Per aver partecipato a un presidio antifascista a Rimini
Bruni denunciato dai carabinieri in base al Regio decreto del 1931
Solidarietà del PMLI

Dal corrispondente della Cellula "Stalin" di Rimini
La Cellula "Giuseppe Stalin" di Rimini del PMLI il 5 maggio 2012 ha partecipato con le proprie bandiere ad un presidio, organizzato dal Centro sociale il Paz e altre forze antifasciste, a Rimini in piazza Tre Martiri (così chiamata in ricordo degli antifascisti qui trucidati dai nazifascisti), per impedire una manifestazione organizzata da Forza nuova. E così è stato: il corteo dei neofascisti, anche se protetto da ingenti forze di polizia, è stato bloccato sul nascere e dopo qualche ora la manifestazione si è sciolta.
Giorni fa è arrivato al compagno Battista Bruni, alias Tino, un avviso a presentarsi in caserma dai carabinieri per confermare la sua presenza in tale manifestazione e per comunicargli la denuncia a sua carico, secondo gli articoli del Regio decreto del 1931, invitandolo a procurarsi un avvocato. Una cosa inaudita! Poi hanno chiesto al compagno se gli era capitato altre volte di beccarsi una denuncia in merito: Tino ha risposto che altre due volte gli era stata fatta una denuncia per partecipazione a manifestazioni antifasciste e, addirittura, la prima volta si è fatto anche un giorno e una notte di galera. I carabinieri hanno "consigliato" al compagno di tenersi le sue idee senza andare a manifestarle in piazza, data la sua età non più giovane!
Senza farsi intimidire il compagno ha rifiutato ogni "consiglio" rispondendo che ogni qualvolta ci sarà da manifestare contro il fascismo sarà presente, come è il compito di ogni militante antifascista e tesserato all'Anpi.
Un trattamento davvero "democratico" quello riservato al compagno il quale si è messo subito in contatto con gli altri antifascisti presenti alla stessa manifestazione: come lui, colpiti da tale provvedimento repressivo e intimidatorio ne sono risultati alcune decine, tra cui un assessore e alcuni consiglieri comunali. Un avvocato si è offerto di tutelare tutti i perseguitati.
Non c'è certo stupore a constatare che siamo tuttora in un regime neofascista dove i fascisti continuano a scorrazzare per le città e gli antifascisti in piazza vengono perseguitati e incarcerati in base alla stessa legge vigente nel pieno regime fascista.
Il PMLI.Emilia-Romagna in un comunicato ha espresso solidarietà militante alla Cellula "Stalin" di Rimini del PMLI e a tutti gli antifascisti riminesi presenti. Solidarietà anche da istanze di base e da simpatizzanti del nostro Partito.

27 febbraio 2013