Perché avete aderito alla manifestazione per la libertà di stampa?

Non capisco l'adesione del PMLI e de "Il Bolscevico" alla manifestazione nazionale sulla libertà di stampa.
Oltre a dire che la libertà di stampa è uno dei mezzi principali della borghesia (Caltagirone al
Messaggero esempio romano, pensiamo all'articolo infamante che ha fatto sullo sgombero dell'"8 marzo" a Magliana da bravo palazzinaro quale è), come sappiamo la "libertà" è solo libertà economica e non certo fruibile dalla classe operaia che difficilmente (per usare un eufemismo) può permettersi una pagina su Repubblica, Messaggero, ecc., non avendo i 70.000 euro per comprarla.
Anche i cosidetti giornali "amici" come
il manifesto sono ormai il mezzo di un partito che da troppo tempo ha perso tutte le velleità di rivoluzione unendosi alla folta schiera di sostenitori di un governo borghese nonché ovviamente democratico.
Daniele - Ciampino (Roma)

È vero che in questa società borghese non esiste libertà di stampa per la classe operaia e le masse lavoratrici e popolari. Anche per gli stessi motivi da te addotti. Ne sa qualcosa il nostro Partito che "gode" di un ferreo silenzio stampa. "La Repubblica" e "l'Unità" non hanno nemmeno pubblicato la solidarietà che abbiamo inviato loro.
È comunque un fatto che il governo del neoduce Berlusconi vuole mettere il bavaglio anche ai media dei partiti della "sinistra" borghese, compreso "il manifesto".
Ciò restringe, oggettivamente, le libertà democratiche borghesi che è interesse della classe operaia difendere per i suoi scopi. Da qui la nostra adesione alla suddetta manifestazione nazionale, cui abbiamo partecipato per fare un discorso più generale, denunciando la natura neofascista di questo governo e chiedendo la cacciata del nuovo Mussolini. Assumendo quindi una posizione di avanguardia e non codista.
Se assumessimo la tua posizione, lasceremmo campo libero alla "sinistra" borghese e perderemmo un'occasione che essa stessa ci fornisce inconsapevolmente per smascherarla e metterla con le spalle al muro.
Questa, per noi, è politica rivoluzionaria e la tattica giusta per legarsi alle masse. Secondo noi è nullismo politico stare alla finestra a guardare senza "sporcarsi le mani" scendendo in piazza a lottare per far valere le posizioni della classe operaia e del PMLI.
Ti invitiamo, perciò, a unirti a noi e a gridare assieme a noi: Berlusconi vattene!

7 ottobre 2009