30 milioni in eredità
Doria, il milionario candidato del "centro-sinistra" a Genova

Il candidato del "centro-sinistra" Marco Doria, che andrà al ballottaggio il prossimo 20 e 21 maggio contro la lista civica (Terzo polo) di Enrico Musso, è un borghese milionario doc. Professore ordinario di storia economica presso l'Università di Genova, Doria nasce da un ramo dell'antica e ricchissima famiglia genovese dei Doria, tanto che il padre Giorgio, iscritto al PCI, era soprannominato il "marchese rosso". Doria, sostenuto fin dalle primarie dal trotzkista liberista Vendola e dal prete anarchico don Andrea Gallo, non ha mai rinunciato ai titoli nobiliari di marchese, "patrizio genovese" e Conte di Montaldeo. Ma vi è anche una storia portata avanti dal candidato a sindaco del PD, ossia che per l'iscrizione del padre al PCI, il nonno avrebbe diseredato la sua famiglia. Una balla colossale visto che Doria è proprietario di cinque negozi, un garage, un magazzino, tredici appartamenti e un immobile a destinazione speciale avuti in eredità e situati tutti nelle vie e nei quartieri più prestigiosi. Un appartamento di 10 vani, più tre garage e un negozio in via Ageno Bombrini a Sampierdarena, strada intitolata al commendatore e senatore che guidò la Banca del Regno d'Italia. Un appartamento di 8 vani in via Montallegro, due di 10 e 4 vani in via Franzone, uno di 5,5 vani in via Zara, e cioè nelle tre vie più belle della collina di Albaro, ribattezzata "a zona dei ricchi". Non è finita: nel centro storico Doria possiede tre negozi in vico del Ferro, un appartamento di 17,5 vani in vico della Chiesa della Maddalena, un negozio e un laboratorio magazzino da 218 metri quadri. Per la maggior parte, gli immobili, ereditati da papà Giorgio, si parla di "testamento olografo", secondo le visure, suddivisi fra i fratelli Doria, Marco, Clemente e Giuliano, e la di loro madre Nora Adele Goldschmiedt. Un patrimonio che, sul mercato, dovrebbe essere stimato in oltre 30 milioni di euro, ammesso di poter dare un valore a palazzi come quello al civico 6 di via Garibaldi, che sarà il caso ma si chiama Palazzo Doria, nel quale la famiglia Doria possiede il piano terra che ospita la Banca Carispezia, l'ammezzato, il primo e il secondo piano occupati dal Circolo Tunnel (che paga un affitto di 120mila euro), e poi un appartamento di 14 vani al terzo piano e quattro appartamenti al sesto, uno dei quali di 16,5 vani. Tanto per dire: il circolo Tunnel, classificato come D8, e cioè immobile a destinazione speciale, ha una rendita catastale di 79.200 euro, contro i 1988 euro del pur prestigioso appartamento di 14 vani al terzo piano. Alle rendite immobiliari e alle numerose proprietà di famiglia, Marco Doria vanta anche le ricchezze liquide dovute alla sua posizione di professore borghese, nonché la sua presenza nel Consiglio di Amministrazione di Filse, la Finanziaria della Regione, nonché altri titoli, come quello della vicepresidenza di Liguria ricerche, consigliere di Cooperfidi , nonché membro del Cda della Urban Lab Genoa International School.
Sul totale del valore di mercato degli immobili (nove di sua proprietà, gli altri suddivisi in sesti), il Doria candidato alla fine, se vendesse tutto, potrebbe contare su 10-12 milioni di euro. In ultimo la casa dove abita il candidato voluto fortemente da Vendola: trattasi di 17,5 vani su due piani, rendita catastale 4.699,76 euro, che significa un valore ai fini fiscali di 775.460 euro, e un sul mercato di oltre un milione, ubicato in vico della Chiesa della Maddalena.
Insomma il candidato del "centro-sinistra", erede di una delle famiglie nobiliari più importanti d'Italia, è un ricco borghese a 18 carati.

16 maggio 2012