Alcuni interventi emblematici di Istanze di base del PMLI

Alla commemorazione di Mao dell'8 settembre 2013 sono intervenuti, ciascuno per due minuti, secondo il programma, 20 delegati delle Istanze di base del PMLI (dalla Sicilia al Piemonte) che hanno letto i saluti delle rispettive Istanze. Altre Istanze impossibilitate a parteciparvi per motivi economici, di salute o familiari hanno inviato comunque messaggi di saluto.
Fra tutti questi saluti ne abbiamo selezionati 6, due del Nord, due del Centro e due del Sud d'Italia, che ci sembrano i più emblematici e rappresentativi del legame profondo fra il PMLI, le masse e il pensiero di Mao, che va studiato sempre più per acquisire fino in fondo la concezione proletaria del mondo, per dare alla classe operaia la coscienza di essere una classe per sé il cui compito è quello di abbattere la dittatura borghese e realizzare la dittatura del proletariato, per dare un maggior vigore alla lotta contro il governo Letta-Berlusconi e i governi locali, per radicarci nella realtà concreta in cui operiamo e rendere il PMLI un Gigante Rosso anche nel corpo.
Tutti gli interventi, hanno in genere sottolineato l'importanza di studiare, combattere il revisionismo moderno, il riformismo, l'elettoralismo, il parlamentarismo, l'individualismo e il frazionismo per assicurare che il Partito non cambi mai di colore.
Leggendo questi interventi, alcuni dei quali sono qui riprodotti integralmente, quindi comprensivi delle frasi tagliate nella lettura per essere contenuti nei tempi programmati, le lettrici e i lettori de "Il Bolscevico" non membri del PMLI possono farsi un'idea più concreta dei militanti del Partito e, magari, prendere esempio da loro per diventare anch'essi dei marxisti-leninisti. Se ne gioverebbero la lotta di classe e la nobile causa del proletariato e del socialismo.
Tutto per il PMLI, il proletariato e il socialismo!

 
 
Organizzazione di Viggù (provincia di Varese)
Care compagne e compagni.
Mao è stato un grande Maestro e amico del proletariato internazionale e dei popoli oppressi nel mondo. Egli donò la sua intera vita alla causa del socialismo e dell'emancipazione dell'umanità, i suoi insegnamenti ci indicano tutt'oggi su quale terreno muoverci per portare fino in fondo i nostri compiti di partito. Tra questi, quello che oggi il partito ha deciso di trattare in questa sede è senza ombra di dubbio un'importantissima lezione per rendere nella pratica il nostro partito a livello propagandistico e giornalistico più efficiente.
Come ci insegna Mao, nel portare avanti il nostro lavoro giornalistico e di propaganda dobbiamo conoscere il nostro territorio di competenza, le esigenze e i problemi delle masse, indagare, andare a fondo nelle problematiche estrapolandone la contraddizione di classe, questa è alla base del nostro lavoro marxista-leninista su questo fronte. La teoria non è buona se non legata alla pratica. Così non potremo fare un buon lavoro giornalistico o propagandistico se non conosciamo la realtà in cui operiamo.
Il PMLI a livello giornalistico e propagandistico possiede una grande arma. Quest'arma, compagne e compagni, è "Il Bolscevico". È grazie al Bolscevico e alle migliaia di penne rosse che stanno dietro gli articoli che ogni settimana vengono pubblicati, se il proletariato e le masse popolari hanno la possibilità di capire e analizzare la società in cui vivono da un vero punto di vista di classe proletario rivoluzionario.
Tra i compiti de "Il Bolscevico" uno dei più importanti è la denuncia dei governi borghesi che uno dopo l'altro hanno portato una macelleria sociale senza precedenti nel nostro Paese. I governi Berlusconi, Monti e l'ultimo mostro partorito dalla volontà di Napolitano, della borghesia italiana e dall'imperialismo europeo il governo Letta-Berlusconi sono i maggiori nemici del popolo al servizio del capitalismo. Il PMLI come avanguardia della classe operaia ha il dovere militante di combatterli a livello giornalistico denunciandone le malefatte e a livello organizzativo coinvolgendo le masse, spronandole e organizzandole nella lotta di classe per le conquiste immediate e per la conquista del Socialismo.
A livello locale l'Organizzazione di Viggiù ha svolto una discreta attività tra le masse, anche se lo ammette, si poteva fare di più e meglio. Sono state organizzate iniziative come i volantinaggi davanti alle scuole e celebrazioni pubbliche come quella nell'anniversario di Stalin nel 60° anniversario della sua scomparsa avendo così modo di dialogare con le masse e di ascoltarne problemi e necessità. In particolare i banchini e i gazebo si sono dimostrati le armi migliori nel contatto diretto con le masse per questo l'Organizzazione di Viggiù intende nelle prossime settimane organizzare in diversi punti della città dei presidi rossi dove le masse potranno conoscere il Partito ed esprimere le proprie opinioni sui temi politici, economici, storici e sociali di loro interesse.
Compagne e compagni, ringraziando ancora tutti voi e il nostro amato Partito per questa bella giornata vissuta nel nome di Mao vi saluto al grido di:
Rovesciamo cielo e terra, abbattiamo il capitalismo e il suo governo e conquistiamo l'Italia unita, rossa e socialista.
W i Maestri!
W Mao!
W il PMLI!
Al servizio del partito!

