Se Prodi è l'unica alternativa a Berlusconi, non vale la pena votarlo invece di astenersi?

Cari compagni del PMLI,
è un po' che leggo il vostro sito, che studio la vostra linea di pensiero. Devo dire che spesso non mi trovo completamente d'accordo, anche se sono molti i punti d'accordo. Il dubbio che più mi preme risolvere è però la vostra posizione sulle elezioni: Astensionismo.
C'è una cosa che vi chiedo. Se Prodi è l'unica opposizione a Berlusconi, non vale la pena di votarlo? Se un governo Berlusconi significa, violenza, fascismo, razzismo, checca qua, checca là, terrone, spariamo all'immigrato, non è forse meglio un governo che con la sinistra ha poco a che fare, ma il quale leader se non altro non ha in mano tutti i media? Il cui leader non è l'uomo più potente ed intoccabile in Italia? E i cui alleati, pur pensando solo ai propri interessi, non sono xenofobi, razzisti e fascisti?
Vogliamo nuovamente Fini? Vogliamo che la polizia sia organizzata da lui? Che Berlusconi manipoli tutta la società a suo piacimento?
Riflettendoci, alla fine, a cosa porta l'astensionismo? L'unica soluzione che mi viene in mente è: coscienza pulita. In effetti credo che un buon marxista-leninista, non si aspetti nulla da un democristiano qual è Prodi. Ma se tanto non ci sono alternative, a mio modo di vedere, meglio un Prodi che un Berlusconi.
Spero che rispondiate alla mia domanda.
Cordiali saluti.
Marco - Perugia
 
Caro compagno,
grazie per averci scritto e per averci espresso francamente ciò che pensi sulla linea astensionista del PMLI. Ti rispondiamo ben volentieri. È un nostro imprescindibile dovere rivoluzionario dialogare e confrontarci con tutti gli interlocutori del PMLI. Salvo i fascisti.
Dal punto di vista riformista il tuo ragionamento contro il nostro astensionismo non fa una grinza.
Dal punto di vista marxista-leninista il tuo ragionamento antiastensionista invece non quadra.
Il tuo ragionamento si muove su un piano parlamentarista e capitalistico, il nostro invece su quello dell'antiparlamentarismo e dell'anticapitalismo.
Per un riformista è certamente meglio Prodi che Berlusconi.
Per un marxista-leninista, un fautore del socialismo, un rivoluzionario, un anticapitalista, certamente non si può appoggiare né l'uno né l'altro.
Meglio il PMLI e il socialismo che un governo nero borghese che abbia la faccia di Prodi (o Veltroni?) o di Berlusconi.
Mai scegliere il meno peggio, specie quando esiste il meglio, ossia il PMLI, che va sostenuto anche elettoralmente attraverso l'astensionismo.
Non è questione di avere una "coscienza pulita". Quanto di avere una pratica elettorale consona alla propria strategia rivoluzionaria che elevi la coscienza politica antiparlamentarista e anticapitalista delle masse e che, al contempo, arrechi il maggior danno possibile alle istituzioni rappresentative in camicia nera della borghesia, che vanno indebolite, disgregate e delegittimate anche, e non solo, attraverso l'astensionismo marxista-leninista.
I fautori del socialismo, secondo noi, non hanno altra scelta che astenersi considerando ciò come un voto dato al PMLI e al socialismo, inoltre essi debbono creare ovunque le istituzioni rappresentative delle masse da contrapporre a quelle borghesi.
Ma anche gli elettori riformisti, secondo noi, hanno il dovere di astenersi per punire il "centro-sinistra", e i partiti che lo compongono, che hanno portato avanti sostanzialmente la stessa politica del "centro-destra" e di Berlusconi.
In particolare dovrebbero astenersi gli elettori di PRC, PdCI e Verdi, partiti che hanno coperto a sinistra il governo Prodi e creato illusioni parlamentariste e governative nella loro base.
Infine, tutti gli elettori di sinistra coscienti e informati dovrebbero astenersi per non essere corresponsabili del piano di Veltroni, in combutta con Berlusconi, di instaurare la terza repubblica, con i connotati ancor più marcatamente capitalisti, neofascisti, presidenzialisti e federalisti rispetto alla seconda repubblica.
Il nostro, come saprai, non è un astensionismo di principio ma tattico, funzionale alla nostra strategia per la conquista del potere politico da parte del proletariato e dell'Italia unita, rossa e socialista.
Se tu, come noi, vuoi veramente il socialismo, liberati dall'influenza elettoralistica, parlamentaristica, governativa, riformista e pacifista e vieni con noi. È un dovere rivoluzionario a cui non puoi sottrarti.
Se invece sei un riformista, continua pure a votare e ad appoggiare i partiti falsi comunisti e i governi della "sinistra" borghese.
Possiamo rimanere lo stesso amici e magari aiutarci per migliorare le condizioni di vita e di lavoro delle masse.

6 febbraio 2008