AL PMLI INTERESSANO VERAMENTE I CREDENTI RIVOLUZIONARI?
Cari compagni,
vi scrivo per manifestarvi la mia opinione su una possibile collaborazione tra credenti e PMLI. Vi confesso comunque che la scintilla è scattata in me dopo la lettura del n. 32 de "Il Bolscevico'' datato 13/09/2001, e del "Comunicato della 3 Riunione plenaria del 4| Ufficio Politico del PMLI''. In quest'ultimo non mi è sembrato di poter leggere un vostro avvicinamento ai cattolici, anzi. Rafforzate sottolineandola "la giustezza e l'efficacia dell'art. 12 comma 2'', per poi però dire che "Il Partito ha bisogno di credenti rivoluzionari'' e che "potrebbero costituire una Organizzazione fiancheggiatrice del Partito sotto la direzione dello stesso Partito''. Permettetemi di analizzare queste 3 frasi che insieme mi danno l'impressione di essere un perfetto sofismo ben mascherato.
1. Se l'articolo 12 è giusto ed efficace, allora il Partito NON ha bisogno di credenti rivoluzionari.
2. Se il Partito ha bisogno di credenti rivoluzionari, allora DEVE tenerli al suo interno e non pretendere che questi ultimi formino un'Organizzazione che sia contemporaneamente "fiancheggiatrice'' e "sotto la direzione'' del Partito. Ditemi chi, avendo la possibilità di costituirsi Organizzazione indipendente, accetti di stare sotto la direzione di qualcun altro! O non è indipendente e allora si fa dirigere, o è indipendente e allora fiancheggia.
Perdonate la mia presunzione, ma ho paura che la vostra posizione sia ancora troppo ambigua e, consentitemi, di comodo. Credo che dobbiate scegliere: o avere sinceri credenti rivoluzionari all'interno del PMLI, oppure dire chiaramente che i credenti per il PMLI non possono essere rivoluzionari. Vi dico ciò anche perché, se il sofismo è ben mascherato, purtroppo lasciate trasparire la vostra posizione in molti articoli de "Il Bolscevico''. Che il Bertinotti o il Casarini di turno dica scempiaggini è un conto, ma che dica scempiaggini solo perché cita la Bibbia o cerca l'appoggio del mondo cattolico è un altro! E per questo faccio riferimento al numero de "Il Bolscevico'' sopra citato dove, a pag. 7, Casarini dice di voler fortemente l'unione con i Cattolici. Mi è sembrata una delle pochissime cose giuste che quest'uomo abbia detto! Credo che vi rendiate conto pure voi quanto sia vasto, e quindi importante, il mondo Cattolico!
Non pensate che sia fondamentale averlo amico, magari sotto controllo perché all'interno del Partito?
Non pensate che attaccandolo ad ogni occasione ed in maniera gratuita non attirerete mai la sua attenzione?
Concludo questa lettera, come avrete notato carica di rabbia, amarezza e delusione, confidando in una vostra pronta e sincera risposta. Vorrei inoltre chiedervi se potete dirmi quali sono i testi (ed i passi ) in cui i 5 maestri parlano esplicitamente della religione. Per quello che ho studiato io, sono convinto che nessuno di loro avversa la religione come filosofia, ma come istituzione; e che molto sia dipeso anche dal contesto storico in cui vivevano.
Attendo con ansia una vostra esauriente risposta, soprattutto in merito ad una vostra più chiara ed esplicita posizione nei confronti del mondo Cattolico.
Sinceri saluti comunisti.
Rosario
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Hai fatto bene ad esprimerci apertamente la tua opinione circa il rapporto tra il PMLI e i credenti. Ma non ci pare fondata la tua accusa di ambiguità e insincerità rivolta al Partito. Quello che abbiamo sulla lingua (e nella penna) l'abbiamo nel cuore. Noi siamo per la massima sincerità e franchezza, in primo luogo con i militanti, i simpatizzanti e gli amici del Partito. Costituzionalmente siamo contro le falsità e gli imbroglioni politici.
