cui ha bisogno il proletariato per liberarsi dalla cappa ideologica borghese e da classe in sé acquisire la coscienza indispensabile di classe per sé. Insomma come ben sottolinea il compagno Scuderi "Anzitutto il proletariato deve comprendere che il suo compito storico è quello di conquistare il potere politico rovesciando il capitalismo e instaurando il socialismo. Il capitalismo è la fonte del suo sfruttamento, della sua subalternità alla borghesia e della sua miseria. Non è eterno e insuperabile". Per altro il proletariato deve anche comprendere che elettoralismo, parlamentarismo, pacifismo, legalitarismo, riformismo sono percorsi senza sbocco e che l'unica via possibile per conquistare la nuova società è quella della rivoluzione socialista.
È vero come dice il Rapporto che il socialismo in Italia storicamente e oggettivamente è all'ordine del giorno e che nel nostro Paese, come un po' ovunque, è tornato inevitabilmente alla ribalta di fronte alla profonda crisi economica ma anche ideologica e alle difficoltà nel continuare a annebbiare le menti da parte del capitalismo, così come è anche vero che senza autentici Partiti marxisti-leninisti nei vari paesi, e in Italia senza il PMLI, il socialismo non può diventare mai da aspirazione realtà.
È qui che il compagno Scuderi ci ha fornito col Rapporto un vademecum particolareggiato, ben pensato e riflettuto profondamente che ci indica l'insieme necessario delle misure atte a far sì che il PMLI dalla sua attuale forma di crisalide politica rossa a livello numerico, potenzialmente suscettibile di mettere le ali, si trasformi realmente in un Gigante Rosso anche nel corpo.
Il Rapporto non sminuisce le difficoltà, che ben conosciamo, della nostra Lunga marcia politica e organizzativa ma le inquadra correttamente, non nasconde i limiti che ancora ci appesantiscono e che non dipendono evidentemente tutti da noi, che possiamo sempre migliorarci, essere maggiormente dei bravi marxisti-leninisti e fare ancora meglio il nostro lavoro, ma sono conseguenti anche ad altri fattori indipendenti dalla nostra volontà, a cominciare dall'apporto indispensabile della classe operaia e delle masse.
Ha ragione il compagno Scuderi, ciò che apparentemente non è ancora alla nostra portata non sono poi in realtà montagne insuperabili per noi marxisti-leninisti, del resto il lungo cammino compiuto fino ad oggi dal Partito, per quanto faticoso, laborioso, fatto spesso di piccoli passi, ci ha portato a risultati politici e organizzativi, che per i fondatori del PMLI e in precedenza per i primi pionieri, apparivano all'inizio come legittime aspirazioni, anche se non si sapeva quando poi ci saremmo potuti arrivare.
Eppure fino a qui ci siamo riusciti, ma per andare ancora avanti ci vogliono idee chiare sul da farsi e il Rapporto ce le indica, occorre avere e impugnare la concezione proletaria del mondo, avere una corretta concezione del Partito, conoscerne bene la linea generale e di massa, insomma tenere ben a mente e dare gambe ai tre elementi chiave e alle quattro indicazioni per radicare il PMLI.
Con questa prospettiva e in questo quadro, la questione dei successori rossi è messa in evidenza ed è all'ordine del giorno, perché è il tempo che passa che ne determina l'attualità e l'esigenza di affrontarla. Come evidenzia il compagno Segretario generale "La 'vecchia guardia' inesorabilmente invecchia i più giovani militanti devono prepararsi per sostituirla. Dobbiamo formare a tutti i livelli i successori rossi della nostra causa". Alle nuove leve del Partito che, come già sta accadendo, debbono sempre più affiancare le leve precedenti fino sostituirle quando verrà il momento, sono fornite dal Rapporto tutte le indicazioni utili e necessarie su cui riflettere bene e muoversi per adempiere a questo compito strategico. Con modestia, senza presunzione anche se con forza e determinazione, centralizzandosi però, consultando e chiedendo consigli ai compagni più esperti e alle istanze superiori, specie quando si affrontano questioni inedite per quanto ci riguarda, così da evitare errori e sviluppare la propria maturazione a livello politico e organizzativo fino ad essere maggiormente in grado di camminare sulle proprie gambe ed oltre che allievi essere anche maestri.
