Estratti della domanda di ammissione del lavoratore palermitano Giò Livigno emigrato a Londra
"Le masse cominciano a sentire la necessità di essere guidate da un vero partito marxista-leninista, qual è il PMLI"
"Mi impegno a far proprio tutto ciò che il partito con la sua esperienza può darmi per arrivare all'obiettivo dell'Italia unita, rossa e socialista"
 
  Il PMLI ci cambia dentro
La Cellula "Stalin" di Londra si è recentemente arricchita di un nuovo militante. Si chiama Giò Livigno, un giovane palermitano emigrato nella capitale della Gran Bretagna dove ha trovato lavoro.
Antimafioso attivo fin dall'età di 18 anni, il primo voto l'ha dato all'allora sindaco di Palermo Leoluca Orlando, perché gli sembrava il portabandiera locale dell'antimafia. L'ha poi mollato vedendo il suo opportunismo e che non faceva nulla per le masse. Progressivamente ha preso coscienza della natura neofascista dei governi di Berlusconi e si è allontanato dal parlamento, dalle istituzioni e dai partiti parlamentari.
"Confuso come tanti ragazzi che onestamente, senza una guida, vogliono combattere questo sistema capitalista", come egli dice nella sua autobiografia, "ho subito per due anni l'influenza degli ultrasinistri, ma a livello teorico, non pratico e dell'azione". È da sei anni che pratica l'astensionismo elettorale spontaneo.
Navigando in internet ha scoperto il PMLI visionando alcuni video su Youtube. Ma la vera conoscenza del Partito l'ha fatta attraverso i compagni della Cellula "Stalin", che ha incontrato durante il "No bavaglio Day" di Londra.
"Da allora - egli ha scritto nella sua autobiografia - qualcosa è cambiato, tutto dentro di me sta cambiando". È quanto avviene, in genere, quando si entra nel PMLI. Cambia tutto in noi: nel pensiero, nella pratica sociale e nella vita. Il nuovo proletario rivoluzionario scaccia progressivamente il vecchio borghese e riformista. Me se non avviene questo cambiamento, si rimane sostanzialmente quello che eravamo prima di entrare nel Partito. Si sta dentro al Partito col corpo mentre con la testa se ne sta fuori, è quindi inevitabile che prima o poi si abbandona il Partito anche col corpo. Specie quando infuria la battaglia di classe e siamo sotto le pallottole vere o di zucchero dei nemici di classe comunque mascherati, in particolare durante le campagne elettorali, in cui ciascuno è chiamato pubblicamente a stare da una parte o dall'altra, e la borghesia e i suoi partiti martellano giorno e notte per spingerci a non astenerci e andare comunque alle urne.
Pur di tenere stretti alle istituzioni borghesi e al capitalismo l'elettorato di sinistra e di riconquistare la fiducia degli astensionisti, i partiti della "sinistra" borghese usano tutti i mezzi, tra cui il ricatto morale e la candidatura di nuovi marpioni come De Magistris a Napoli e Pisapia a Milano, agitando la bandiera della falsa "discontinuità" rispetto ai precedenti governi di "centro-sinistra".
Di fronte a questi nuovi imbrogli, è facile che abbocchino anche quei membri del Partito che non hanno subito alcun cambiamento rivoluzionario, che non hanno trasformato la loro concezione del mondo, che non si sono liberati dalle illusioni elettorali, parlamentari, governative, costituzionali, riformiste e pacifiste.
Non è però il caso del compagno Livigno che anzi sposa e marca chiaramente la via rivoluzionaria della conquista del socialismo e del potere politico da parte del proletariato, come risulta chiaramente dagli estratti della sua domanda di ammissione al PMLI che pubblichiamo qui di seguito.
Nell'augurare al compagno Livigno una luminosa ed esemplare militanza marxista-leninista, lo invitiamo fraternamente e calorosamente a portare fino in fondo il processo di cambiamento rivoluzionario, acquisendo in profondità il marxismo-leninismo-pensiero di Mao e la linea proletaria rivoluzionaria del PMLI e applicandoli con intelligenza tattica nel lavoro politico a Londra, tenendo sempre alta la vigilanza rivoluzionaria su se stesso perché la borghesia e i suoi servi quando sapranno che è un militante del PMLI non gli leveranno gli occhi di dosso e faranno di tutto per staccarlo dal Partito e per ricondurlo a sé.
Qualunque cosa accada, qualsiasi siano le difficoltà collettive e personali che inevitabilmente dovrai affrontare, caro compagno Giò, non abbandonare mai le cinque fiducie, stai sempre in cordata col PMLI e insieme conquisteremo la vetta dell'Italia unita, rossa e socialista.


