I FASCISTI NON FERMERANNO IL PMLI. STALIN SARA' COMMEMORATO A QUALSIASI COSTO
Che i fascisti si imbestialissero per la commemorazione di Stalin, in occasione del 50° anniversario della sua scomparsa, lo davamo per scontato. Come i tori, quando vedono rosso perdono la testa e caricano a testa bassa.
Non ci saremmo però mai aspettati che scomodassero ben 90 deputati di Alleanza nazionale, con prima firma il capogruppo Ignazio La Russa, per presentare un'interrogazione a risposta immediata al ministro dell'interno sulla commemorazione di Stalin promossa dal PMLI al Palazzo dei Congressi di Firenze.
Ha dell'incredibile ed è senza precedenti. Evidentemente ai fascisti pesa ancora l'umiliazione a loro inflitta da Stalin, che è stato l'artefice principale, alla testa dell'eroico popolo sovietico, della sconfitta di Hitler e di Mussolini, e temono strategicamente di riceverne un'altra, questa volta definitiva, da parte del PMLI.
Dicono di non essere più fascisti, ma si comportano da fascisti. Con questa assurda e antidemocratica interpellanza parlamentare addirittura si chiede al governo di "intervenire per prevenire reati di apologia". Rendere onore a un campione mondiale antifascista e antinazista significa far apologia di valori democratici che sono ancora impressi nel cuore di tutti i popoli del mondo.
Checché ne dicano i fascisti la commemorazione di Stalin è compatibilissima con la Costituzione del '48, che se c'è è anche opera sua. Mentre è An, e questo governo, che non è compatibile con essa. Tanto è vero che il "centro-destra" è stato in prima linea per distruggerla e instaurare un aperto regime neofascista, presidenzialista e federalista.
Le istituzioni di Firenze, provincia e Toscana non c'entrano niente con la nostra doverosa e riconoscente iniziativa per Stalin. Abbiamo agito e agiamo in piena autonomia e indipendenza politica e organizzativa, pagandoci di tasca nostra tutte le spese, compresa quella per la sala del Palazzo dei Congressi di Firenze.
Di fronte a questo gravissimo attacco dei fascisti, non solo a Stalin e al PMLI, ma anche alle libertà democratiche borghesi di parole e di manifestazione, cosa faranno gli antifascisti e i democratici e tutti coloro che un giorno sono stati comunisti e dalla parte di Stalin?
Lasceranno solo il PMLI a difendere i valori antifascisti e antimperialisti e si schiereranno, almeno col silenzio, con i fascisti? Sarebbe un bel regalo a questi reietti della storia e al governo del neoduce Berlusconi.
Comunque non abbiamo paura di niente. Da nemici irriducibili, diciamo ai fascisti e al governo: Calmatevi! Non ci fermerete. Commemoreremo Stalin a qualsiasi costo il 2 marzo. Se qualcuno oserà imbastire una provocazione, ora sappiamo chi saranno i mandanti.
Con Stalin per sempre!

L'Ufficio stampa del Partito marxista-leninista italiano


Firenze, 5 febbraio 2003, ore 16:10