Questo è l'esempio che ci viene anche dal duro e costante lavoro che hanno svolto i primi pionieri e i fondatori del PMLI, che ancora oggi sono fedeli al Partito, e già nella testa ne hanno fatto un Gigante Rosso e finché avranno fiato continueranno a lavorare senza risparmiarsi per farlo diventare un Gigante Rosso anche nel corpo. Non a caso il 5° Congresso ha nominato i fondatori del PMLI membri effettivi a vita del Comitato centrale, affinché essi possano trasmettere ai nuovi quadri nazionali la ricca esperienza politica, organizzativa, di lotta e di vita che ha accumulato il Partito in questi quasi 32 anni di esistenza e perché la loro presenza permanente nel Comitato centrale, assieme ai primi pionieri del Partito, costituisce un motivo di garanzia affinché il nostro amato Partito non cambi di colore, continui a mantenersi sulla via dell'Ottobre e a essere diretto dal proletariato e non dalla borghesia, dai marxisti-leninisti e non dai revisionisti, dai neorevisionisti, dai trotzkisti e dai riformisti.
Il Rapporto ribadisce l'importanza, da parte dei nuovi militanti, di superare la precedente concezione del mondo per assumere quella proletaria rivoluzionaria, superare l'eventuale precedente pratica di militanza in partiti falsi comunisti e fare propria in ogni caso la concezione marxista-leninista del Partito, lavorare attivamente al suo servizio e partecipare alla lotta di classe, conoscere a fondo la sua linea politica ed essere parte integrante della vita del Partito, ma a monte di tutto c'è l'imperativo che vale per tutti, vecchi e nuovi militanti e quadri, di studiare a fondo e sempre il marxismo-leninismo-pensiero di Mao per avere la corretta bussola di ogni nostro pensiero e azione.
L'altro aspetto importante è di non avere una visione idealistica del Partito, essere consapevoli che l'ideologia borghese in questa società ci perseguita anche nel sonno e che il Partito si costruisce sempre e necessariamente nella lotta contro le idee errate anche quando sono avanzate in buona fede, quindi occorre avere chiara come indica il compagno Scuderi la questione della lotta tra le due linee, le contraddizioni in seno al popolo distinte da quelle antagoniste, l'utilizzo nella giusta misura e forma della critica e dell'autocritica, la fondamentale questione del rispetto e del far rispettare a tutti, militanti e dirigenti, il centralismo democratico, contro l'individualismo, l'anarchismo, il frazionismo e per il mantenimento dell'unità ideologica, politica e organizzativa del Partito.
Dobbiamo essere, con una bella espressione utilizzata nel Rapporto, dei soldati rossi del Partito, ben centralizzati e organizzati per lottare contro il capitalismo e per il socialismo al servizio del proletariato e delle masse, è questo l'insegnamento che scaturisce dalle parole del compagno Scuderi, oltre alla serena, confortante, lungimirante e incoraggiante spinta che ci dà a continuare instancabili la nostra semina certi e sicuri che grandine e tempeste, siccità e male piante non ci potranno impedire di far diventare un rigoglioso campo di spighe rosse il nostro Paese, basta continuare ad attenersi strettamente alla parola d'ordine, che tutto dice e tutto sintetizza, per quel che riguarda il nostro lavoro: studiare, concentrarsi sulle priorità, radicarsi; radicarsi, concentrarsi sulle priorità, studiare. Se lo faremo bene e svilupperemo il proselitismo a livello di massa, anzitutto verso la classe operaia, i disoccupati, gli studenti e i giovani e giovanissimi delle periferie urbane, approfittando anche della nuova e più favorevole fase che si è aperta nel rapporto del nostro Partito con la base dei partiti falsi comunisti, grazie al loro fallimento e alla loro disgregazione, ci ritroveremo con un Partito Gigante Rosso in tutto e per tutto anche prima di quello che non si possa immaginare. Intanto prepariamoci a partecipare attivamente, anche per difendere il diritto di sciopero, all'imminente grande manifestazione nazionale del 4 aprile della Cgil a Roma e, a seguire, alla campagna elettorale astensionista marxista-leninista per le elezioni europee e per quelle amministrative, con le rispettive motivazioni, del 6 e 7 giugno.
Viva il prezioso Rapporto congressuale del compagno Scuderi!
Applichiamo risolutamente la linea e le indicazioni del 5° Congresso nazionale del PMLI!
Abbattiamo il nuovo Mussolini e la terza repubblica!
Avanti con forza e fiducia verso l'Italia unita, rossa e socialista!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!

11 marzo 2009