Imparare da Stalin

In occasione del 130° Anniversario della nascita di Stalin, avvenuta il 21 dicembre 1879 a Gori in Georgia, pubblichiamo in questo numero monografico de "Il Bolscevico" alcuni suoi scritti e discorsi tratti dalle Opere complete di Stalin a cura dell'Istituto Marx-Engels-Lenin-Stalin di Mosca, per decisione del Comitato centrale del Partito comunista (bolscevico) dell'Unione sovietica, ed edite dalle Edizioni politiche di Stato, a cominciare dal 1946.
All'inizio erano stati programmati 16 volumi che dovevano coprire fino all'anno 1945. Con l'avvento al potere della cricca revisionista di Krusciov la pubblicazione fu interrotta col 13° volume che va dal luglio 1930 al gennaio 1934. L'edizione in lingua italiana da parte delle Edizioni Rinascita, in mano al PCI revisionista, fu invece interrotta col volume numero 10, che arriva al 18 dicembre 1927.
I testi qui pubblicati fanno parte del 12° volume in lingua russa. Non sono però tutti quelli presenti in detto volume, poiché non sono stati ancora tradotti. Tra l'altro manca l'opera di apertura del volume dal titolo "Sulla deviazione di destra nel PC(b) dell'Urss, Discorso al Plenum del Comitato centrale del PC(b) dell'Urss" dell'aprile 1929. Manca anche l'opera con cui si chiude il volume dal titolo "Rapporto politico del Comitato centrale al XVI Congresso del PC(b) dell'Urss", del 27 giugno 1930. L'ultima opera che qui pubblichiamo è quella che apre il 13° volume. Naturalmente quando saranno tradotti pubblicheremo tutti i testi di quest'ultimo volume e quelli che mancano del volume precedente.
Dobbiamo queste traduzioni al compagno Luigi Salomoni, simpatizzante del PMLI e collaboratore volontario de "Il Bolscevico", il quale si è offerto spontaneamente di curarle. E procede nella traduzione, nonostante un grave incidente occorsogli tempo fa, che gli ha causato un'invalidità, che purtroppo non gli è stata riconosciuta.
Mentre cercava di prendere un libro in una libreria è cascato dallo scaleo a rotelle fratturandosi due vertebre e quattro costole, costringendolo a letto per diversi mesi. A sue spese si fa accompagnare in auto da Cremona, dove risiede, alla libreria Feltrinelli di Milano per fare le fotocopie dei volumi di Stalin. In treno non può viaggiare.
Veramente un fulgido esempio di amore verso Stalin e la causa del PMLI, del socialismo e del proletariato. Veramente un compagno esemplare per generosità e disponibilità rivoluzionarie e marxiste-leniniste. Lo ringraziamo di cuore per questo esempio e per questo importante servizio che rende al PMLI e a quanti vogliono conoscere Stalin.
Gli anni delle opere che qui pubblichiamo, 1929-1930, sono quelli in cui l'Urss usciva dal periodo dell'industrializzazione socialista e della lotta contro l'attività disgregatrice e scissionista del blocco trotzkista-zinovievista, ed entrava nel periodo della collettivizzazione dell'agricoltura in cui i contadini aderivano in massa ai colcos, i Kulak, ossia i contadini ricchi, venivano liquidati come classe e la destra revisionista di Bucharin veniva sbaragliata. L'Urss prosperava rigogliosamente, mentre, alla fine del 1929, nei paesi capitalisti scoppiava, e si approfondiva nei tre anni successivi, una crisi economica mondiale senza precedenti.
Leggendo queste opere, abbiamo un'ulteriore prova del grande contributo ideologico, teorico, politico, strategico, tattico, programmatico e organizzativo dato da Stalin all'edificazione del socialismo in Urss, nonché delle sue alte qualità di dirigente e di educatore marxista-leninista.
In quel periodo, ma anche negli anni successivi fino alla sua morte, Stalin riceveva grandi elogi da parte degli organi dirigenti del Partito, del governo e dei media dell'Urss, ma egli ribadiva sempre di "essere solo un discepolo di Lenin". La sua modestia rivoluzionaria era autentica ed esemplare. Ringrando coloro che gli avevano inviato gli auguri per il 50° compleanno egli affermava di "essere stato generato ed educato dal grande partito della classe operaia a sua immagine e somiglianza". Questo è il vero Stalin non quello che dipingono gli anticomunisti, compresi i trotzkisti e i revisionisti.
Senza il suo pensiero e le sue realizzazioni ci sarebbe un vuoto nel marxismo-leninismo-pensiero di Mao perché Stalin ha dato delle spiegazioni marxiste-leniniste di fondamentale importanza per quanto riguarda l'analisi di classe, la concezione del mondo, il Partito del proletariato, il socialismo, la lotta contro il capitalismo, l'imperialismo, il colonialismo, il nazismo, il fascismo, il razzismo, il revisionismo di destra e di "sinistra".
Un tesoro enorme al quale dobbiamo attingere a piene mani. Un'arma micidiale che dobbiamo impugnare con forza per combattere i nemici di classe e gli imbrogli ideologici, politici e storici dei falsi comunisti comunque mascherati che sostengono il cosiddetto "marxismo critico" e lo pseudo "socialismo del XXI secolo".
I giovani marxisti-leninisti, in particolare, devono porre la massima attenzione a quello che dice Stalin, che aveva una grande fiducia verso i giovani bolscevichi, come dimostrano queste sue parole: "Ciò che è importante, però, è che i giovani che danno il tono a questa nuova realtà non sono affatto i piagnoni, ma quei nostri combattivi komsomolzy (giovani comunisti, ndr) che rappresentano il nucleo di una nuova e folta progenie di bolscevichi-distruttori del capitalismo, e di bolscevichi-liberatori di tutti coloro che sono oppressi e ridotti in schiavitù. In questo sta la nostra forza. E proprio in questo è anche il pegno della nostra vittoria".
Di Stalin non si può proprio fare a meno. Non ci può essere cosa migliore per iniziare bene e in maniera rivoluzionaria l'Anno Nuovo, il 2010, che tuffarsi nello studio delle opere di Stalin. Dobbiamo imparare da Stalin per fare del PMLI un Gigante Rosso anche nel corpo, per abbattere il governo del neoduce Berlusconi e per avanzare con forza e fiducia verso l'Italia unita, rossa e socialista.

7 gennaio 2010