In una Napoli che soffre per le malefatte perpetuate da Bassolino-Iervolino e dal neoduce Berlusconi
De Magistris presenta il suo programma votato alla privatizzazione
La giunta voluta dall'ex pm è quasi interamente composta da professori estromettendo qualsiasi componente del proletariato e delle masse popolari. Il sindaco sponsorizza il terzopolista Pasquino alla presidenza del Consiglio comunale. Il vicesindaco Sodano (PRC) spinge per l'utilizzo dell'inceneritore di Acerra
Narducci, ex pm che definì i manifestanti contro la discarica di chiaiano camorristi, assessore alla "sicurezza"


Redazione di Napoli
Il 16 giugno, a due settimane dall'elezione, De Magistris ha pronunciato il suo discorso d'insediamento nella prima seduta consiliare dove ha pensato bene di sponsorizzare la nomina a presidente del Consiglio comunale, per "esigenza di equilibrio", dell'ex rettore e candidato per il terzo polo, Raimondo Pasquino, sottolineandone la "scelta importante" (sic!).
Dopo aver sottolineato che Napoli è antifascista e impegnandosi nel futuro a fare iniziative a tal riguardo, l'ex pm affrontava il problema disoccupazione: "ci saranno le condizioni... per ottenere importanti, rilevanti nuovi investimenti privati in zone strategiche della città in modo da creare immediatamente le condizioni per tantissimi nuovi posti di lavoro". Per questo motivo, e seguendo l'esperienza della giunta del revisionista Valenzi (PCI) degli anni '70, secondo De Magistris si deve rilanciare Bagnoli all'insegna delle piccole e medie imprese private, creando il "grande polo della green economy".
Il "primo cittadino" non mancava, poi, di affrontare il tema dell'American's Cup, vecchio pallino, ma anche catino di incredibili fallimenti delle precedenti giunte antipopolari Bassolino e Iervolino, al punto che fin dai primi giorni della sua elezione si recava ad un banchetto con i guerrafondai USA alla base NATO di Bagnoli dove veniva ricevuto con tutti gli onori: "Abbiamo scadenze immediate molto importanti, una sulla quale stiamo immediatamente lavorando è quella dell'American's Cup... un evento che può portare vela, può portare turismo, può portare lavoro".
Successivamente, De Magistris rilancia il vecchio concetto caro ai falsi comunisti della "democrazia partecipata", al punto da voler coinvolgere tutti i soggetti, i movimenti, i centri sociali e strizzando l'occhio anche alla Chiesa oscurantista e al cardinale di Napoli e in odore di P4 Sepe: "per quanto mi riguarda io sono credente, sono cattolico, sono di sinistra".
Dunque, De Magistris presentava la sua giunta composta quasi per l'intero da avvocati e professori, tra cui spiccano i nomi di due noti falsi comunisti come Tommaso Sodano e Bernardo Tuccillo. Sodano, sempre "paladino ambientalista" per poi smentirsi ultimamente dinanzi all'emergenza rifiuti, affermando che "il termovalorizzatore di Acerra c'è e va utilizzato", ha un passato all'interno del PRC trotzkista di cui sposa il programma antimarxista-leninista fin dalle origini, divenendo dal 1995 al 2001 e poi dal 2006 al 2008 senatore; è vicesindaco-ombra di De Magistris e assessore all'ambiente, con delega all'emergenza rifiuti, viste le sue "competenze" di esperto in tematiche ambientali e di pianificazione dei sistemi di gestione dei rifiuti. L'altro falso comunista e attuale coordinatore della segreteria di IDV di Napoli è il nuovo assessore al patrimonio Bernardo Tuccillo, ex neopodestà di Melito dal 1995 al 1999, ma soprattutto ex assessore provinciale al lavoro per il PRC dal 2006-2009, responsabile assieme all'ex assessore al lavoro del comune di Napoli Corrado Gabriele (condannato recentemente per abusi sessuali) dello scempio dei progetti di formazione (si pensi a "Isola" e "Bros") che hanno condannato migliaia di senzalavoro alla disoccupazione e alla fine del sussidio.
