Discorso del Segretario della Cellula "Vesuvio Rosso" di Napoli del PMLI all'iniziativa per il proselitismo
Per radicare il Partito occorrono studio e azione, azione e studio

Care compagne e cari compagni, amiche e amici,
questa sera festeggiamo in maniera militante la chiusura della prima fase della campagna di proselitismo della Cellula "Vesuvio Rosso" di Napoli che, nel corso di questi ultimi mesi, con grande spirito di sacrificio, ha portato avanti i propri principi rivoluzionari, contrastando con tutte le sue forze il governo nazionale rappresentato dal mostro a due teste Letta-Berlusconi, e quelli locali incarnati dal governatore della casa del fascio Stefano Caldoro e dal neopodestà De Magistris e dalle loro giunte antipopolari. In questa occasione abbiamo deciso di iniziare i festeggiamenti con un mio commento sull'editoriale del compagno Giovanni Scuderi, Segretario generale del PMLI, dal titolo: "Lottiamo per cambiare davvero l'Italia", accompagnato dallo splendido video sul 30° Anniversario del Partito e da una cena sociale di chiusura organizzata dai marxisti-leninisti partenopei.
Il video rappresenta un documento storico del PMLI e sintetizza la vita e il percorso del Partito nei suoi 30 anni di attività, infatti dalla sua elaborazione sono passati sei anni. Tante cose sono cambiate, le attività e le battaglie si sono decuplicate, nuove forze si sono aggiunte e un'importante parole d'ordine è stata lanciata: "Uniamoci contro il capitalismo per il socialismo".
Nel video avrete l'opportunità di vedere elementi che si sono persi o non hanno avuto la stoffa di essere sinceri e leali marxisti-leninisti, abbandonando il Partito e abbracciando, successivamente, il qualunquismo, l'individualismo, scadendo nella confusione ideologica e chi, addirittura, nel carrierismo politico borghese.
Cari compagne e compagni, amiche e amici,
dopo 5 mesi dalle elezioni politiche italiane è inconfutabile quanto il nostro Segretario generale Scuderi con una minuziosa descrizione materialistica, grazie al suo editoriale in occasione dell'apertura della campagna di proselitismo, "Lottiamo per cambiare davvero l'Italia", abbia individuato e smascherato in modo chirurgico il trasformismo del capitalismo italiano, che attraverso le sue mille vestizioni e i suoi interminabili strumenti in Italia da sempre inganna le masse popolari indebolendole giorno dopo giorno. Concetti basilari ma di grande levatura, articola il nostro Segretario, concetti che slanciano ed elevano la coscienza politica di ogni singolo marxista-leninista. Ma ciò che si evince a grandi caratteri e si sottolinea in maniera chiara ed esplicita, è la questione basata sulla fondamentale concertazione tra pratica e studio, indissolubile e obbligata simbiosi necessaria per la costruzione di un grande Partito marxista-leninista, a sua volta costituito da validi militanti che impugnano senza remore e senza lacune la linea ideologica, politica e organizzativa basata sul marxismo-leninismo-pensiero di Mao. Non a caso la Cellula ha deciso all'unanimità di lanciare tra i prossimi mesi di settembre e ottobre alcuni incontri sui temi più dibattuti del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, facendo proprie alcune richieste avanzate da simpatizzanti e amici. Sul tavolo qui abbiamo lasciato in bianco un foglio dove potete scriverci i temi che più ritenete da approfondire con noi, in un confronto dialettico, che possono spaziare a 360° gradi dalla storia del socialismo fino al marxismo-leninismo-pensiero di Mao, dalle opere dei Maestri a temi di attualità stringente. Cercheremo, assieme a voi, di fare luce su dubbi, incertezze e quant'altro solleverete, nella speranza di elevare il nostro grado di consapevolezza marxista-leninista dando una lettura rivoluzionaria degli avvenimenti passati e presenti, nel rispetto del materialismo dialettico e storico.
Assieme alla questione ideologica e allo studio del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, dobbiamo occuparci anche delle questioni materiali fondamentali che riguardano la vita delle masse. In un'approfondita lettura dell'editoriale di Scuderi, vorrei prendere in considerazione alcuni passaggi importanti, tra cui: "Dobbiamo occuparci quotidianamente dei problemi che assillano le masse, soprattutto operaie, lavoratrici, disoccupate, precarie, pensionate e studentesche. Al primo posto dobbiamo mettere la lotta per il lavoro". Tale pensiero esplica degli interrogativi che ogni buon militante o simpatizzante del Partito dovrebbe porsi: come possiamo essere una costola determinante per la risoluzione di tali problemi?
