"L'Unità" spinge Della Valle a scalare "Il Corriere della Sera"

Dopo le tentazioni di Montezemolo e forse della stessa Marcegaglia, ora la tentazione di scendere in politica contagia anche l'industriale calzaturiero Della Valle: appena reduce dalla pubblicazione di un suo vero e proprio manifesto politico per pubblicizzare il quale ha speso decine e decine di migliaia di euro mentre le masse popolari si trovano in gravissime difficoltà quotidiane.
Queste sue ambizioni politiche sono state apertamente sponsorizzate dall'Unità che per la penna di Rinaldo Gianola il 22 settembre l'ha invitato a scalare il maggiore quotidiano della borghesia italiana lanciando un'offerta pubblica di acquisto di azioni RcsMediagroup, società editrice del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport.
Insomma, la borghesia di "centro-sinistra" tramite le colonne dell'Unità invita apertamente il magnate marchigiano a impadronirsi del più importante quotidiano italiano solleticandone apertamente le mai nascoste ambizioni politiche, esattamente del resto quello che fece a suo tempo Berlusconi.
Sfacciatamente quindi l'Unità a nome di un "centro-sinistra" sempre più padronale che non sa ormai proprio cosa inventarsi invita Della Valle a dare la scalata al Corriere riproponendo il solito capitalismo in cui cambiano i suonatori ma la musica è sempre la stessa.
Né i dissidi tra Della Valle e Berlusconi devono far pensare che il primo possa costituire chissà quale alternativa al secondo nell'ambito del sistema capitalista, anzi bisogna ricordare che dal 1994 al 1996 il capo della Tod's fu tra i primi a sostenere Forza Italia: le concorrenze tra capitalisti sono fisiologiche ed anzi naturali nello stesso sistema fatto di interessi economici, e in questa concorrenza s'inserisce anche lo scontro di Della Valle con Geronzi alle Assicurazioni Generali.
Del resto non si sa ancora come l'industriale calzaturiero, che già è azionista di Rcs con una quota del 5%, risponderà all'invito, che comunque potrebbe interessargli anche sotto il profilo strettamente economico dal momento che le azioni del gruppo sono scese pesantemente negli ultimi mesi e attualmente potrebbero riservagli un buon affare sul quale investire qualche centinaio di milioni di euro e costituire un buon investimento anche per l'eventuale carriera politica.

5 ottobre 2011