Applauditissimo discorso di Pasca
UNA SPLENDIDA ED
ENTUSIASMANTE FESTA ROSSA PER I 30 ANNI DE ``IL BOLSCEVICO''
Grande soddisfazione dei
partecipanti. Rilevante e qualificata partecipazione dei napoletani. Ammirazione per
l'addobbo. Caloroso e coinvolgente il momento dei canti a partire da ``Il Sole Rosso''.
Omaggi a tutti i partecipanti
SOTTOSCRITTI 15 MILIONI E 262MILA LIRE
Una Festa rossa fiammante per celebrare tutti insieme, dirigenti e militanti,
simpatizzanti e amici del Partito, lettori e amici de ``Il Bolscevico'', i gloriosi 30
anni di vita dell'organo del PMLI. La Festa, organizzata dalla Redazione centrale, si è
tenuta con pieno successo e grande soddisfazione di tutti, organizzatori e partecipanti,
sabato 11 dicembre nel salone delle ex Leopoldine in piazza Tasso a Firenze.
Una festa splendida e entusiasmante per scenografia, organizzazione e bontà del buffet,
ma soprattutto per il clima proletario rivoluzionario, di sincera fraternizzazione e
serena e gioiosa partecipazione che si è fin da subito creato e respirato. Una
partecipazione testimoniata anche da chi è giunto portando doni in natura ed economici. I
compagni di Nettuno e Anzio hanno fatto confezionare e portato una torta con su scritto
``30° anniversario de Il Bolscevico. Viva il PMLI'' e alcune bottiglie di ottimo vino
autoprodotto. Altri hanno portato dolci e piatti fatti in casa. La Cellula ``Mao'' di
Milano ha donato un piccolo busto di Lenin. Particolarmente gradita è stata l'intera
orchestrazione dell'Inno del PMLI, ``Il Sole Rosso'', curata da Federico Scar, uno dei due
autori della musica dell'Inno. Generosissime sono state le spontanee sottoscrizioni di
istanze, militanti, simpatizzanti e amici. Una verifica importante e significativa della
simpatia, della stima, dell'ammirazione crescente che suscita questo giornale fra gli
operai, i disoccupati, i Lsu, i pensionati, gli studenti, le donne, e soprattutto fra le
ragazze e i ragazzi presenti in gran numero in sala.
Accolti dai compagni Mino Pasca, Monica Martenghi e Loris Sottoscritti, in camicia rossa e
spille dei maestri e del PMLI appuntate sul petto, con largo anticipo sull'inizio
ufficiale stabilito per le 17, sono giunte le delegazioni delle Cellule del PMLI,
simpatizzanti e amici di città del Piemonte, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige,
Emilia Romagna, Toscana, Marche, Abruzzo, Lazio e Campania. Altre Cellule e compagni del
Partito impossibilitati a partecipare hanno mandato messaggi di auguri. Così hanno fatto
anche simpatizzanti e amici fra cui Cirano Biancalani di Firenze, del quale pubblichiamo
il messaggio scritto, e l'ex partigiano Enio Sardelli che ha trasmesso i saluti e gli
auguri dell'Anpi Oltrarno di Firenze.
Fra i primi a giungere alla Festa, il Segretario generale del Partito, compagno Giovanni
Scuderi, che insieme agli altri tre primi pionieri del Partito, è il principale artefice
della nascita de ``Il Bolscevico'' nel lontano 15 Dicembre 1969, ne è stato il primo
insostituibile Direttore politico e ne ha seguito, ispirato e guidato, nel corso di tutti
i tre decenni, la prodigiosa crescita. Il compagno Scuderi a cui va tutta l'ammirazione e
la riconoscenza dell'intero Partito e della Redazione centrale de ``Il Bolscevico'', con
l'entusiasmo che lo contraddistingue è stato un vero animatore della Festa ed è stato
accerchiato dall'inizio alla fine da veri e propri capannelli di compagni e amici
desiderosi di discutere con lui delle più svariate questioni.
Rilevante è stata la partecipazione dei napoletani guidati dal compagno Francesco
Vigorito, che per venire a Firenze hanno addirittura organizzato un pullman. Essi hanno
portato alla Festa una ventata di calore e di combattività tipica delle masse meridionali
ma anche qualificata dalla presenza di lavoratori, disoccupati, Lsu e studenti che stanno
in prima linea nei principali movimenti di lotta della città partenopea.
Lo spettacolo che si parava davanti a chi entrava nella sala della Festa è di quelli che
riempiono di gioia ed emozione le menti e i cuori dei sinceri combattenti per il
socialismo e molti sono stati i commenti di sincera ammirazione. Ovunque dominava il
rosso. Il rosso del pannello ufficiale con la parola d'ordine ``1969 - 15 Dicembre - 1999.
Il Bolscevico. La voce marxista-leninista del proletariato e delle masse popolari'', e
delle numerose bandiere dei maestri e del PMLI; il rosso dei festoni e dei palloncini che
sorreggevano decine e decine di testate de ``Il Bolscevico'' e la scritta ``30''; il rosso
dei drappeggi, delle tovaglie, dei fiori e delle piante; il rosso di tutte le annate de
``Il Bolscevico'', dal '69 ad oggi, rilegate e poste in visione. E poi, al centro della
grande tavola del buffet, il rosso di un grande faro da cui partivano a raggera
lunghissimi nastri a raggiungere le alte colonne laterali che simboleggia ``Il
Bolscevico'' che, come ha detto il compagno Pasca nel suo discorso, ``rompe le tenebre
calate sulla lotta di classe e tra gli sfruttati dopo che i rinnegati del comunismo hanno
definitivamente ammainato la bandiera del socialismo, un faro che educa e chiama a
raccolta gli anticapitalisti autentici e indica al proletariato la via della riscossa e
del socialismo''.
