In Lombardia
Ennesima stangata di Formigoni
Approvato il bilancio 2012: salasso Irpef retroattivo. Le masse popolari dovranno pagare 264 milioni per l'Expo

Dal nostro corrispondente della Lombardia
Dulcis in fundo dopo la superstangata nazionale di lacrime e sangue del governo Monti, a tartassare le masse popolari lombarde è arrivato anche il dittatore ciellino Roberto Formigoni (PDL).
Il Pirellone ha difatti approvato i documenti finanziari e di bilancio per il 2012 in cui è contenuto tra l'altro il salasso Irpef: l'addizionale regionale dell'Imposta sul reddito delle persone fisiche aumenta dello 0,35% per i redditi compresi tra 15 e 28 mila euro; e dello 0,50 per quelli oltre i 28 mila. L'aliquota viene rideterminata in modo retroattivo anche per l'anno d'imposta 2011 e quindi tra gennaio e febbraio si dovrà versare il conguaglio.
A riprova di come l'opposizione della Lega Nord al governo Monti e ai suoi provvedimenti di lacrime e sangue sia solo di facciata e con finalità meramente elettoralistiche, il relatore dei provvedimenti finanziari, il nazi-leghista Fabrizio Cecchetti, presidente della commissione Bilancio, si è dichiarato "soddisfatto" di essere riuscito a far approvare questa ennesima stangata che, in linea con quanto è stato fatto a livello nazionale, colpisce unicamente i lavoratori dipendenti e coloro che le tasse le pagano già e pesa soprattutto sui redditi più bassi.
Nessun taglio sostanziale è stato invece fatto alle spese e anzi, mentre da un lato si chiedono ulteriori e inaccettabili sacrifici, dall'altro si scopre che sarebbero in arrivo nuovi aumenti di stipendio per i direttori generali che guidano le Asl e gli ospedali del territorio. Inoltre con il bilancio è stato presentato ancora una volta alle masse popolari il conto salato dell'Expo, che per il prossimo triennio sarà di 264 milioni!
Poco prima di natale, inoltre, dimostrando come le sanguisughe che siedono nelle istituzioni del regime neofascista siano prive di alcuna vergogna, al Pirellone avevano addirittura deliberato una superliquidazione di ben 340 mila euro e un vitalizio di 5 mila euro al mese per Franco Nicoli Cristiani, il vicepresidente del Consiglio regionale arrestato lo scorso 30 novembre per traffico illecito di rifiuti e corruzione e successivamente dimessosi. Hanno poi dovuto fare marcia indietro e "congelarlo", sull'onda dell'indignazione popolare suscitata da questa infame delibera.

4 gennaio 2012