Estratti della domanda di ammissione al PMLI di un diciottenne della provincia di Vicenza
"È inevitabile l'avvento del socialismo in Italia, per quanto sia difficile"
Mi impegno a fare qualcosa di concreto per la vittoria del socialismo seguendo gli insegnamenti dei maestri
Dallo studio del marxismo al PMLI

Ha conosciuto il PMLI tramite il sito. Ha studiato attentamente la linea del Partito e gli scritti dei Maestri, e quindi ha deciso di fare il "grande passo", cioè chiedere di essere ammesso al Partito, appena ha raggiunto il 18° anno di età.
Nel frattempo scaricava i documenti e le informazioni più importanti del sito, soprattutto quelli che riguardano i giovani, e li diffondeva.
Il Partito ne è venuto a conoscenza solo quando il compagno Andrea ha preso contatto con esso. Nella prima mail ha scritto: "Avrei deciso di iscrivermi al Partito perché stanco di questo modo di far politica, stanco di questa destra e di questa sinistra, entrambe zerbinate al potere del Vaticano. Da anni coltivo il 'germe' del marxismo, e finalmente dopo aver letto i testi dei Maestri ho capito qual è la retta via".
I Maestri quindi hanno avuto un ruolo fondamentale per fargli comprendere qual è la via per trasformare la società, e che il PMLI è lo strumento principale per realizzare questa trasformazione.
Lo esprime chiaramente nella sua domanda di ammissione al PMLI di cui pubblichiamo degli estratti qui di seguito.
Nella domanda ci sono due punti fondamentali che mettiamo in rilievo. L'inevitabilità dell'avvento del socialismo, "per quanto difficile possa essere", e l'impegno personale "a far qualcosa di concreto" per la vittoria dell'Italia unita, rossa e socialista, "seguendo gli insegnamenti dei Maestri".
Evidentemente il compagno Andrea è consapevole che il socialismo è il naturale sbocco della lotta di classe, ma che al contempo richiede un impegno concreto da parte di tutti i fautori del socialismo militanti del PMLI. Ma non basta, egli aggiunge che occorre anche mettere in pratica gli insegnamenti dei Maestri.
In effetti è così che bisogna fare, un passo dopo l'altro, senza perdere un colpo, perseverando nella lotta di classe qualsiasi siano le vicissitudini anche personali. Consapevoli che siamo ancora nella fase pionieristica dell'apertura della via del socialismo.
Una fase che richiede una grande tempra proletaria rivoluzionaria e marxista-leninista dei pionieri rossi, che per primi innalzano le bandiere dei Maestri e del PMLI nelle loro città. Un grande onore ma anche un grande onere. In base a quello che ha scritto e ai primi passi che ha compiuto, ci sembra che il compagno Andrea meriti questo onore e che sia capace di sostenere tutte le prove che comporta la militanza marxista-leninista. Mostrerà le sue capacità e la sua tenuta nell'applicazione dei tre elementi chiave e delle quattro indicazioni per radicare il PMLI nella sua città.
Benvenuto tra di noi compagno Andrea, che la tua vita sia un esempio per tutte le compagne e i compagni del PMLI, che la tua azione possa attirare tutti i sinceri fautori del socialismo della tua città attorno al nostro amato Partito.
Tu sei il primo militante del PMLI della leva del 30° Anniversario del Partito, non scordartelo. Noi non ce lo scorderemo.


 
Ho cominciato ad avvicinarmi ai movimenti di massa in prima superiore, quando ho partecipato ai primi scioperi.
Nel 2004 mi sono avvicinato al circolo operaio di Padova. Ma dopo breve tempo l'ho abbandonato, a causa di divergenza di vedute. Il COP infatti perseguiva un sapere elitario, mentre secondo me c'era bisogno di una radicale movimentazione di massa. Ho passato alcuni anni approfondendo le mie conoscenze politiche e leggendo i testi dei Maestri, ed ora ho finalmente deciso di compiere il "grande passo" entrando nel PMLI.
Il PMLI attualmente rappresenta l'unico Partito di sinistra, non infettato dalla borghesia e dal lerciume dei falsi e degli ipocriti attualmente in parlamento.
Sotto la guida dei Maestri e delle loro dottrine ha saputo andare avanti con determinazione, nonostante i mille problemi di carattere economico, propagandistico, ecc. che ha dovuto affrontare.
L'obiettivo del PMLI è chiaro e distinto, ossia l'Italia unita, rossa e socialista.
Per quanto difficile possa essere l'avvento del socialismo in Italia è inevitabile, e il PMLI, stando dalla parte del popolo, è quanto di più glorioso si possa immaginare.
Devo dire di aver letto e riletto il Programma generale e lo Statuto più volte, prima di averne realmente acquisito l'essenza fino in fondo. È necessario dare tutto se stessi per la causa del Partito, per evitare un pericoloso golpe fascista e per assicurare il socialismo.
È molto interessante la parte militare del Programma, permeata da moltissimi riferimenti al pensiero di Mao.
Per quanto riguarda lo Statuto, appare chiaro e giusto che la gerarchia all'interno del Partito vada rispettata.
Pur definendosi "comunisti", il PRC e il PdCI non sono altro che borghesia allo stato puro.
Il loro obiettivo è quello di accappararsi le poltrone, dimenticandosi degli studenti, dei lavoratori e dei proletari che dicono di voler difendere.
Inoltre, nel loro rifiuto del ruolo egemonico che ha avuto l'Unione sovietica di Stalin e la Cina di Mao si può intuire una chiara tendenza anti-comunista.
Ho deciso di aderire al PMLI perché mi sono stufato di essere subordinato ad uno Stato borghese e capitalista, e voglio fare qualcosa di concreto per portare il socialismo in Italia, seguendo gli insegnamenti dei cinque Maestri.
Mi impegno a studiare e a diffondere il marxismo-leninismo-pensiero di Mao, a fare propaganda tra i miei coetanei e se possibile anche nelle piazze.
Mi impegno ad abbandonare ogni tendenza o comportamento diversi da quelli che si addicono ad un vero comunista.
Mi impegno a denunciare i soprusi che avvengono contro il proletariato nel mio territorio.
23 maggio 2007