Per carpire i voti dei delusi dai partiti corrotti e degli astensionisti
Spettacolo elettorale di Grillo in mare

Checché ne dica Grillo, "il terzo sbarco in Sicilia in 150 anni", pubblicizzato da un'assordante campagna mediatica, non è assimilabile ad alcuna liberazione o rivoluzione, anzi nei modi e nei contenuti svela il peggio del qualunquismo, della concezione antipopolare e antisiciliana del megalomane leader del Movimento 5 stelle. La sua sporca operazione elettoralistica a caccia dei voti dei delusi dai partiti corrotti e degli astensionisti l'ha spacciata per un'autentica liberazione, a differenza dei due precedenti sbarchi che, a suo dire, avrebbero, quello di Garibaldi, portato i Savoia nell'isola e, quello degli americani, riportato la mafia. Così facendo capovolge la verità storica che vide le masse popolari siciliane protagoniste del Risorgimento con Garibaldi e impegnate al fianco delle truppe americane nella lotta contro il mostro nazi-fascista non certo per "riportare" la mafia in Sicilia, dal momento che la mafia non era mai stata estirpata, come amava ripetere la propaganda interessata del regime mussoliniano.
Il reazionario Grillo offende le masse siciliane ridicolizzando la lotta alla mafia, quando afferma che la mafia si sconfiggerà immettendola nel mercato (sic), come se la mafia non fosse già parte integrante del mercato capitalistico e continua ad offenderle quando lascia intendere che ne sarebbe coinvolta l'intera popolazione: "per trovare 80 incensurati in Sicilia mi sono fatto un culo così".
Il suo è lo sporco tentativo di far leva sul profondo risentimento delle masse popolari siciliane verso lo Stato borghese fomentando il rinascente separatismo. Come ha fatto a Misterbianco, provincia di Catania, quando ha affermato: "L'Italia ha bisogno della Sicilia, ma la Sicilia non ha bisogno dell'Italia"; usando in modo separatista il riferimento storico alla rivolta popolare dei Vespri siciliani, 1282, contro l'oppressione straniera.
Invece di denunciare che la dilagante corruzione ha le radici nel sistema economico capitalistico, di cui la mafia è una componente, Grillo ha l'unico obiettivo di mettere le mani sul tesoro elettorale dell'astensionismo di protesta, che ormai riguarda una fetta elevatissima dell'elettorato siciliano. In questo senso il suo spettacolo elettorale è un modo per carpire la simpatia, la fiducia e il consenso degli astensionisti e ricondurli nell'alveo dell'elettoralismo e del parlamentarismo borghesi.

17 ottobre 2012