A Diliberto brucia l'esistenza del PMLI

Dovendo in qualche modo rintuzzare gli attacchi che riceve dalla "sinistra" interna al PdCI, Oliviero Diliberto, nella riunione del Comitato centrale del 10 e 11 maggio, ha "teorizzato" che "c'è sempre qualcuno più comunista", per dimostrarlo ha fatto l'esempio del PMLI usando le seguenti parole: "Se voi andate a guardare i siti del Partito marxista-leninista italiano, vedrete che a loro volta attaccano Ferrando e Turigliatto, dicendo che loro sono gli unici veri comunisti, sono presenti solo a Ischia ma pretendono di essere gli unici interpreti del verbo comunista".
A parte la colossale bugia della presenza del PMLI solo a Ischia, è evidente che l'esistenza del PMLI brucia assai all'arcirevisionista segretario nazionale del PdCI.
Per quanto se ne sappia, stando a "La Rinascita", è la prima volta che cita ufficialmente il PMLI e nel massimo organo del suo partito per esorcizzarlo. Ma non potrà cancellarlo, e sempre di più gli peserà come un incubo. Via via che il PMLI si svilupperà e la sua influenza e attrattiva incideranno maggiormente sulla base veramente comunista del PdCI.


21 maggio 2008