La risposta può sembrare più facile a dirsi che a farsi, ma è rimarcata da un refrain che rappresenta le qualità principali di un marxista-leninista, che basa la sua coscienza sulle fondamenta del materialismo dialettico e storico. In altre parole è necessario lo studio, indispensabile sia per decifrare in maniera corretta le necessità delle masse, sia per concorrere alle soluzioni strategiche e dialettiche da offrire a chi abbiamo in dovere di aiutare; cosicché si possa successivamente estendere una piattaforma di lotta e quindi proporre reali soluzioni per le nefaste austerità causate dalla borghesia e del capitalismo. Il tutto successivamente si cristallizza con un semplice paradigma espresso dallo stesso Segretario, dove dichiara, in "Imparare da Mao e propagandare il socialismo": "Studio e azione; azione e studio. Questa è la dialettica della lotta di classe condotta col metodo marxista-leninista. Ed è questa dialettica che deve guidare il nostro lavoro politico, anche quando siamo in piena battaglia." Un connubio di condizioni che deve permeare a fondo nell'epitelio rivoluzionario di ogni buon militante, simpatizzante o amico del PMLI.
Successivamente afferma ancora nel suo editoriale: "Per cambiare davvero l'Italia non c'è altra strada che quella di combattere contro il capitalismo, ma non basta. Occorre anche lottare per conquistare la società dei lavoratori, ossia il socialismo. Il che vuol dire accumulare le forze necessarie per la rivoluzione proletaria in modo da fare tabula rasa del capitalismo e delle sue istituzioni, cacciare la borghesia dal potere, istituire il sistema economico socialista senza più proprietà privata e sfruttamento dell'uomo sull'uomo, creare un nuovo ordinamento statale al servizio del popolo e instaurare il potere degli operai, che si chiama dittatura del proletariato".
Il problema è che nel tempo, per colpa dei falsi partiti comunisti e non essendoci più degli autentici paesi socialisti, quali erano l'Urss di Stalin e la Cina di Mao, è stata persa la memoria del socialismo. Inoltre nessuna delle attuali forze parlamentari è favorevole al socialismo, che anzi combattono. Nemmeno il Movimento di Grillo e Casaleggio le cui cinque stelle sono "acqua pubblica, mobilità sostenibile, sviluppo, connettività e ambiente", non quindi l'anticapitalismo e il socialismo.
In questo passaggio è evidente il ruolo dei partiti cosiddetti "comunisti" e dei partiti che hanno portato un bacino di popolazione alle istituzioni borghesi con l'inganno. Nella fattispecie con il falso rivoluzionario arancione De Magistris e col borghese neopodestà di Parma Pizzarotti, diffusori di tante promesse mai mantenute e cause di gravi disagi popolari, come la costruzione del termovalorizzatore a Parma e una raccolta differenziata mai attuata a Napoli per citarne alcuni. All'interno vi ritroviamo chi propina il revisionismo storico e altri che al tempo stesso svolgono un'operazione di pompieraggio anticomunista che fa da freno motore ai venti di rivolta che soffiano sul nostro Paese.
In seguito infatti un'ulteriore domanda possiamo porci in merito: come possiamo contrastare tali elementi?
Munendoci in modo approfondito dell'esperienza storica del marxismo-leninismo-pensiero di Mao e dell'esperienza storica del nostro stesso Partito, unita alla nostra esperienza diretta sul territorio, studiando e ristudiando, in maniera non libresca e applicandola dinamicamente, la teoria proletaria rivoluzionaria. Questo studio è un'arma per la difesa del socialismo e contemporaneamente un'arma capace di attaccare e di smascherare definitivamente il capitalismo. Questo studio quindi è una pratica fondamentale per sviluppare la lotta per il socialismo. Ci piange il cuore nel vedere le grandi rivolte che stanno incendiando non pochi Paesi europei, non ultimo la Turchia con i giovani di piazza Taksim, spegnersi inesorabilmente sotto il maglio della repressione fascista dei governi "democratici" alla Erdogan. Il motivo risiede anche nella mancanza di conoscenza delle potentissime armi del socialismo e del comunismo e, dunque, del marxismo-leninismo-pensiero di Mao, di cui le nuove generazioni sono a digiuno.
Però non basta la teoria, è necessaria anche la pratica sociale che deve investire tutti, dai simpatizzanti ai militanti finanche i dirigenti, senza nessuna esclusione. Mao diceva che "è soprattutto grazie alla pratica sociale degli uomini, e non grazie al genio degli uomini, che il mondo fa progressi". E ancora: "Contare sulle masse. Questo è il punto essenziale. Il lavoro principale è fatto dalle masse, ecco perché non porterebbe a nulla e sarebbe inadeguato affidarsi soltanto ad un piccolo numero di dirigenti. Non ci si può distaccare dalle masse, né fare a meno della loro opinione". Ciò è determinato dal fatto che solo attraverso la pratica sociale possiamo fare un resoconto della reale situazione che vivono le masse, quindi bisogna mirare all'elevazione sia teorica che pratica di ogni compagna e compagno. Più vi sarà una corrispondenza tra la realtà teorica e quella pratica, più vi si potrà elaborare la vittoria ai danni del capitalismo.
Lottiamo davvero per cambiare l'Italia!
Avanti con forza e coraggio verso il socialismo!
Studiamo e applichiamo l'insegnamento dei cinque Maestri!
W il nostro Segretario generale Giovanni Scuderi!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
 
24 luglio 2013