Echi della 1a Riunione plenaria del 5° Ufficio politico del PMLI
Scuderi ci invita a trasformare la nostra concezione del mondo e applicare correttamente il centralismo democratico

Cari compagni,
il brano del compagno Scuderi sulla linea del PMLI sul centralismo democratico è un discorso politico profondo e istruttivo, che ci ragguaglia sul centralismo democratico in quanto principio ideale e metodo pratico, spiegando con precisione dove, come e quando porre la questione circa la quale ci sentiamo in contraddizione con il Partito.
Come ci ricorda il Segretario generale, il centralismo democratico, il fondamento organizzativo del Partito rivoluzionario del proletariato che lo mette pienamente in grado di assolvere la sua missione storica, è l'unione della massima democrazia e della piena libertà di opinione con il centralismo, la disciplina e l'unità d'azione assolutamente necessari per combattere il sistema capitalista, il suo regime neofascista ed i suoi governi. "Una volta stabilita una posizione", sottolinea il compagno Scuderi, "tutti siamo tenuti a rispettarla e ad applicarla". E continua: "un militante del Partito non può sottrarsi, salvo impedimenti non dipendenti dalla propria volontà, ai compiti che gli vengono assegnati dall'istanza o dal gruppo di lavoro di appartenenza, anche se non li condivide". Se così non fosse, zoppicheremmo e rischieremmo di essere preda dei personalismi (che appartengono ai partiti borghesi, non a noi!) a scapito della causa comune. Verrebbe a mancare, per usare una bella metafora che rende l'idea, l'unisono dell'orchestra rossa, e il concerto, ossia la lotta per l'Italia unita, rossa e socialista, verrebbe meno.
Noi marxisti-leninisti, che volontariamente abbiamo deciso di unirci in partito per compattare gli sforzi in questa impresa titanica per la realizzazione di una nuova e giusta società socialista, non possiamo dubitare della validità ed efficacia del centralismo democratico. Tanto più che, quando assolviamo un compito che ci è stato assegnato o quando interveniamo pubblicamente o con simpatizzanti e amici, abbiamo la responsabilità di rappresentare tutto il Partito e non noi stessi.
Molto importante la raccomandazione a non trasformare le contraddizioni in seno al popolo in contraddizioni antagoniste. I casi più recenti dimostrano che, attualmente, il Partito sa gestire bene le contraddizioni che emergono in base alla loro gravità senza esagerarle, perciò sta soprattutto a chi pone la questione fare attenzione a non ingigantirla, ad autocriticarsi e, anche se non lo condivide, ad accettare il verdetto della maggioranza.
Dobbiamo tutti impegnarci ad approfondire costantemente la trasformazione della nostra concezione del mondo e ad applicare correttamente il centralismo democratico, come ci insegna il compagno Scuderi, per coniugare in pieno e correttamente i suoi due aspetti (centralismo e democrazia).
Facciamo nostra l'indicazione: "In ogni caso, qualunque siano le contraddizioni che affrontiamo, noi abbiamo l'imprescindibile dovere proletario rivoluzionario e marxista-leninista, anche se non riusciamo a risolvere qualche contraddizione, di rimanere uniti e lavorare uniti per il trionfo del socialismo in Italia".
Viva il centralismo democratico!
Saluti marxisti-leninisti.
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
Federico Picerni,
Responsabile per il lavoro giovanile del CC del PMLI

11 luglio 2012