Bruciate bandiere naziste
Esplode la rabbia dei greci contro la Merkel
Ad Atene bottiglie sul convoglio presidenziale, duri scontri davanti al parlamento: 50 arresti, 93 feriti

"In Germania tutto il governo e il Parlamento hanno fiducia in quello che la Grecia può fare. Sono qui come alleata e amica", ha dichiarato la cancelliera tedesca Angela Merkel, per la prima volta in visita ufficiale a Atene il 9 ottobre scorso, dove ha incontrato il premier Antonis Samaras e il capo dello Stato Karolos Papoulias. Per gli oltre 70 mila dimostranti che hanno manifestato nella capitale e in altre città del paese contro la visita, la Merkel è la rappresentante del paese che prima ha chiuso entrambi gli occhi sui falsi bilanci positivi dello Stato ellenico, avallando i corrotti governanti di Atene, per farlo entrare nell'euro poi si è posto alla guida della politica di lacrime e sangue che l'Unione europea impone a tutti i paesi per scaricare sui lavoratori e le masse popolari il compito di coprire i buchi di bilancio e salvare l'euro.
La visita della cancelliera si è svolta in una città blindata da migliaia di poliziotti che proteggevano il percorso del convoglio presidenziale che è stato colpito da bottiglie lanciate dai manifestanti. Presidiata in forze piazza Syntagma con agenti dietro le transenne a protezione del Parlamento. Nella piazza sono comunque arrivati gran parte dei manifestanti provenienti da diversi cortei che riuscivano ad aggirare i blocchi della polizia, con cartelli e striscioni con scritte come "Fuori la Merkel, la Grecia non è una colonia" e , "Via gli imperialisti". In alcuni cartelli la Merkel era raffigurata con al braccio una svastica o con i baffi alla Hitler. Alcuni manifestanti in piazza Syntagma bruciavano una bandiera con la svastica. Alcuni manifestanti cercavano di abbattere una barricata di fronte al Parlamento ma erano respinti dalle cariche della polizia. Almeno 50 i manifestanti arrestati, 93 i feriti.
La manifestazione principale che si è svolta a Atene era stata indetta dai sindacati dei settori pubblico e privato, Adedy e Gsee, nel corso di uno sciopero di 4 ore per protestare anche contro le nuove misure di austerità richieste dalla Ue al governo greco che si appresta a varare l'ennesima manovra finanziaria da ben 37 miliardi di euro di tagli. Decine di altri cortei si sono svolti nelle principali località nel resto del paese fra i quali quello a Volos dove i manifestanti hanno assediato il consolato tedesco.

17 ottobre 2012