Per l'acquisto di bus da parte del comune di Roma dalla Breda, del gruppo Finmeccanica
Indagato fedelissimo di Alemanno per una maxitangente da 500mila euro
Che aspetta il neopodestà a dimettersi?

Si indaga a Roma per corruzione e frode fiscale e tra i nomi degli inquisiti figura quello dell'amministratore delegato dell'Ente Eur SpA (ente pubblico controllato dal comune di Roma) Riccardo Mancini, fedelissimo di Alemanno: l'inchiesta dei PM (pubblici ministeri) romani è partita da un giro di false fatturazioni che l'ex amministratore delegato di Brera Menarini, Roberto Ceraudo, avrebbe messo in piedi insieme a Mancini nel 2009 per una commessa di 45 filobus dell'azienda Roma Metropolitane.
Proseguendo l'inchiesta i magistrati romani hanno appurato che per aggiudicarsi la commessa dei 45 automezzi del valore di 20 milioni di euro fu pagata anche una maxitangente da 500 mila euro, frutto del meccanismo delle sovrafatturazioni.
La mattina dello scorso 26 settembre la Guardia di Finanza su ordine del PM Paolo Ielo che coordina le indagini ha perquisito le sedi di Roma Metropolitane, dell'Ente Eur, della Breda Menarini di Bologna (gruppo Finmeccanica) e del Consorzio ATI ed ha quindi sequestrato la documentazione relativa all'acquisto degli automezzi che avrebbero dovuto essere realizzati da Breda Menarini: secondo il magistrato romano infatti Riccardo Mancini, fedelissimo del sindaco Gianni Alemanno e legato nel passato all'organizzazione neofascista Avanguardia Nazionale, si sarebbe proposto come intermediario per l'assegnazione dell'appalto e come garante per il pagamento della tangente pretendendo poi ed effettivamente ricevendo in cambio l'appoggio di Finmeccanica per essere nominato amministratore delegato dell'Ente Eur, avvantaggiato in tutto questo per essere sempre stato in ottimi rapporti con il neopodestà di Roma Alemanno.
L'inchiesta riguarda anche una frode fiscale di oltre centomila euro ed è nata dalle rivelazioni del commercialista Marco Iannilli, anch'egli iscritto nel registro degli indagati insieme a Lorenzo Cola, ex consulente di Finmeccanica, e costituisce uno stralcio dell'indagine Enav e Selex.
Anche gli uffici di Roma metropolitane SpA - altra società controllata dal comune capitolino e diretta fino allo scorso giugno dal discusso Federico Bortoli, ex ufficiale dei carabinieri legato ai servizi segreti nonché membro dell'Opus Dei - sono stati perquisiti in quanto stazione appaltante del Comune: Bortoli si dimise a giugno dopo aver tentato di farlo a febbraio, e non si esclude che lo abbia fatto perché venuto a conoscenza dell'indagine in corso.
Il neopodestà Alemanno nonostante lo scandalo che ha investito Mancini - che, è bene ricordarlo, è anche tesoriere della sua fondazione e tra i principali sostenitori finanziari della campagna elettorale comunale del 2008 - ha recentemente affidato a quest'ultimo l'ulteriore incarico di amministratore delegato di Roma Convention Group SpA, neonata società controllata da Ente Eur e Fiera di Roma (a loro volta società sotto il controllo del Comune di Roma), e tutto questo pone il problema non solo delle dimissioni di Mancini ma soprattutto delle dimissioni dello stesso Alemanno che senza vergogna e pudore affida addirittura ulteriori incarichi al suo compagno di merende fascista nonostante sia sotto inchiesta per reati gravissimi!

10 ottobre 2012