Altri arresti eccellenti nell'impero Murdoch
Lo scandalo delle intercettazioni investe la polizia e il governo Cameron
Trovato morto il giornalista che denunciò il caso

Dal corrispondente della Cellula "Stalin" di Londra
Lo scandalo di "News of the World" sta acquistando proporzioni gigantesche e le ripercussioni stanno facendo traballare l'impero di Rupert Murdoch, News Corp, a partire dalle perdite per decine e decine di milioni di sterline.
Ci sono molte notizie scottanti a cominciare da quella riportata dal quotidiano "Guardian" che Sean Hoare, ex giornalista di "News of the world" è stato trovato morto nella sua casa. Hoare è indicato come la prima "talpa" che rivelò come anche Andy Coulson, il portavoce del premier Cameron, sapesse tutto circa lo scandalo delle intercettazioni. Per ora la polizia dice che la morte non è sospetta, le indagini sono in corso.
Altra notizia bomba è che Sky news ha dichiarato che l'acquisizione di BskyB la tv satellitare inglese è saltata. Il gruppo Murdock ne deteneva già il 39% e doveva acquisire l'altro 61% ma all'ultimo momento è stata ritirata l'offerta. Infatti nello stesso momento il parlamento inglese in seduta comune stava discutendo di questo acquisto e Cameron aveva espresso il suo dissenso su tale operazione dicendo che il governo non poteva impedirlo, ma che il gruppo News Corp avrebbe fatto bene prima di fare acquisizioni di far pulizia al suo interno. Dopo breve è stata data la notizia della rinuncia. Per il gruppo News Corp questa mancata acquisizione significa una perdita di 40 milioni di sterline più decine di milioni per le consulenze.
Inoltre Murdoch padre e figlio sono stati convocati martedì 19 luglio a comparire davanti alla Camera dei Comuni in Westminster per essere ascoltati in merito a tutta la vicenda. In particolare il figlio James è accusato di essere colui che firmava i compensi per i detective e gli assegni per corrompere chi di dovere. Attualmente sembra James il capro espiatorio di tutta la faccenda e ci sono molte persone che lo vogliono fuori dai vertici della società. Oltre ai Murdoch saranno ascoltati altri nomi eccellenti, come Rebekah Brooks, l'amministratore delegato di "News International", una donna che ha fatto una scalata eccezionale, da segretaria di direzione ad amministratore delegato del gruppo, anch'essa arrestata qualche giorno fa e poi rilasciata su cauzione; Paul Stephenson, capo della Metropolitan Police di Londra, che si è dimesso due giorni fa quando si è saputo che avrebbe accettato un lungo soggiorno in un centro benessere a spese di Neil Wallis, ex vice direttore di "News of the world" arrestato nei giorni scorsi sempre per le intercettazioni illegali. La società di consulenza dell'informazione di Wallis lavorava per Scotland Yard e lavorava spesso con Stephenson. Quest'ultimo in un'occasione tentò di far desistere il "Guardian" dall'attaccare Murdoch per la faccenda delle intercettazioni. Dopo il numero uno della Metropolitan Police si è dimesso il giorno dopo anche il vice John Yates, già sospeso dal servizio per le inchieste.
Comunque sia da questa faccenda anche la polizia esce con la reputazione a pezzi e lo stesso governo inglese è piuttosto preoccupato dalla collusione stampa-polizia-politica, tanto che il premier Cameron interromperà il viaggio che sta facendo in Africa per rientrare entro martedì a Londra, dove è prevista una seduta straordinaria della Camera dei Comuni su questo caso. Cameron dovrà rispondere alle domande che gli verranno rivolte, in particolare a proposito dei suoi molti contatti con i Murdoch negli ultimi mesi e per aver assunto Andy Coulson come suo portavoce. Cameron è in una situazione molto imbarazzante e c'è già chi dice che per le prossime elezioni potrebbe non essere più alla guida del Partito conservatore.
In questi giorni sui giornali inglesi è apparsa una lettera di scuse scritta da Rupert Murdoch, dieci righe più un gigantesco "we are sorry" (ci scusiamo) su sfondo bianco. Inoltre sono state contattate personalmente alcune persone tra le vittime delle intercettazioni per delle scuse personali, ma certo non è sufficiente per placare la rabbia. Alle vittime come la famiglia di Millie, la ragazzina uccisa nel 2002 che gli spiarono il cellulare in cerca di notizie, gli artisti come Jude Law, Sienna Miller, Paul McCartney ed altri, tutti i dipendenti onesti che hanno perso un lavoro per colpa della chiusura del settimanale "News of the world" e di altre testate giornalistiche che potrebbero essere coinvolte nello scandalo, Murdoch potrebbe ritrovarsi a pagare risarcimenti milionari.
Intanto l'inchiesta si sta allargando anche agli Stati Uniti. Infatti l'FBI ha annunciato l'inizio di un'inchiesta legata ai fatti dell'11 settembre in seguito ad alcune denunce. L'accusa è di aver spiato i telefonini di alcuni dei parenti delle vittime delle torri gemelle e Murdoch possiede dei giornali anche negli Usa.
Ci si chiede chi pagherà per questo scandalo che pure è sempre stato lì palese. Pagherà per caso Murdoch, il miliardario ormai ultraottantenne, un intoccabile grazie ai suoi soldi, o il figlio, o miss Rebekah Brooks, che fino a ieri era la "regina" dell'alta società londinese, fotografata a fianco di tutti "quelli che contano", dai politicanti borghesi alla vecchia mummia parassitaria regina Elisabetta II?

20 luglio 2011