In questa splendida cornice non è stato difficile creare subito un clima festoso, di
unità e fraternità. Si è mangiato e bevuto in abbondanza grazie al ricco buffet
preparato dalle compagne e dai compagni delle istanze del PMLI delle province di Firenze e
Prato e al quale hanno generosamente collaborato simpatizzanti e amici. C'è chi ha
particolarmente apprezzato la possibilità di consultare le vecchie collezioni de ``Il
Bolscevico'' e verificare così la coerenza, la lungimiranza e la crescita dell'organo del
PMLI. Successo ha avuto anche la postazione allestita per visitare il sito del PMLI che
non tutti ancora conoscevano o avevano avuto la possibilità di visitare.
All'ingresso, su un banchino, era in bella mostra il numero speciale dedicato al
Trentennale de ``Il Bolscevico'' e il volume di Lenin ``Stato e rivoluzione'' pubblicato a
cura della Commissione per il lavoro di stampa e propaganda del CC del PMLI proprio per
celebrare il Trentennale de ``Il Bolscevico'' e completando così la pubblicazione delle
cinque opere fondamentali marxiste-leniniste per trasformare il mondo e se stessi.
Momento centrale della Festa è stato il discorso del compagno Mino Pasca (già pubblicato
sul numero scorso). Un discorso applaudito ripetutamente e calorosamente soprattutto là
dove ha ricordato i meriti e il ruolo determinanti del compagno Scuderi nella nascita e
nella vita de ``Il Bolscevico'', i sacrifici e la qualità delle nostre penne rosse e
l'importanza delle Redazioni e dei collaboratori locali e dei diffusori militanti del
giornale.
Egli ha esordito rivolgendo a nome della Direzione e della Redazione centrale ``un
caloroso ringraziamento a tutti coloro che in mille modi e con tanta generosità hanno
dato il loro prezioso contributo personale alla realizzazione di questa festa,
testimoniando anche con ciò il legame fecondo che unisce il nostro giornale ai suoi
lettori''.
Il Segretario generale del PMLI, compagno Giovanni Scuderi, ha così definito il discorso
del compagno Pasca: ``Una magistrale sintesi della storia, della natura, del valore, del
carattere, della funzione, della linea e delle prospettive de `Il Bolscevico'. Un
autorevole invito ai Redattori centrali e locali a decuplicare gli sforzi affinché il
potente Faro rosso costituito da ``Il Bolscevico'' dia ancora più luce. Un accorato
appello ai lettori de `Il Bolscevico', in primo luogo agli operai coscienti e ai giovani
anticapitalisti, a collaborare con l'organo del PMLI inviando articoli e informazioni''.
A conclusione del discorso del compagno Pasca i membri della Redazione centrale assieme ai
bambini e a giovanissimi compagni presenti alla Festa, hanno spento 30 candeline rosse
poste su di una grande torta dove svettavano un enorme 30 e la testata de ``Il
Bolscevico''. Il brindisi, il nome de ``Il Bolscevico'' scandito a squarciagola e calorosi
ed entusiasti applausi hanno coronato questo indimenticabile momento.
Ma non è finita qui. è seguito infatti uno dei momenti più calorosi e coinvolgenti
della serata, quello del canto collettivo di canzoni proletarie, popolari e antifasciste.
Accompagnati da una tastiera e guidati da un piccolo coro di compagni, tutta la sala ha
esordito cantando ``Il Sole Rosso'', l'ultimo arrivato della triade degli Inni del PMLI. E
a seguire gli altri due, ``Bandiera Rossa'' e ``l'Internazionale'', quindi ``Bella
ciao!'', ``Fischia il vento'', la ``Guardia Rossa'' e poi, in un crescendo di entusiasmo e
di commozione, ancora ``Il Sole Rosso'', mentre tre compagni impugnano le bandiere dei
maestri e del Partito e le sventolano con energia. I canti si sono conclusi col lancio
delle parole d'ordine ``Viva Marx, Viva Engels, Viva Lenin, Viva Stalin, Viva Mao
Zedong!'', ``Italia unita, rossa e socialista!'', ``Coi maestri vinceremo!''.
La Festa è finita, ma è dura lasciare la sala. Chi può si intrattiene il più
possibile, altri sono costretti a raggiungere le stazioni o il pullman per affrontare dei
faticosi viaggi di ritorno. Per tutti c'è l'omaggio del numero speciale de ``Il
Bolscevico'', un blocchetto per appunti (un invito indiretto a collaborare sempre più col
giornale) e una cartolina celebrativi del Trentennale che serviranno a ricordare
indelebilmente questa splendida e entusiasmante Festa rossa. Come ancora c'è chi ricorda
con soddisfazione e ci tiene a sottolineare la propria precedente presenza al ventennale
de ``Il Bolscevico''.
In attesa e nella certezza che quando ``Il Bolscevico'', come ha augurato il compagno
Pasca in un passaggio particolarmente applaudito del suo discorso, ``sarà un grande
giornale marxista-leninista amato e apprezzato da strati sempre più consistenti di
oppressi feste come questa si svolgeranno direttamente nelle piazze''. Vedremo se anche
allora i mass media oseranno passare sotto silenzio una simile ricorrenza com'è successo
in questa circostanza, fatti salvi gli auguri ricevuti dal ``Giornale della Toscana'',
l'annuncio dato dal ``Corriere di Firenze'' e dal bisettimanale ``Il Biellese''.
Tutta la Festa, grazie alla generosa sottoscrizione che complessivamente ammonta a
15.262.000 lire è stata, com'è costume del Partito, interamente autofinanziata.
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