Ingroia giornalista per grazia dell'ordine?

Ha suscitato polemiche l'iscrizione di Antonio Ingroia, magistrato in aspettativa e leader di Rivoluzione civile all'Ordine dei giornalisti di Sicilia.
Ingroia è diventato giornalista pubblicista nella primavera del 2012, ricevendo a giugno dello stesso anno la tessera di giornalista dalle mani del presidente dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena, durante una cerimonia pubblica tenuta nella sede di Palermo dell'Ordine.
Il problema serio è che, secondo alcuni, tra cui il settimanale Centonove di Messina e la deputata del PD Lo Moro, che ha scritto un'interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia, Paola Severino, Ingroia non avrebbe i titoli per essere iscritto all'ordine.
Sembrerebbe, infatti, che la richiesta di iscrizione di Ingroia sia stata accettata in deroga alle procedure dello stesso Ordine dei Giornalisti di Sicilia. Nella domanda per gli aspiranti pubblicisti infatti è richiesto di documentare di essere stati retribuiti con almeno 500 euro (al netto delle ritenute fiscali) all'anno per almeno due anni, mentre secondo le denunce Ingroia dal dicembre 2008 al gennaio 2012 avrebbe dichiarato compensi retribuiti per un totale di 400 euro. Per l'iscrizione è anche richiesto agli aspiranti di superare un esame su temi riguardanti la professione. Esame che Ingroia non ha sostenuto. È una vicenda che va chiarita fino in fondo.
Si tratterebbe, infatti, di un intollerabile trattamento di favore ad Ingroia da parte dell'Ordine che non fa invece nulla per le centinaia di giovani sfruttati per anni a costo zero nelle redazioni giornalistiche siciliane con la promessa, quasi mai mantenuta dell'iscrizione all'albo.

20 febbraio 2013