Perché avete solidarizzato con il maresciallo ferito dal pacco bomba?

Cari compagni,
sono felice di leggere la vostra stampa, ed anche oggi il vostro comunicato sui pacchi bomba mi ha trovato concorde. Tuttavia non condivido la vostra solidarietà al maresciallo Taldeitali: che i marxisti solidarizzino con le forze di polizia borghesi fuori da un contesto di lotta armata cruenta (qui le citazioni sono molteplici e le motivazioni tattiche irreprensibili) sembra strano.
Spero sia stata la paura della repressione sbirresca fomentata dall'antiterrorismo, o anche un ironico exploit; perché una simile "sparata'' ha due riceventi possibili: gli sbirri ed i non-sbirri. Si vuol forse parlare agli sbirri? Gravissimo. Si vuol forse parlare ai non-sbirri solidali con gli sbirri? Unitevi agli emuli di Pasolini (che poi è un pensiero mediocre che gli preesisteva e che gli è sopravvissuto).
Si vuol forse parlare ai non-sbirri che non solidarizzano con gli sbirri? I marxisti-leninisti criticano con tutte loro forze qualsiasi ponte gettato fra il Partito e le forze della repressione borghese.
Mai potrò dare la mia solidarietà ad un carabiniere o ad un suo simile, mai un partito comunista dovrebbe ufficialmente solidarizzare con gli sbirri a meno che questi consegnino le armi o le usino contro i loro padroni.
Non sono però un idolatra e sono aperto al dialogo, aspetterò con ansia dunque le vostre argomentazioni, chissà che sia in torto e che un giorno mi commuova vedendo uno sbirro morire fra atroci agonie per la strada. O meglio chissà che, al di là di ovvie antipatie, capisca l'importanza politica di una simile affermazione.
Saluti comunisti.
Un abbonato della Calabria

Siamo contenti che tu ci abbia fatto conoscere la tua opinione sull'importante documento dell'Ufficio politico del PMLI riguardante i pacchi bomba.
Prendiamo atto con piacere che ti trovi "concorde''. Questa è la cosa più importante. La tua critica è solo su una cosa secondaria, puramente tattica. La solidarietà non è stata data alle forze repressive dello Stato borghese, bensì a una singola persona. I partiti borghesi invece l'hanno data alle "forze dell'ordine''. C'è quindi una bella differenza.
La tua critica comunque svela un tuo atteggiamento "ultrasinistro'', schematico e non dialettico. Per far bene la lotta di classe e riportare dei successi bisogna adottare delle tattiche adeguate alle varie situazioni.
Se tu avessi riflettuto un po' di più avresti capito che noi non abbiamo concesso nulla alle "forze dell'ordine''. Abbiamo detto, riferendoci espressamente alle istituzioni, che esse vanno escluse dall'unità antiterroristica. Di più: abbiamo anche detto che nelle istituzioni, quindi anche nelle "forze dell'ordine'', oltreché nel governo si annidano i mandanti, i manovratori e gli strumentalizzatori del terrorismo. E ti pare poco?
Un marxista-leninista deve saper distinguere tra le istituzioni borghesi e i vari elementi che le compongono. Inoltre deve imparare a saper influenzare quella parte di esse che si possono conquistare alla causa o neutralizzarle.
Dovunque e ovunque dobbiamo cercare di avere degli amici. Anche per quanto riguarda le Forze armate e le "forze dell'ordine''. Non per paura ma per necessità politica. Tutto questo senza concedere nulla sul piano ideologico, politico e strategico. Ne è la riprova la parte finale del suddetto documento. Ti invitiamo pertanto a rivedere la tua posizione critica e a liberarti dall'influenza "ultrasinistra'' e trotzkista.
Non si tratta di "commuoversi vedendo uno sbirro morire tra atroci agonie'', ma di imparare a fare politica proletaria rivoluzionaria e marxista-leninista.