"E' giusto che un marxista-leninista frequenti lo stadio?"

Salve,
Nei giorni scorsi stavo pensando ai luoghi d'aggregazione giovanile, ed in particolar modo allo stadio che sono solito frequentare.
Riflettendoci ho compreso che effettivamente anche lo stadio propone una visione interclassista a mio modo di vedere piuttosto pericolosa.
Proletari e borghesi, comunisti e fascisti accomunati dalla medesima "fede" calcistica e magari contrapposti alla tifoseria ospite, senza poi considerare gli scontri di chiara matrice fascista e razzista che purtroppo a volte si verificano.
Io avevo sempre ritenuto lo stadio l'unico luogo di aggregazione giovanile presente, tanto è vero che solitamente lo contrapponevo alle discoteche e ad altri luoghi nel quale si persegue il divertimento sfrenato di carattere individualistico, ma ora non ne sono più così certo.
Secondo voi è giusto che chi si definisce comunista continui a frequentare lo stadio e in generale i luoghi di aggregazione attraverso i quali il regime neofascista riesce ad assicurarsi comunque sia un forte controllo culturale imponendo la propria concezione del mondo?
Mi rendo conto che la questione sollevata possa apparire ridicola e stupida, ma mi farebbe piacere sapere come la vedete a riguardo.
Saluti.
Gianluca - Forlì

Ciao compagno Gianluca,
la questione che poni non è affatto "ridicola e stupida", ma anzi è frutto di una attenta riflessione basata su una concezione proletaria e marxista-leninista.
La posizione che hai correttamente maturato sullo stadio è anche la nostra.
Hai proprio colto nel segno: l'interclassismo, quello cioè che la borghesia vuole sia prassi comune nella società, nei luoghi di lavoro, di studio e di vita, come appunto gli stadi. Ma l'interclassismo depotenzia fortemente la lotta per il socialismo perché si propone di accomunare, come hai detto, proletari e borghesi, fascisti e comunisti, invece di renderne evidente l'inconciliabilità degli interessi.
Tuttavia, sarebbe assurdo porre il divieto di principio a frequentare lo stadio o altri luoghi borghesi, perché ciò vorrebbe dire non uscire di casa, sempre inteso che in casa vi sia un "ambiente" marxista-leninista (ovviamente però bisogna eliminare frequentazioni e luoghi palesemente e marcatamente antiproletari, anticomunisti, fascisti e razzisti).
Noi dobbiamo vivere tra le masse, e, del resto, non è possibile evitare qualsiasi contaminazione borghese, perché tutta la società è borghese, e qualsiasi luogo, per quanto "alternativo" è contaminato in misura minore o maggiore dall'ideologia borghese, se non altro perché chi lo frequenta vi porta inevitabilmente la propria concezione borghese che ha maturato all'esterno, e in questo modo lo influenza.
Il che non significa che è giusto fare tutto e in tutti i modi possibili. Un marxista-leninista deve comportarsi come tale, sempre. Può non riuscirci a volte, ma deve tendere a questo obiettivo. L'importante quindi è con quale spirito si frequenta lo stadio o altri posti di aggregazione borghese. Bisogna sempre tenere a mente che al primo posto per noi marxisti-leninisti c'è la lotta di classe. Se si frequenta lo stadio, o un qualsiasi altro posto di aggregazione borghese, dobbiamo sempre ricordare che il nostro ideale supremo è quello del socialismo e la nostra attività principale è la lotta di classe, tutto il resto viene dopo e deve essere subordinato a quell'ideale. Solo con questa concezione del senso della nostra vita non ci lasceremo trascinare in "fedi" o convinzioni "interclassiste", ma anzi saremo in grado di influenzare in senso proletario e marxista-leninista gli ambienti e le persone che frequentiamo più di quanto questi possano farlo con noi in senso borghese.
Perché noi stessi non si sia influenzati dall'ideologia borghese e dall'interclassismo e perché si possa influenzare la società e le masse in senso marxista-leninista, dobbiamo allora assumere una coscienza marxista-leninista e per far questo è indispensabile studiare il marxismo-leninismo-pensiero di Mao, la linea del PMLI e lavorare attivamente col PMLI per abbattere il nuovo Mussolini, la terza repubblica neofascista e lottare per l'Italia unita rossa e socialista.

11 novembre 2009