I filo nazi-sionisti censurano la trasmissione di "Annozero" su Gaza
Destra e "sinistra" del regime e i sionisti uniti contro Santoro che ha difeso il popolo palestinese
La strage degli innocenti: era su questo che la puntata di "Annozero" del 15 gennaio intitolata "La guerra dei bambini" si proponeva di fare luce nel nero panorama di criminale omologazione filosionista dei partiti e della stampa di regime che vede telegiornali, quotidiani e "autorevoli" rassegne stampa coprire e giustificare il genocidio di Gaza.
Più di milletrecento i morti, di cui un terzo bambini: la copertura della politica di aggressione e annientamento, come e peggio dei nazisti, portata avanti da decenni da parte del regime sionista di Israele contro il popolo palestinese viene smascherata più dalle immagini che dai commenti in studio, alcuni dei quali smaccatamente filoimperialisti. Immagini raccapriccianti dalla striscia di Gaza, che documentano in maniera incontrovertibile un fatto: le vittime civili dell'offensiva nazi-sionista israeliana. Sono stati intervistati testimoni in loco. Una donna palestinese con alcuni bambini racconta del raduno di cento persone dentro un edificio e del suo bombardamento. Un uomo palestinese racconta le violenze subite da parte delle truppe israeliane e i rastrellamenti casa per casa, e poi i raid aerei, la condizione dei feriti dall'ospedale. Una bambina ferita alla testa, con lo sguardo fisso, che racconta altri episodi di guerra subiti dai civili. Si torna in studio e la linea passa alla manifestazione di Milano per le interviste coi ragazzi della comunità pro-palestinese residenti in Italia, nella massa appare anche un cartello del PMLI, viene intervistata una ragazza che premette come dagli organi di informazione in Italia non sia possibile farsi un'idea né di ciò che accade realmente a Gaza né dei motivi di fondo del conflitto. Per "par condicio" viene data voce anche ad un'altra ragazza che sostiene le "ragioni di Israele a difendersi", che poi sono state il filoconduttore in tutta la puntata per i sostenitori degli invasori. A un certo punto la ragazza in collegamento da Milano spiega che Hamas non ha preso il controllo della Striscia di Gaza mediante un colpo di Stato, ma ha vinto le elezioni democraticamente. Inoltre la popolazione palestinese è costretta a rimanere nella striscia con tutti i valichi di frontiera con Egitto e Israele chiusi. L'unico modo per far giungere alimenti e sostentamenti alla popolazione sono gli aiuti umanitari, passati con il contagocce. Avrebbe potuto proseguire nel denunciare a fondo l'espulsione dei palestinesi dalle loro terre mezzo secolo fa, la criminale costruzione del muro di separazione, i genocidi e lo sterminio di migliaia di palestinesi, il dominio imperialista britannico a cavallo del secolo passato, la costrizione verso i popoli arabo-palestinesi a subire angherie come la deportazione, la ghettizzazione, l'esproprio dei beni. La ragazza avrebbe potuto mettere in campo il mancato rispetto delle decisioni dell'Onu da parte di Israele, la politica "inerme" e ipocrita di tutti i paesi imperialisti. È possibile dunque che televisioni e giornali italiani e stranieri non facciano un'informazione equilibrata sulla situazione mediorientale israelo-palestinese, facendo passare sempre che Israele attacca i palestinesi per difendersi? Questa sarebbe potuta essere la domanda di fondo che emergeva dalla trasmissione. È a questo punto che Lucia Annunziata da studio interviene per interrompere il dibattito: "Voi avete ragione, ma qui siamo italiani e dobbiamo anche orientare il pensiero degli italiani su questa cosa" (sic!) e intima velatamente a Santoro di normalizzare la trasmissione sulla linea "equilibrata", cioè quella della censura di regime e prosegue "questa trasmissione è al 99,9 per cento tutta mirata a favore dei palestinesi". Santoro replica: "basta con questa volgarità, fai l'ospite, dì le tue idee... ma quali meriti pensi di acquisire?", lei "come ti permetti" si alza e se ne va. Il giorno successivo contro la trasmissione si scatena il fuoco incrociato di tutti i politicanti di regime, che accusano Santoro di "strumentalizzare i fatti" e di essere "vergognosamente di parte". Il governo israeliano, attraverso l'ambasciatore Gideon Meir, scrive una lettera al presidente della Rai, protestando per "la mancanza di professionalità, inadatta alla televisione pubblica italiana". Sull'attenti la risposta di Petruccioli: "Santoro merita critiche severe". Gasparri: "Siamo al fiancheggiamento di ogni estremismo". Cicchitto: "Santoro ha voluto mettere sotto accusa Israele distorcendo sfacciatamente i fatti". Borghezio: "Il comportamento tenuto dall'Annunziata rappresenta l'esempio da manuale di serietà professionale". Per il fascista Fini "è stato superato il livello di decenza". Il PD si accoda al coro di proteste che invoca la censura formale da parte della Rai.
È in questo clima che appena una voce si leva per spiegare come stanno le cose e difendere i palestinesi succede un pandemonio censorio che, in questo caso, vede la "sinistra" attraverso l'Annunziata (giornalista attivissima nella dalemiana tv satellitare Red) fungere da testa di ariete per stroncare sul nascere anche quel poco di informazione rimasta sugli organi di stampa del regime neofascista.

21 gennaio 2009