Sostenere "la giustezza e l'efficacia dell'art. 12 comma 2'' dello Statuto del PMLI non è per niente in contraddizione con l'affermazione che "Il Partito ha bisogno dei credenti rivoluzionari''. Purché si capisca che ciò non si riferisce alla militanza dei credenti nel PMLI, bensì al loro sostegno e apporto all'esterno del Partito come simpatizzanti. Politicamente e organizzativamente è una collocazione diversa e distinta da quella di essere membri del PMLI, che appunto detto articolo dello Statuto non consente a "chi ha e professa una religione o una filosofia non marxista''.
Non a caso il Partito ha in progetto di costituire, quando vi saranno le condizioni, "un'Organizzazione fiancheggiatrice del Partito sotto la direzione dello stesso Partito''. Tu contesti la direzione del Partito di tale Organizzazione, ma è una contestazione non fondata poiché noi immaginiamo un'Organizzazione composta di credenti simpatizzanti del Partito. E quindi è normale che essi siano diretti dal Partito, così come avviene oggi nei confronti di qualsiasi simpatizzante. Solo che una volta costituita l'Organizzazione auspicata la direzione del Partito avverrà per via indiretta attraverso gli Organi dirigenti eletti di comune accordo tra il Partito e i suoi componenti. Inoltre il principio della direzione del Partito sarà codificato chiaramente dallo Statuto dell'Organizzazione. Nel nostro progetto infatti si parla di un'Organizzazione fiancheggiatrice e non indipendente del Partito. Più chiari e sinceri di così! Piuttosto non comprendiamo questo tuo disaccordo sulla direzione di essa da parte del Partito.
Per noi ci possono essere, come ci sono, vedi il tuo caso, dei credenti rivoluzionari anche se non sono membri del PMLI. Ed è per questo che noi li invitiamo a stringersi attorno al PMLI e a lottare sotto le sue bandiere contro il capitalismo e l'imperialismo, per l'Italia unita, rossa e socialista.
Il fatto che critichiamo gli imbroglioni Bertinotti e Casarini circa le loro posizioni sui cattolici è solo perché essi cercano di portare i cattolici rivoluzionari sul terreno del riformismo, del parlamentarismo e del pacifismo. Contrariamente a quanto tu pensi, ci rendiamo perfettamente conto "quanto sia vasto, e quindi importante, il mondo cattolico''. Solo che abbiamo la coscienza che è praticamente impossibile per il proletariato rivoluzionario e per il suo Partito influenzare l'intero mondo cattolico. Dobbiamo mirare a conquistarne la sinistra, neutralizzare il centro e isolare la destra. In ogni caso non l'attacchiamo mai "in maniera gratuita'' come tu dici, ma solo il papa, il Vaticano, la gerarchia ecclesiastica e i politicanti che ne esprimono le posizioni. E su fatti concreti che nuocciono alle masse.
In base alla tua richiesta, ti segnaliamo le principali opere di Marx, Engels e Lenin sulla religione. Per quanto riguarda Stalin e Mao è impossibile dirti quali sono poiché essi non hanno scritto degli articoli specifici sulla religione. Vi sono solo dei cenni qua e là in qualche loro opera.
K. Marx "Sulla religione'' a cura di Luciano Parinetto, Sapere edizioni - Milano, 1971. F. Engels "Sulle origini del cristianesimo'', Nuova editrice Lara - Roma 1969. F. Engels "AntiDühring'' (1876-78). F. Engels "Ludovico Feuerbach e il punto d'approdo della filosofia classica tedesca'' (1886) in Carlo Marx scritti scelti, Edizioni in lingue estere - Mosca 1943, vol. I. F. Engels "Introduzione a `La lotta di classe in Francia dal 1848 al 1850' di Marx'' in Carlo Marx, scritti scelti, Edizioni in lingue estere - Mosca 1943. Lenin "Sulla religione'', Feltrinelli reprint - Milano.
Leggendo tali opere, ti renderai conto, contrariamente a quello che pensi, che la critica di fondo dei grandi maestri del proletariato internazionale verte soprattutto sulla religione come filosofia.

9 gennaio 2002