Oggi il PMLI è l'unico Partito davvero comunista che sta vicino ai lavoratori, alle masse, tra le masse nelle loro battaglie contro il potere capitalista borghese che tormenta il nostro Paese.
Il paragone con altri partiti "finti comunisti" è enorme, non vale neppure la pena farlo, gli altri partiti "rossi" o presunti tali, scendono in piazza solo e soltanto per elemosinare o confermare quei consensi che gli permettono di restare nel parlamento borghese, restando anni luce distanti dalle masse.
Da un paio di anni l'esigenza di cambiare questo sistema sempre più fascistizzato, ha dato una scossa alle masse; operai, studenti, precari, disoccupati, che iniziano a svegliarsi, come ho anche fatto io, e tutti sentono oltre all'esigenza di lottare, soprattutto la necessità di essere guidati da un vero Partito marxista-leninista, qual è il PMLI.
Un Partito puro che non siede nel parlamento borghese e corrotto, che negli anni si è rafforzato sempre di più ascoltando le urla degli sfruttati, da sempre zittiti da questo sporco e infame potere fascio-borghese che da anni e anni tiene incatenata l'Italia. La voce del PMLI è "Il Bolscevico", che io ho conosciuto da quasi cinque mesi tramite la Cellula "Stalin" di Londra, un giornale rivoluzionario scritto da rivoluzionari, da compagni, da proletari di avanguardia, che non hanno paura di farsi imbavagliare, e che a differenza degli altri giornalisti, non si lasciano corrompere dal potere e dalla puzza dei soldi.
Oggi nel nostro Paese non si può far finta di nulla, o che il berlusconismo prima o poi finirà, anche perché se e quando "finirà" il sistema resterà quasi identico e quindi ugualmente sporco.
Il PMLI invece questo sistema lo vuole cambiare, e la via è soltanto una: quella dell'Ottobre. E quindi con gli insegnamenti dei Maestri del proletariato internazionale; Marx, Engels, Lenin, Stalin e Mao, questo sarà possibile per arrivare ad un'Italia unita, rossa e socialista.
Nonostante che io viva a Londra da ormai quattro anni non vi nascondo che penso spesso di ritornare in Italia per stare insieme alle masse in piazza e dare il mio contributo contro questo governo e questo sistema effimero, portare in piazza nella mia città, Palermo, i colori del PMLI, lottare la criminalità organizzata che sta dentro questo sistema borghese, specie nella mia terra di Sicilia.
Leggendo il Programma del Partito, sono rimasto entusiasta su come il PMLI tratta l'argomento criminalità organizzata, condannando a differenza degli altri partiti borghesi di destra e finta sinistra, l'economia capitalista appoggiata dallo Stato borghese.
Questo è uno dei tanti temi, a me molto a cuore visto che sono siciliano, ma comunque leggendo il volume sul Quinto Congresso nazionale del PMLI nutro grande ammirazione per gli altri argomenti trattati, che a 360° gradi danno una risposta ai problemi delle masse. Il lavoro, le pensioni, la disoccupazione e la sofferenza della popolazione che non riesce più a vivere nel nostro Paese governato da ricchi borghesi senza scrupoli, accecati dal loro potere e indifferenti verso i problemi delle masse.
Sono rimasto colpito da come il PMLI tratta gli argomenti della privatizzazione dell'acqua, dei rifiuti, della scuola, tutti argomenti e problemi attuali nel nostro Paese, che stanno fomentando in questi giorni la rabbia delle masse, che ogni giorno scendono in piazza per manifestare contro questo sistema fascio-borghese.
Ho iniziato a leggere il Programma sul 5° Congresso nazionale del PMLI, da quando ho conosciuto la Cellula "Stalin" di Londra, quindi da cinque mesi.
Leggo e rileggo il Programma, e voglio crescere insieme a questo Programma generale del PMLI, e so che per crescere dovrò anche attuarlo con l'aiuto dei compagni che hanno più esperienza di me, con quei compagni che sono d'avanguardia, che hanno maturato da anni una concezione proletaria della vita, lottando contro questo sistema borghese, uniti con le masse sfruttate di questo potere sporco fascio-capitalista.
Ho letto lo Statuto del PMLI, e mi accorgo giorno per giorno che la mia filosofia di vita è il marxismo-leninismo-pensiero di Mao.
Identifico i miei propositi di impegno politico, negli articoli 13 e 14 dello Statuto. Quindi studiare il marxismo-leninismo-pensiero di Mao e diffonderlo tra le masse; lottare con fermezza contro l'ideologia borghese; diffondere la linea del Partito; lavorare tra le masse; pensare e agire da rivoluzionario, ecc. Insomma, far proprio tutto ciò che il Partito con la sua esperienza può darmi, e arrivare infine all'unico obiettivo: l'Italia unita, rossa e socialista!
I finti partiti che si definiscono comunisti ma che in realtà sono servi del potere borghese, non sono dei veri partiti "rossi" e quindi per questo motivo sono ben distanti dalle mie idee. Io non li considero, anche se conoscendo parte della loro base, mi sono accorto che tra i loro iscritti ci sono parecchi che credono davvero in un'Italia socialista.
I loro dirigenti invece sono i soliti politici attaccati alla "bella" sedia parlamentare, al potere, ai soldi. Uomini che producono aria fritta con il loro idiota intellettualismo che li proietta anni luce distanti dalle masse.
Avanti con forza e fiducia verso l'Italia unita, rossa e socialista, è questo che dice a gran voce da sempre il PMLI, è questo che voglio io.

20 aprile 2011