Il proletariato si deve alleare col sottoproletariato?

Cari compagni,
nel vostro settimanale n. 34 - pag. 9 ho letto l'articolo del compagno Afro di Reggio Emilia, il quale vi chiede: "Perché difendete i lavavetri e i rom?". La vostra risposta, che condivido, però non mi ha convinto del tutto. Discuto e chiarisco la proposizione che spiegherò all'istante: "Il proletariato deve allearsi con il sottoproletariato per combattere la borghesia sua vera nemica".
Senza dubbi dovrebbe essere così, ma, purtroppo la storia ci informa del contrario.
Chi ha letto la storia della Comune di Parigi è a conoscenza che i comunardi che avevano costituito la rivoluzionaria Comune di Parigi furono sconfitti e assassinati, oltre che dalla borghesia, anche da quella accozzaglia di delinquenti, di ladruncoli, truffatori e fannulloni, cioè il sottoproletariato, che furono assoldati dalla borghesia, per marciare contro la parte più sana e onesta del popolo francese, gli operai.
Aggiungo altresì che il grande Karl Marx sosteneva al riguardo: "Il sottoproletariato è anch'egli come la borghesia un nemico pericoloso nei riguardi della classe operaia, è una massa che non appartiene a nessun gruppo, corporazione, o classe, insomma non ha una ideologia; quindi è una sottoclasse".
Lenin stesso con altre parole sosteneva: "Per abbattere i padroni, prima bisogna eliminare i loro servi, cioè quella massa di gente senza idee e senza principi". Un altro grande maestro del proletariato, Giuseppe Stalin, specificava: "I veri nemici degli operai sono i senza partito: i fannulloni, i vagabondi e i questuanti". E penso che non si sbagliavano.
Ribadisco che allorché vi saranno quegli esseri umani che consapevolmente accettano la politica dell'arricchimento facile, la politica del ladrocinio invece di rivoltare il sistema politico delle loro nazioni, lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo durerà in eterno. Purtroppo i suddetti preferiscono scappare dai loro luoghi di nascita nella speranza di trovare il paradiso terrestre altrove.
Mi chiedo spesso: quanto durerà questo sonno? Quando si sveglierà questa gente? Quando capirà che vivere come sardine in scatola e stipati in 15 o 20 in un appartamento per 3 o 4 persone di due camere è una esistenza disumana di vita impossibile. Quando capiranno che il sistema delle diseguaglianze sociali ed economiche sono voluti dal capitalismo mondiale? Forse passeranno ancora secoli.
Saluti marxisti-leninisti.
Rino La Rosa - Catania

Caro compagno,
tu dici di essere daccordo con la risposta che abbiamo dato ad Afro sui lavavetri e i rom, ma questo tuo intervento, teso a dimostrare che il sottoproletariato è un nemico del proletariato irrecuperabile, ci pare vada in senso opposto, e che rischia di scivolare nel razzismo. In un momento in cui il governo Prodi, spinto dalla Casa del fascio, pratica una politica repressiva fascista contro i migranti, in particolare i romeni, e il sottoproletariato in genere.
Quello che hanno detto i Maestri sul sottoproletariato - ammesso che le citazioni da te riportate siano esatte, reali e riferite tutte a quella classe - va interpretato in maniera dialettica, tenendo presente i diversi contesti e situazioni. Inoltre va considerato il fatto che l'attuale sottoproletariato, a causa delle migrazioni, ha degli aspetti nuovi che non possono essere ignorati.
Come è noto ai marxisti-leninisti, il marxismo-leninismo-pensiero di Mao non è un dogma ma una guida per l'azione, e va applicato in base alle condizioni concrete del proprio Paese.
In ogni caso ciò che hanno detto i Maestri non esclude il compito dei marxisti-leninisti di coinvolgere il sottoproletariato nella lotta di classe contro la borghesia. Riteniamo, infatti, un errore non curarsene, lasciarlo in balia della borghesia e della reazione, e addirittura considerarlo aprioristicamente un nemico di classe.
Noi sappiamo benissimo quali sono le caratteristiche e i limiti del sottoproletariato. Tuttavia bisogna cercare di tirarlo dalla parte del proletariato e della rivoluzione socialista.
Per quanto riguarda il fronte unito rivoluzionario per l'Italia unita, rossa e socialista, il compagno Giovanni Scuderi, nel suo discorso per il 30° anniversario della scomparsa di Mao, ha detto che deve farvi parte il sottoproletariato, "anche se questo è facilmente ricattabile e corruttibile da parte della borghesia".
Fai bene a seguirci così attentamente, ma faresti ancora meglio se ti impegnassi in qualsiasi forma a sostenere apertamente e concretamente nella tua città di Catania il PMLI e il suo organo.
Te lo abbiamo già detto una volta, e quindi è l'ora di darti una smossa. Le chiacchiere e l'astrattismo non fanno farina.
Ci saluti come tu fossi un marxista-leninista, siilo allora davvero. Saluti veri e operanti marxisti-leninisti.

7 novembre 2007