Il governo Letta-Berlusconi nomina l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti ed ex capo della polizia coinvolto nella mattanza del G8 a Genova
De Gennaro premiato con la presidenza di Finmeccanica
Il governo militarizza il colosso pubblico da tre anni al centro di scandali e intrighi internazionali

Gianni De Gennaro, l'ex capo della polizia dal 2000 al 2007, coinvolto nella mattanza del G8 a Genova, ex direttore del Dipartimento per le informazioni per la sicurezza (Dis), l'organo che sovrintende all'attività dei servizi segreti esterni (Aise) e interni (Aisi), promosso da Monti a sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti; il 3 luglio è stato premiato anche dal governo Letta-Berlusconi con la presidenza del colosso pubblico Finmeccanica leader mondiale nel settore della difesa e industria aerospaziale, controllato direttamente dal ministero dell'Economia.
Una nomina a dir poco inopportuna (De Gennaro non ha nessun curriculum manageriale in campo economico e finanziario) che tra l'altro risulta in pieno contrasto con quanto stabilito dalla legge Frattini del 2004 sul conflitto d'interessi. Tale norma infatti prevede (all'articolo 2, comma 4) che il titolare di cariche del governo (è il caso di De Gennaro) "non può, per dodici mesi dal termine carica, ricoprire incarichi nei confronti di enti di diritto pubblico, anche economici, nonché di società aventi fini di lucro che operino prevalentemente in settori connessi con la carica ricoperta".
Evidentemente per il ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni, al quale spetta formalmente la nomina, la prevalente attività di Finmeccanica, cioè vendita di armi e tecnologie strategiche a Paesi stranieri, non è connessa, o meglio non è in conflitto, con l'attività dei servizi.
In realtà la nomina dell'ex "superliziotto" alla guida di Finmeccanica ha il sapore di una vera e propria militarizzazione del colosso pubblico che nel corso degli ultimi tre anni è alle prese con una grave crisi industriale legata alle inchieste per fatti di corruzione culminate nel febbraio scorso con l'arresto dell'amministratore delegato Giuseppe Orsi. Inoltre De Gennaro, grazie ai suoi buoni rapporti con la Fbi americana, potrebbe risultare molto utile per riallacciare i rapporti tra Finmeccanica e il governo di Washing-ton degenerati dopo il pessimo affare del gruppo italiano che ha acquistato negli Stati Uniti la Drs, azienda delle tecnologie militari, supervalutata e ora anche con le commesse in picchiata.
Dunque niente di strano, se si considera che da più di un decennio e nonostante i suoi discussi trascorsi, De Gennaro è stato costantemente protetto da tutti i governi di "centro-destra" e di "centro-sinistra" che lo hanno voluto e avuto al loro servizio.
Eppure si tratta di una nomina a dir poco scandalosa anche da un punto di vista di pura decenza morale e politica, visto che questo torbido personaggio ha avuto una condanna in appello per istigazione alla falsa testimonianza in ordine all'inchiesta sul massacro al G8 di Genova, e che solo grazie a una compiacente sentenza della Cassazione è potuto uscirne fuori per così dire "pulito". Ma forse è proprio per questo che è stato piazzato ad una poltrona così strategica dell'economia italiana perché nessuno come lui conosce così a fondo i segreti più inconfessabili dell'apparato statale e dei partiti del regime neofascista che hanno governato la seconda repubblica. E quindi appartiene di diritto alla casta dei servitori "intoccabili" del regime neofascista.
Diventato capo della polizia nel 2000, con il governo di "centro-sinistra" Amato, De Gennaro si distinse subito in quella che fu un'anticipazione della mattanza di Genova, con il massacro di no global in piazza Plebiscito a Napoli, tanto che Berlusconi si convinse a non sostituirlo quando andò al governo il "centro-destra" nel 2001. E il graziato non lo deluderà, comandando le "forze dell'ordine" in quei terribili tre giorni di "macelleria messicana", come fu definita nella deposizione di un funzionario di polizia al processo di Genova. E neanche l'"opposizione" di cartone del PD (allora DS) avrà nulla da obiettare sulla sua condotta e si guarderà bene dal chiederne la testa, visto che era stata lei col governo Amato ad organizzare l'apparato di "sicurezza" del G8.
L'ex capo della polizia fu sostenuto a spada tratta dal governo Berlusconi e più o meno tacitamente dall'"opposizione" anche quando fu indagato dalla procura di Genova per aver cercato di convincere Francesco Colucci, questore di Genova durante il G8, a cambiare la sua deposizione al processo per la mattanza alla scuola Diaz; deposizione dalla quale avrebbe potuto trasparire la responsabilità diretta di De Gennaro nell'ordinare la sanguinosa spedizione punitiva.
Questo gli aveva fruttato una condanna in appello a un anno e 4 mesi, ma con una scandalosa sentenza la Cassazione lo ha infine assolto il 23 novembre 2012 "per non aver commesso il fatto". Guarda caso pochi giorni dopo l'insediamento del governo Monti, analogamente a quanto successo per Berlusconi e Dell'Utri.

17 luglio 2013