Organizzazione di Trento
Care compagne e cari compagni,
anche quest'anno, a causa della mia cattiva salute, non mi è purtroppo possibile essere tra Voi in questa importante occasione della vita e del lavoro politico del nostro amato Partito. Ciò non ci impedisce però di essere tutti coscientemente e saldamente uniti nella impresa ardua, ma per noi assolutamente imprescindibile, di liberare il nostro Paese dal giogo opprimente e mortale a cui lo costringono il capitalismo ed il suo putrido, degradante e corrotto sistema. In quest' ottica, lavorare a fondo per sviluppare e radicare nella classe operaia, nei lavoratori e nel Paese una lotta decisa e incessante che porti alla cacciata del governo Letta-Berlusconi è una prima, impellente necessità. È con questo spirito che invio il mio saluto a Voi, a tutte le Compagne e i Compagni del Partito, al Comitato centrale e al nostro Segretario generale compagno Giovanni Scuderi.
Un saluto particolare visto il tema della Commemorazione di Mao in questo 37° anniversario della scomparsa centrato su "Mao, la propaganda e il lavoro giornalistico", vorrei giungesse a tutti i redattori e a quanti, nei diversi settori, con il loro lavoro quotidiano fanno sì che la voce del Partito, "Il Bolscevico", sia a disposizione dei militanti, dei nostri simpatizzanti, ma soprattutto degli operai e dei lavoratori del paese. È di una importanza fondamentale, tanto più in una situazione come quella odierna, che questa voce ci sia!
Mao, nel Discorso ai redattori del "Quotidiano dello Shansi-Suiyuan" (2 aprile 1948), affermava: "Quando le masse agiscono come un sol uomo, tutto diventa facile. Uno dei principi base del marxismo-leninismo è di far sì che le masse conoscano i loro interessi e di unirsi nella lotta per i loro interessi. La funzione di un giornale, ed in questo consiste anche la sua forza, sta nella sua capacità di far conoscere alle masse, nella maniera più rapida e più estesa, il programma e la linea del Partito, i principi e le misure politiche del Partito, i suoi compiti e i suoi metodi di lavoro." (...) "Fare bene il giornale, renderlo interessante e attraente, fare attraverso il giornale una giusta propaganda dei principi e delle misure politiche del Partito e rafforzare attraverso il giornale i legami del Partito con le masse - ecco un'importante questione di principio connessa al nostro lavoro di Partito, una questione che non va presa alla leggera. Voi compagni vi occupate di giornalismo. Il vostro compito è di educare le masse, di renderle coscienti dei loro interessi e dei loro compiti, di far conoscere loro i principi e le misure politiche del Partito. Dirigere un giornale è un lavoro come un altro: perché il giornale sia ben fatto, perché sia vivace, deve essere fatto coscienziosamente. E anche nel caso dei nostri giornali, dobbiamo fare affidamento su tutti, sulle masse popolari, su tutto il Partito e non su alcuni individui soltanto che lavorano dietro le porte chiuse". (...) "Noi dobbiamo con fermezza sostenere la verità, e la verità richiede una presa di posizione netta. Noi comunisti abbiamo sempre disdegnato di mascherare le nostre opinioni. I giornali diretti dal nostro Partito e tutto il lavoro di propaganda del nostro Partito devono essere vivaci, chiari e incisivi, non dobbiamo mai rimanere nel vago. Questo è lo stile militante che ci è proprio, che è proprio del proletariato rivoluzionario. Dato che vogliamo insegnare al popolo a conoscere la verità e incitarlo alla lotta per la sua emancipazione, abbiamo bisogno di questo spirito militante".
"Il Bolscevico" è la voce del PMLI. È sicuramente una voce ancora assai piccola che certamente va accresciuta e che per questo richiederà da parte di tutti ancora molto impegno, sacrificio, lavoro e dedizione. Ma è una voce dal tono forte e i cui contenuti dobbiamo riuscire a far sentire ogni giorno di più agli operai, ai lavoratori, agli sfruttati e a tutti gli oppressi dalla povertà, dalla disoccupazione, dalla precarietà, dalla privazione o dalla mancanza di diritti nel lavoro e nella società.
Possiamo farcela, dobbiamo farcela.
W il PMLI!
W Il Bolscevico!
Con Mao per sempre, contro il capitalismo, per il socialismo!
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!
Nota
Le citazioni di Mao sono tratte da: "Discorso ai redattori del quotidiano dello Shansi-Suiyuan", Mao - Opere Scelte Vol. IV - pag. 247, 248, 251.
Organizzazione di Ravenna
Care Compagne, cari Compagni,
Ben ritrovati, come ogni anno, qui a Firenze, per commemorare il nostro Maestro, il grande timoniere Mao.
Prima, però, vorrei ricordare una persona a cui tutti noi dovremo eterna riconoscenza. Parlo della madre del nostro Segretario generale Giovanni Scuderi, che purtroppo ci ha lasciato poco tempo fa. Grazie, Alfreda, per aver generato questo figlio che guida il nostro Partito. Ben pochi di noi sarebbero qui, oggi, se non avessimo incontrato e seguito le direttive del nostro Segretario generale. È merito dei suoi studi, del suo impegno e dei suoi sacrifici se tutti noi abbiamo acquisito una coscienza proletaria di lotta per un mondo socialista.
Noi marxisti-leninisti abbiamo ancora tanta strada da fare, il nostro cammino è irto di ostacoli, ma se seguiremo le strade tracciate dai nostri grandi Maestri e con la guida del PMLI, raggiungeremo la meta: la riscossa proletaria per la rivoluzione socialista!
Uno dei pericoli più infidi che troviamo ogni giorno sul nostro percorso è il revisionismo. Basta guardare la storia del PCI di Gramsci e Togliatti per vedere i tragici risultati, poiché quelli erano falsi comunisti. Mao lo aveva previsto!
Mao sapeva che non seguendo il marxismo-leninismo la forza d'urto delle masse proletarie si sarebbe infranta ed impantanata nelle trappole del capitalismo. Mao lo aveva detto!
La nostra sarà una rivoluzione proletaria e socialista, che ci porterà alla vittoria! Seguiremo gli insegnamenti dei nostri grandi Maestri, e con il PMLI vinceremo!

