La procura di Grosseto rinvia a giudizio Vecchioni, coordinatore di Italia Futura di Montezemolo
Truffa sui fondi per il fotovoltaico
Riguarda un devastante impianto su 5 ettari in Maremma

Il prossimo 28 gennaio inizierà a Grosseto il processo contro il coordinatore nazionale di Italia Futura (la formazione politica promossa da Luca Cordero di Montezemolo), l'imprenditore Federico Vecchioni (ex dirigente di Confagricoltura), dopo che la Procura di Grosseto ha deciso di rinviarlo a giudizio lo scorso 6 novembre con l'accusa di truffa nell'ambito di un'inchiesta sulla realizzazione del parco fotovoltaico del Cicalino a Sticciano Scalo, il più grande della Toscana.
Si tratta di un progetto faraonico che prevede oltre cinque ettari di pannelli che ruotano e seguono il sole per non perdere neppure un raggio: una distesa di specchi che, una volta in funzione, produrrebbero 1300 megawatt di energia all'anno. Secondo i pubblici ministeri toscani, Vecchioni avrebbe ottenuto un finanziamento europeo per l'impianto e invece di utilizzarlo direttamente avrebbe "girato" ad altra società, Il Ceppo, di cui lo stesso è socio ma che farebbe capo alla moglie dell'imprenditore che, secondo gli inquirenti, non avrebbe potuto utilizzare quei finanziamenti.
Lo strano giro non ha convinto i magistrati che hanno rinviato a giudizio sia la moglie, Elisabetta Pasinato, che l'amministratore della società, Giovanni Bonini, oltre che Vecchioni, rei di aver truffato e danneggiato il Gestore dei servizi elettrici (Gse, società per azioni controllata dal ministero dell'Economia e delle Finanze che eroga incentivi economici per la produzione di energia da fonti rinnovabili) che, negli anni, ha acquistato regolarmente energia dall'impianto di Sticciano Scalo.

14 novembre 2012