Per bocca dell'ambasciatore Thorne
Gli imperialisti americani danno il via libera al M5S per il governo
Già il segretario di Stato Kerry, subito dopo le elezioni politiche, aveva detto che gli Stati Uniti guardano da tempo con molta attenzione al movimento capeggiato da Grillo

Il Movimento 5 stelle, come abbiamo prontamente e più volte denunciato, non rappresenta affatto "antipolitica" e "antisistema" borghesi. Al contrario rappresenta un puntello delle istituzioni parlamentari borghesi e del sistema capitalistico, che del resto si guarda bene dal mettere in discussione nelle sue fondamenta ma si ripromette solo di "riformare" e rendere meno inviso alle masse.
Una verità "certificata" perfino dagli imperialisti americani che da diverse settimane non fanno altro che sottolineare l'assoluta "affidabilità" del Movimento di Grillo accreditandolo nei più importanti circoli della borghesia e della finanza mondiale e già pronto per ottenere il via libera per entrare a far parte del prossimo governo italiano.
Già a fine febbraio il segretario di Stato americano John Kerry, in visita in Italia, aveva chiarito che "gli Usa guardano da tempo al fenomeno Grillo e c'è molta attenzione al movimento, senza nessuna demonizzazione".
Pochi giorni dopo anche Jim O'Neill, presidente dell'Unità di Gestione (Asset Manager) di Goldman Sachs, si è schierato al fianco di Grillo affermando fra l'altro che il risultato elettorale è "piuttosto entusiasmante" proprio per via della "particolare attrazione" esercitata dal Movimento 5 stelle che, grazie "ai consensi raccolti può segnare l'inizio di qualcosa di nuovo".
Elogi e incoraggiamenti sono giunti a ruota anche da grandi capitalisti nostrani, fra cui spicca il padrone della Luxottica Leonardo Del Vecchio, l'uomo più ricco d'Italia secondo Forbes dopo Michele Ferrero, che ha dichiarato: "Mi sono svegliato e mi sono detto che forse va bene per l'Italia... Grillo presidente? Perché no? Non credo che sia più stupido di quelli che abbiamo avuto fino adesso".
Ma la ciliegina sulla torta a 5 stelle l'ha messa senza dubbio il 12 marzo David Thorne, ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, il quale si è rivolto agli studenti del Liceo Visconti di Roma, riuniti per la giornata dell'orientamento professionale, indicando il Movimento 5 Stelle e Beppe Grillo come un esempio da seguire.
"Tocca a voi ora agire per il vostro Paese, un Paese importantissimo nel mondo. So che ci sono problemi e sfide in questo momento, problemi con la meritocrazia, ma voi potete prendere in mano il vostro Paese e agire, come il Movimento 5 Stelle, per le riforme e il cambiamento. Spero che molti di voi daranno un contributo positivo in questo senso per il vostro Paese".
Chi si assomiglia si piglia; del resto fra l'ideologia a "stelle e strisce" e quella a "5 stelle" la differenza è minima anche nel nome!
Non a caso le parole dell'ambasciatore Usa a Roma sono state molto apprezzate da Grillo il quale le ha subito postate sul blog vantandosi delle prestigiose credenziali ricevute degli amici americani.

20 marzo 2013