Cellula "Rivoluzione d'Ottobre" di Roma
Compagni,
è fervido il nostro amore per il grande Maestro Mao, così potente da farci contrastare qualunque difficoltà pur di essere qui a commemorarlo con l'uguale spirito di classe di 37 anni fa, quando egli scomparve. Uno spirito che dimostra un grandissimo attaccamento a Mao, ai cinque grandi maestri e al PMLI.
Ogni anno è l'occasione più bella per incontrare i compagni di tutte le istanze e confrontarsi sulle lotte che svolgono nelle loro zone, nei loro contesti lavorativi e sociali. Una grande giornata di confronto che rivitalizza la coscienza di classe proletaria di tutti noi e ci motiva e ci tempra senza condizioni alle lotte che saranno da intraprendere già da domani.
In Italia la borghesia ha cambiato di nuovo governo, salterellando tra un golpe e l'altro senza nemmeno faticare troppo nel nascondere le sue manovre. Da un governo Monti accettato bipartisan siamo ora a un governo Letta-Berlusconi. Tutto sotto l'egida di Vittorio Emanuele Napolitano che è ringiovanito improvvisamente quando è stato il momento di far capire chi dovevano essere i rappresentanti della borghesia, responsabile di fatto di aver dato nuovo spolvero al neoduce Berlusconi. Un nuovo golpe che ha nitidamente il sapore di un consolidamento del presidenzialismo piduista.
A Roma, il neopodestà fascista Alemanno ha lasciato una devastata città in mano a Marino che in questi primi giorni di mandato ha semplicemente tentennato, portando solo avanti e nemmeno a fondo l'opera di pedonalizzazione dei Fori Imperiali. Quando qualche chilometro più in là chiudevano tutti i cantieri della metro C, lasciando centinaia di lavoratori senza nessuna certezza per il futuro di un'opera di cui si sa solo quanto si sta spendendo, o meglio quanto stiano rubando i pescecani costruttori come Caltagirone e Ansaldi. E ancora si avvicinano nuove importanti scadenze come la chiusura della discarica di Malagrotta che non trova una nuova collocazione e una soluzione valida sul piano ambientale.
In questo scenario, da un anno a questa parte, la Cellula "Rivoluzione d'Ottobre" di Roma è rimasta un po' in sordina, e in questo facciamo autocritica. Complici difficoltà oggettive e imprevisti, la più rilevante, probabilmente, è stata la grave mancanza per motivi di forza maggiore del compagno Marco, che ci auspichiamo torni presto a lottare insieme a noi, un valore aggiunto insostituibile nelle condizioni attuali, dove potendo contare su poche forze diventa esclusiva la possibilità di una quantità di tempo vero da poter dedicare alle lotte e al Partito.
Quanto colpisce i lavoratori e le famiglie dei compagni e dei simpatizzanti più giovani, non è staccato dalla vita del partito; le difficoltà economiche che il capitalismo ferocemente scaglia di peso sulle masse popolari, lo sfruttamento dei lavoratori costretti a orari e a turni molto spesso persino illegali, tolgono al Partito qualcosa ma al contempo ne ravviva altre, come la pratica di lotta nei luoghi di lavoro e di studio. Perciò siamo fiduciosi che la nostra abnegazione verso la causa del socialismo porterà i suoi frutti. Sappiamo forse più dell'anno scorso che il nostro dovere oggi è di risvegliare la coscienza dei lavoratori e di promuove la cultura del proletariato che è la lotta per il socialismo.
Continuiamo a lottare uniti e a ricercare sempre nuove soluzioni e nuove forze, disposti a fare meno ma meglio, in una contingenza di sfruttamento senza uguali dei lavoratori, senza mai perdere lo spirito che contraddistingue noi marxisti-leninisti.
Commemoriamo Mao che ci ha insegnato che "per guidare la rivoluzione alla vittoria, un partito deve poggiarsi sulla giustezza della sua linea politica e sulla solidità della sua organizzazione", che "la giustezza della linea ideologica e politica è determinante in tutto".
Viva Mao!
Con i Maestri e il PMLI vinceremo!

