In prima linea Valentino Parlato
Campagna antiastensionista de "il manifesto"

Non passa numero, specie quello domenicale, senza che "il manifesto" trotzkista bacchetti i propri lettori astensionisti.
La bacchetta principale è quella dell'opportunista e amico dei banchieri Valentino Parlato. Canio Russo domenica 6 aprile scrive: "Vedo che vi state impegnando a fondo in una campagna contro l'astensionismo con articoli, risposte alle lettere, la rubrica Fabozzi".
Il trotzkista di destra così risponde: "Conclusione: 1. L'astensionismo è autolesionista; 2. bisogna votare per i candidati della Sinistra l'Arcobaleno... 3. astenersi dal voto è quasi - nella situazione data - votare per Berlusconi".
"L'astensionismo autolesionista"? E perché mai? Sarebbe semmai fare del male a se stessi e premiare, votandoli, la Sinistra arcobaleno di cui non si ha fiducia.
"Astenersi dal voto è quasi votare per Berlusconi"? E perché mai? Sintomatico quel "quasi" prudenziale. È solo un vile ricatto, lo stesso che usa il PD nei confronti della Sinistra arcobaleno.
Le elettrici e gli elettori di sinistra invece devono tenere ferma la loro posizione astensionista tappandosi le orecchie per non sentire le sirene parlamentariste e riformiste che non vogliono che l'elettorato di sinistra molli le istituzioni rappresentative borghesi e il sistema capitalistico.
Non meraviglia questa posizione de "il manifesto". Fa "le pulci" a Sinistra arcobaleno, al PRC, al PdCI, alla SD, ai Verdi, al PD, ai governi di "centro-sinistra", ma quando si tratta di votare si allinea immediatamente. Coerentemente con la sua funzione di sempre, che è quella di coprire e servire la "sinistra" borghese.
Oltre a Parlato, si distingue in questo sporco ruolo l'ultratrotzkista di destra Rossana Rossanda che sostiene sperticatamente Sinistra arcobaleno e Bertinotti.

9 Aprile 2008