Astieniti Per delegittimare gli attuali organi di governo dell'università

Lotta Per l'università governata dalle studentesse e dagli studenti

Nei prossimi mesi si terranno in diversi atenei le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche negli organi di governo universitari. Alle studentesse e agli studenti chiamati al voto, noi proponiamo una scelta radicale e coraggiosa contro l'università dei padroni: astenersi disertando le urne, votando nullo o bianco.
Queste elezioni si tengono all'indomani dell'approvazione e nel corso dell'attuazione della "riforma" Gelmini, l'ennesimo e più pesante colpo di piccone all'università pubblica da parte del governo del neoduce Berlusconi, il cui aspetto più grave è la totale sottomissione dell'università ai privati, realizzata anche mediante il rafforzamento della loro presenza e dei loro poteri all'interno degli organi di governo. I rappresentanti degli studenti restano in condizione di minoranza assoluta, senza potere decisionale effettivo.
Posta questa situazione, non ci si può illudere che avere una rappresentanza di facciata all'interno di questi organi possa permettere alle studentesse e agli studenti di cambiare realmente qualcosa. Anzi, partecipare alle elezioni significherebbe legittimare gli organi di governo e ratificare dal basso questa condizione di subalternità. L'esperienza inoltre insegna che lavorare al loro interno non risolve nulla, si perdono tempo ed energie e soprattutto si accettano le regole del gioco imposte dal governo, cioè si mette in gabbia la lotta studentesca.
Non si può contare nemmeno sulle liste di "sinistra", sia perché si tratterebbe comunque di avvalorare da sinistra questi organi, sia perché, in certi casi, si rischia di essere strumentalizzati dai partiti della "sinistra" borghese che negli anni scorsi sono stati attivi compartecipi della distruzione dell'istruzione pubblica e che non hanno un progetto di università realmente diverso da quello del governo Berlusconi.
Noi siamo convinti che le studentesse e gli studenti debbano far sentire la loro opposizione all'università classista, aziendalista e "meritocratica" (cioè l'università del capitalismo) delegittimando i suoi organi di governo con la potente arma dell'astensionismo.
Occorre battersi per l'università pubblica, gratuita e governata dalle studentesse e dagli studenti: cioè bisogna lottare affinché gli attuali organi di governo vengano sostituiti da nuovi organi nei quali gli studenti siano la maggioranza e dispongano di poteri vincolanti. Ne devono far parte anche il personale docente e non docente come minoranza. Tutti i membri devono essere eletti, con diritto di revoca in ogni momento, dalle rispettive assemblee generali fondate sulla democrazia diretta.
Oltre a dare le ali a questa battaglia strategica, un netto rifiuto verso gli attuali organi di governo, determinato da un alto e qualificato astensionismo, può contribuire a riaffermare il principio per cui le lotte studentesche devono essere portate avanti contando non sulla delega dei poteri a pochi rappresentanti, ma sulla democrazia diretta all'interno del movimento, sul protagonismo e sulla partecipazione collettivi delle studentesse e degli studenti, prendendo esempio in questo dallo spirito e dalla combattività del 14 dicembre 2010. Dobbiamo valorizzare a fondo l'Assemblea generale.
Asteniamoci per delegittimare gli attuali organi di governo dell'università!
Lottiamo per l'università governata dalle studentesse e dagli studenti!
Uniamoci per abbattere il governo antistudentesco, antipopolare e piduista del neoduce Berlusconi!

Partito marxista-leninista italiano


30 aprile 2011