Organizzazione di Ischia
(Napoli)
Anche se per vari motivi non possiamo essere purtroppo presenti all'importante appuntamento annuale del Partito in commemorazione di Mao, vogliamo comunque esprimervi, a nome dell'Organizzazione dell'Isola d'Ischia del PMLI, la nostra più sincera e profonda partecipazione per il conseguimento del meraviglioso obiettivo della nuova Sede centrale del Partito.
Da oggi e fino al mese di dicembre il nostro impegno prioritario sarà una militante raccolta straordinaria di fondi per sostenere il difficile programma del Partito, cui seguirà uno sforzo economico mensile adeguato alle nostre possibilità.
Riteniamo che questo nostro obiettivo, unitamente alla diffusione del "Bolscevico" e ad altre iniziative lungo il corso del prossimo anno, possano essere la nostra migliore risposta all'appello per commemorare il Mao il 37° Anniversario della sua scomparsa. Buon lavoro.
Coi Maestri e il PMLI vinceremo!

 
Cellula "1° Maggio-Portella 1947" di Palermo
La Cellula palermitana saluta il Segretario generale, Giovanni Scuderi, il Comitato centrale, l'oratore Mino Pasca e tutti i presenti.
Il nostro Partito è strettamente legato al Maestro del proletariato internazionale Mao perché, attraverso il suo concreto esempio e i suoi insegnamenti, il PMLI nel fuoco della lotta di classe è divenuto un Gigante Rosso nell'ideologia, nella linea politica e piattaforma rivendicativa.
In questo momento, il governo borghese, capitalista, imperialista e antipopolare del duo Letta-Berlusconi infligge colpi su colpi alle masse lavoratrici e popolari. Tocca a noi combatterlo con una dura opposizione di classe e di massa nelle fabbriche, in tutti i luoghi di lavoro, nelle scuole, nelle università, nelle piazze, nelle organizzazioni di massa, specie sindacali delle nostre città radicando il PMLI nelle lotte. Fare bene questo lavoro significa procedere verso l'obbiettivo di dare al PMLI anche un corpo da Gigante Rosso. La Cellula palermitana del PMLI dà e darà il suo contributo, e, sebbene viviamo momenti difficili, tra compagne e compagni costretti all'emigrazione, fra vili tradimenti e lotte ideologiche e politiche sempre più faticose, siamo sempre più caparbi, decisi e rivoluzionari a fianco delle masse popolari palermitane contro la giunta dell'anticomunista Orlando, che sta favorendo privatizzazioni su privatizzazioni e contribuendo a incrementare la profonda crisi occupazionale in città.
Grazie ai suoi militanti e ai suoi coraggiosi e leali simpatizzanti, che non finiremo mai di ringraziare, la Cellula ha dato il suo contributo alla delegazione marxista-leninista che il 9 agosto a Niscemi, partecipando alla storica occupazione di massa della base USA, ha chiesto, insieme a migliaia di siciliani, le dimissioni del traditore Crocetta, in un momento in cui la nostra amata terra rischia di essere coinvolta nell'incendio imperialista del Mediterraneo. Continueremo a dare tutto il nostro appoggio alla battaglia per lo smantellamento del MUOS e delle antenne di Niscemi, in base agli insegnamenti di MAO e alla linea del PMLI.
W il PMLI!
W la commemorazione di Mao!
W i 5 Maestri!
W il Segretario generale Giovanni Scuderi!

11 settembre 2013