Documento dell'Ufficio politico del PMLI
LOTTIAMO CONTRO IL SECONDO GOVERNO DEL RINNEGATO D'ALEMA PER DARE UN COLPO ALLA SECONDA REPUBBLICA NEOFASCISTA, PRESIDENZIALISTA E FEDERALISTA E APRIRE LA STRADA ALL'ITALIA UNITA, ROSSA E SOCIALISTA

Il secondo governo del rinnegato D'Alema non ci piace per niente. Per la natura borghese e anticomunista, per il programma capitalista e antipopolare, per gli obiettivi controriformistici, per la composizione zeppa di rinnegati e di democristiani e che comprende persino il fascista non pentito Romano Misserville.
Quantunque abbia perso il Trifoglio (i gruppi di Cossiga, Boselli e La Malfa) - il cui voto è stato ricercato fino all'ultimo minuto - e abbia imbarcato i Democratici di Prodi e Parisi, questo governo ha la stessa linea del precedente, che È quella di fare dell'Italia una grande potenza imperialista europea e mondiale sulla pelle del popolo italiano. Per questo D'Alema si propone di completare la seconda repubblica neofascista per quanto riguarda il presidenzialismo (elezione diretta del premier), il federalismo e la controriforma elettorale. Un disegno che era già nei piani della P2, di Gelli, Craxi e Berlusconi.
Sovvertendo da destra la Costituzione antifascista del '48, attrezzando l'Italia alla guerra imperialista, sulla base dell'esperienza dell'intervento in Kosovo, lavorando per la competitività del capitalismo italiano, privatizzando tutto ciò che era pubblico, inclusi il sistema previdenziale, la sanità, la scuola e l'università, rilanciando il familismo a scapito dei servizi sociali, D'Alema è divenuto il nuovo Mussolini prendendo il posto di Craxi.
Una vera e propria iattura per la classe operaia, i lavoratori, le masse popolari e femminili, i giovani e la stessa democrazia borghese.
Il primo e il secondo governo D'Alema si rassomigliano come due gocce d'acqua. Ma quest'ultimo ha su di sé altre tre macchie indelebili. La ributtante compravendita di voti, l'opportunistica e infame riabilitazione della DC e del PSI e l'impegno a costituire una Commissione d'inchiesta su tangentopoli che ha lo scopo di mettere una pietra tombale sulla corruzione, il ladrocinio e il finanziamento illecito che hanno investito tutti i partiti parlamentari della prima Repubblica.
Questo governo di destra, neofascista, antidemocratico, antipopolare e interventista non merita alcuna fiducia da parte dei marxisti-leninisti, ma anche di tutti i democratici, gli antifascisti, i progressisti, i lavoratori, i pensionati, i disoccupati, le masse femminili, gli studenti, i giovani e le masse del Mezzogiorno che continua a essere emarginato e lasciato nel sottosviluppo, i terremotati e gli alluvionati che D'Alema non ha nemmeno ricordato.
Tutte queste forze devono unirsi per lottare contro il secondo governo del rinnegato D'Alema per dare un colpo alla seconda repubblica neofascista, presidenzialista e federalista e aprire la strada all'Italia unita, rossa e socialista.
Gli autentici anticapitalisti - abbandonando ogni illusione governativa, elettoralistica, parlamentarista, riformista e i falsi comunisti - hanno il dovere politico di dare una chiara e concreta risposta di classe al rinnegato D'Alema sostenendo attivamente - come militanti o simpatizzanti - il PMLI, impegnandosi a fondo per sviluppare la lotta di classe nel proprio ambiente di lavoro, di studio e di vita e nel Paese e astenendosi (non votando, votando nullo o bianco) alle prossime elezioni regionali. Questo con la coscienza che la madre di tutte le questioni è la conquista del potere politico da parte del proletariato, il che si può realizzare solo nel socialismo.
Coi maestri vinceremo!



L'Ufficio politico del PMLI



Firenze, 24 dicembre 1999