Indagato Bertolaso
"Soldi e sesso in cambio degli appalti per il G8"
22 indagati, tra cui Anemone e Balducci, sono accusati anche di associazione a delinquere
Chiesta l'autorizzazione a procedere contro l'ex ministro Lunardi e il cardinale Sepe

Tra i "favori e le utilità" che il costruttore romano Diego Anemone ha riservato all'ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, in cambio della concessione degli appalti per il G8 c'erano soprattutto "Soldi e sesso".
Lo sostiene la procura di Perugia che il 26 gennaio ha chiuso le indagini sulla "cricca degli appalti" per i "Grandi eventi" in cui, oltre a Bartolaso e Anemone, risultano indagate altre 20 persone fra cui spicca Angelo Balducci presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici (nominato "soggetto attuatore" delle opere per il G8 alla Maddalena con ordinanza della Protezione civile del 2008 e poi Commissario straordinario per la realizzazione degli interventi per i Mondiali di nuoto 'Roma 2009'). Il provvedimento riguarda anche Fabio De Santis, provveditore alle opere pubbliche della Toscana e successore di Balducci come "soggetto attuatore" delle opere per il G8, Mauro Della Giovampaola che ha occupato incarichi di rilievo nella protezione civile e l'ex procuratore aggiunto di Roma Achille Toro che deve rispondere anche di corruzione in atti giudiziari.
15 indagati devono rispondere anche di associazione per delinquere in quanto accusati di essersi associati per commettere una serie indeterminata di reati di corruzione, abuso d'ufficio, rivelazione di segreto d'ufficio e favoreggiamento. Secondo i Pubblici ministeri (PM) hanno costituito un "sodalizio stabile" che attraverso la messa a disposizione della funzione pubblica dei funzionari a favore degli imprenditori, in particolare Diego Anemone e le sue imprese, consentiva una gestione "pilotata e contraria alle regole di imparzialità ed efficienza della pubblica amministrazione delle aggiudicazioni e della attuazione degli appalti inerenti i Grandi eventi gestiti dal Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo della presidenza del Consiglio".
Nelle 23 pagine dell'avviso di conclusione indagini firmate dal procuratore di Perugia Giacomo Fumu, dall'aggiunto Federico Centrone e dai sostituti Sergio Sottani e Alessia Tavarnesi, i Pm contestano all'ex capo Dipartimento della Protezione Civile di aver compiuto "scelte economicamente svantaggiose per la Pubblica Amministrazione" ricavandone "favori e utilità" di vario genere fra cui spiccano l'appartamento in via Giulia, a Roma, pagato da Diego Anemone "dal gennaio 2003 all'aprile 2007", 50mila euro in contanti "consegnati brevi manu da Anemone il 23 settembre 2008", la "disponibilità" al Salaria Village "di una donna di nome Monica allo scopo di fornire prestazioni di tipo sessuale".
Secondo la procura, Bertolaso "nel compiere atti contrari al proprio ufficio, connessi all'affidamento e alla gestione degli appalti, illegittimamente favoriva l'imprenditore edile Diego Anemone, interessato all'aggiudicazione degli appalti gestiti dalla struttura di missione incardinata presso il Dipartimento" per lo sviluppo e la competitività del turismo della presidenza del consiglio dei ministri. In particolare, i Pm contestano tre appalti, tutti a La Maddalena: quello per la realizzazione "del palazzo della conferenza e area delegati", quello per la costruzione della "residenza dell'Arsenale" e quello per "l'area stampa e servizi di supporto".
Il pubblico ufficiale Guido Bertolaso, "da solo o in concorso di volta in volta con altri soggetti - scrivono i magistrati - compiva scelte economicamente svantaggiose per la Pubblica Amministrazione e favorevoli al privato, illegittimamente operava e consentiva, nella sua posizione di vertice, che i funzionari sottoposti operassero affinchè le imprese facenti capo a Diego Anemone risultassero aggiudicatarie degli appalti e consentiva che il costo dell'appalto a carico della Pubblica amministrazione aumentasse considerevolmente rispetto a quello del bando, anche mediante l'approvazione di atti aggiuntivi successivi e a fronte di spese incongrue o meramente eccessive, al solo scopo di favorire stabilmente il privato imprenditore appaltatore, agli interessi del quale poneva stabilmente la propria funzione pubblica recependone continuativamente favori ed utilità di vario genere".
Nell'avviso non compaiono i nomi dell'ex ministro Pietro Lunardi e del cardinale Crescenzio Sepe. Per questo filone d'inchiesta il tribunale dei ministri di Perugia ha infatti chiesto una nuova autorizzazione alla Giunta della Camera per poter procedere nei confronti di Lunardi, oggi deputato PDL.
Lunardi e l'arcivescovo di Napoli sono indagati per corruzione aggravata in riferimento al "baratto" tra l'acquisto sottocosto di un palazzo di proprietà di "Propaganda Fide" in via dei Prefetti, a Roma, e il contributo pubblico di 2 milioni e mezzo di euro ai lavori di ristrutturazione della sede della Congregazione in piazza di Spagna.
Il 6 ottobre scorso, la stessa Giunta aveva respinto la richiesta. Ora: "All'esito dell'approfondimento richiesto - scrive il Tribunale - questo Collegio ribadisce l'insussistenza dei presupposti per disporre l'archiviazione del ministro Pietro Lunardi, non apparendo palesemente infondata la notizia di reato a suo carico". Tanto che nelle 13 pagine della relazione di chiusura indagini i giudici riportano tutti i passaggi della corruttela: dalla compravendita del palazzo di via dei Prefetti (3 giugno 2004), alla lettera di Sepe a Lunardi per sollecitare l'intervento della società a capitale pubblico "Arcus" nella ristrutturazione della sede della Congregazione in piazza di Spagna (1 marzo 2005), all' "ordine" impartito in questo senso dal ministro al suo gabinetto (21 ottobre 2005), all' approvazione del finanziamento (29 novembre 2005), alla interessata supervisione dell' intera operazione di Diego Anemone e Angelo Balducci, "che, nella doppia veste di autorità degli appalti pubblici e di consultore per il patrimonio immobiliare di 'Propaganda Fide', fungeva da collante per la soddisfazione di interessi privati".

2 febbraio 2011