Ha scatenato forti polemiche nei settori della magistratura fino alla censura del presidente dell'ANM, Palamara, la nomina del pm Giuseppe Narducci ad assessore alla sicurezza e alla polizia urbana, con l'inquietante delega alla videosorveglianza. Difatti, la nomina è stata stigmatizzata prima da Palamara ("la scelta di Narducci? Inopportuna") e poi dal vicepresidente del CSM Vietti che ha affermato che "Il Csm ha avuto modo in più occasioni di ribadire la propria assoluta contrarietà a che i magistrati assumano incarichi amministrativi, soprattutto dove hanno esercitato l'attività giudiziaria, perché questo rischia di minare l'attività della giurisdizione".
Peraltro, Narducci è il Pm partenopeo che ha indagato sulle rivolte popolari contro la discarica di Chiaiano del 2008 quando la polizia del fascio-leghista Maroni caricò pesantemente i manifestanti del presidio antidiscarica che erano semplicemente scesi in strada contro l'apertura della discarica. Narducci in quell'occasione mise agli obblighi di firma diversi attivisti del Presidio antidiscarica di Chiaiano e definì nel suo teorema accusatorio i rivoltosi dei camorristi.
Altra nomina discussa è stata quella del professore di economia Riccardo Realfonzo, da sempre vicino ai DS prima e al PD poi, ex membro del comitato scientifico "Industria 2015" con il ministro Bersani nel governo Prodi, e poi consigliere economico, nel biennio 2007-2008, del presidente della Regione Puglia, il narcisista neoliberale e trotzkista Vendola. Ha fatto parte anche della giunta antipopolare della DC Iervolino, come assessore al bilancio, dimettendosi solo quando ormai era prossimo lo sfacelo di PD e compari.
Altra nomina fortemente voluta da De Magistris è stata quella del professor Alberto Lucarelli, uno dei redattori dei quesiti referendari contro la privatizzazione dell'acqua e vera mente dell'indirizzo programmatico voluto e sviluppato dall'attuale sindaco. Altra docente è il nuovo assessore alla Cultura e al Turismo, Antonella di Nocera, specializzatasi in diverse università negli USA e in Gran Bretagna, oltre che in Italia. Viene dal mondo dell'ARCI dove attualmente è presidente del settore cinema. Nuovo assessore alla mobilità e alla viabilità è Anna Donati, ex Verdi e WWF, ha ricoperto la carica di senatrice dal 2006 al 2008 ed è stata anche nel consiglio di amministrazione di Ferrovie dello Stato dal 1998 al 2001, nonché assessore alla mobilità a Bologna nella giunta del rinnegato Cofferati.
Per il settore delle politiche sociali, De Magistris ha voluto Sergio D'Angelo, ex consigliere di amministrazione di Banca Etica, ex presidente di Legacoop Campania, nonché vicino alle riviste trotzkiste come Carta, nonché opinionista da diversi anni di Repubblica. Per l'importante settore del lavoro, è stato scelto il professore universitario ed ex giornalista de Il Mattino Marco Esposito, responsabile politiche per il Mezzogiorno dell'IDV, mentre assessore all'urbanistica va un allievo del revisionista Vezio De Lucia (ex-PCI, ex assessore alle giunte Valenzi e Bassolino sempre nello stesso settore), ossia Luigi De Falco. Altra professoressa universitaria a ricoprire un assessorato è Annamaria Palmieri, collaboratrice del quotidiano l'Unità, che si dovrà occupare della disastrata situazione dell'istruzione a Napoli, mentre alla docente e medico Giuseppina Tommaselli, membro dell'esecutivo regionale dell'IDV, va l'assessorato alle politiche giovanili e familiari .
Dunque, nulla di nuovo sotto il sole di Napoli, sia per quanto riguarda il dramma rifiuti e di quello occupazionale, sia sul fronte della composizione della giunta che fin dalla sua nascita contiene caratteri antipopolari, con la decisione di De Magistris, IDV e FdS di estromettere chiaramente ogni soggetto che possa ricondurre al proletariato e alle masse popolari. Che la "primavera" annunciata sia, in ultimo, solo una illusione e che l'arancione delle false promesse sia già sbiadito?In altre parole, noi marxisti-leninisti intravediamo nella giunta populista e arancione di De Magistris il perseguire, con la composizione della giunta e delle sue scelte programmatiche, modalità di una politica non dissimile da quella fino ad ora portata avanti dalla neopodestà Iervolino e dal suo precedessore Bassolino.

6 luglio 2011