Finanziare il PMLI è un dovere dei fautori del socialismo e di tutti gli antifascisti italiani
I militanti e i simpatizzanti attivi del PMLI si svuotano le tasche per finanziare le attività del Partito nella propria città. Quando possono, aiutano economicamente anche le istanze centrali del Partito, le cui spese sono sostenute dai dirigenti nazionali con il sostegno dei generosissimi compagne e compagni fiorentini.
Poiché il Partito è composto da operai, lavoratori, pensionati, disoccupati e studenti le entrate sono appena sufficienti per pagare le spese per le attività ordinarie del Partito. Al minimo, però.
Vorremmo fare di più e con più iniziative, specie sul piano della propaganda (manifesti, volantini, pubblicazioni, ecc.), ma mancano i soldi. E ciò frena la nostra azione politica e organizzativa. Specie in occasione delle campagne elettorali.
Facciamo perciò appello ai fautori del socialismo e a tutti gli antifascisti, a qualunque partito e organizzazione appartengono, a finanziare regolarmente il PMLI inviando i loro contributi direttamente alle Cellule e alle Organizzazioni del PMLI della propria città o indirizzandoli al Centro. In questo ultimo caso possono essere inviati dei francobolli, se le cifre sono piccole, al seguente indirizzo:
IL BOLSCEVICO
C.P. 477
50100 FIRENZE
Per le somme di una certa consistenza va usato il vaglia trasferibile intestato al suddetto indirizzo. Nella causale scrivere: Sottoscrizione per il PMLI.
Dal momento in cui non c'è più in parlamento un solo partito che nemmeno a parole difende e vuole il socialismo e che si opponga realmente e su un piano di classe al governo del neoduce Berlusconi e che voglia buttarlo giù con una o più spallate della piazza, è un dovere dei fautori del socialismo e di tutti gli antifascisti finanziare il PMLI.
Più risorse economiche avremo, più grande sarà il volume di fuoco che potremo produrre per cancellare per sempre nel nostro Paese il capitalismo e il fascismo e realizzare l'Italia unita, rossa e socialista. Occorrono tanti soldi per poter opporre al revisionismo storico anticomunista dilagante una grande controffensiva politica, culturale e propagandistica che ristabilisca la verità storica.
Nell'interesse della classe operaia e di tutti gli sfruttati e gli oppressi.