Importanti interviste de "Il Bolscevico" in piazza a Roma
"Il governo Letta fa gli interessi dei padroni"
"Oggi aumenta lo sfruttamento in fabbrica e diminuiscono i diritti"

Dalla nostra inviata speciale
"Il Bolscevico" ha svolto una serie di interviste agli operai manifestanti il 12 ottobre scorso a Roma.
Tutti gli operai intervistati hanno mostrato rispetto, apertura e interesse nei confronti del PMLI e de "Il Bolscevico" e sono stati disponibili a raccontare le loro vicende di estremo sfruttamento dentro le fabbriche cui li condanna il capitalismo.
Le interviste sono pubblicate in ordine cronologico e testualmente senza alcun taglio, nemmeno nelle parti che non condividiamo e che svelano il lavoro che spetta al Partito per elevare la coscienza politica della classe operaia, perché essa acquisti la sua cultura e la coscienza di essere classe per sé e la consapevolezza del suo compito di abbattere il capitalismo e la classe dominante borghese e di conquistare il socialismo.

Marino
operaio FIAT Cassino
Quali sono i problemi della Fiat di Cassino?
La cassa integrazione prima di tutto. Lavoriamo soltanto due o tre giorni al mese. La nostre famiglie sono costrette a sacrifici enormi, considerato che spesso il nostro stipendio è l'unico che c'è in casa. I giorni in cui lavoriamo i ritmi diventano per forza più pesanti. Per non parlare dei giovani precari che sono stati ormai tutti licenziati. Marchionne ha imposto queste condizioni promettendo il rilancio, quello che abbiamo oggi è solo l'aumento dello sfruttamento e la diminuzione dei diritti e delle garanzie in generale, ma nessuna delle sue promesse di rilancio è stata mantenuta.
Cosa ne pensi del governo Letta?
Vedi sopra quello che ti ho detto di Marchionne: la stessa cosa ti dico di Letta. Sono uguali. (intervengono altri operai a sostenere la medesima tesi. Marchionne e Letta sono della stessa pasta. Sfruttano i lavoratori per il loro tornaconto)
Cosa ne pensi della parola d'ordine del PMLI: "La via maestra è il socialismo e il potere del proletariato"?
Oggi si fa molta fatica a credere che il socialismo possa essere conquistato e ti dico a malincuore che la strada è ancora molto lunga. Bisogna crederci però e la costituzione ci può proiettare verso il socialismo, ma chi non la applica blocca questo processo.
Ti ringrazio per l'intervista, solidarietà a nome del PMLI per le condizioni di sfruttamento che vi hanno imposto Marchionne e i governi Letta e Berlusconi. Penso che certamente potrete leggere l'intervista sul sito del Partito.
 

Emanuele
operaio della Plast (Bergamo)
Quali sono i problemi della Plast di Bergamo?
Siamo tutti a tempo indeterminato, quindi ci dicono, non rompete i coglioni che siete fortunati rispetto agli altri operai di altre aziende della provincia e del resto d'Italia. Dietro questo ricatto però si nasconde l'aumento spropositato dei ritmi di lavoro.
Cosa ne pensi del governo Letta?
Fa schifo, è la continuazione del precedente e dei governi Berlusconi. È sostenuto apertamente da Napolitano. Tutti insieme ci hanno resi ostaggio della BCE, però nonostante la crisi comprano i cacciabombardieri e noi intanto paghiamo con i tagli dei servizi, della scuola, della sanità e con le controriforme delle pensioni. E la CGIL non fa nulla. La Camusso, il peggiore segretario che la CGIL abbiamo mai avuto in tutta la sua storia, appoggia attivamente questa politica di massacro degli operai e delle masse
Cosa ne pensi della parola d'ordine del PMLI: "La via maestra è il socialismo e il potere del proletariato"?
Io vado oltre e penso che la parola d'ordine del socialismo sia troppo annacquata. Penso che la via maestra sia quella del comunismo. Bisogna però sensibilizzare le masse per muoverle, bisogna un poco spaventarle facendo loro capire quali sono i danni che il capitalismo può apportare.
Conosci la proposta strategica del PMLI?
Sì la conosco, anche se sono vicino ai Carc.
Ti ringrazio per la bella intervista. Ti invito a seguire regolarmente il PMLI poiché, come potrai capire, se ti poni senza pregiudizi come è in grado di fare un operaio avanzato come te, è l'unico Partito che ha veramente una strategia per superare il capitalismo.

Cosimo
operaio Ilva Taranto, coordinatore del Comitato 12 giugno
Il comitato è nato a seguito della morte il 12 giugno del 2003 all'Ilva di Taranto per il crollo di una gru, i giovani operai Paolo Franco e Pasquale D'Ettorre, assassinati dal profitto di padron Riva.
L'Ilva di Taranto è un impianto simbolo dello sfruttamento selvaggio degli operai puoi raccontarci qualcosa delle condizioni di lavoro nello stabilimento?
L'Ilva di Taranto è una fabbrica di operai morti, nel senso che produce operai morti, in una città straziata dai lutti e dalle malattie. Forse nessun altro impianto italiano ha avuto le nostre cifre: cinquecento operai morti per incidenti sul lavoro e duecento morti per malattie, tra cui asbestosi e mesatelioma a causa dell'amianto. È una tragedia senza fine sulla quale nessuno interviene e che è destinata, considerato il disinteresse della politica, a continuare.
È peggiorata la sicurezza a partire dalla privatizzazione e dall'ingresso dei Riva?
Paradossalmente la situazione degli incidenti sul lavoro è migliorata. Mica perché i Riva hanno migliorato le condizioni di lavoro degli operai, ma solo perché il lavoro è complessivamente diminuito. Si muore meno perché si lavora meno e il lavoro è in continuo calo. Lo Stato, inoltre, se consideriamo le migliaia di infortuni all'Ilva, ha anche violato l'articolo 38 della costituzione, quello che assicurerebbe ad ogni italiano inabile al lavoro il diritto al mantenimento e all'assistenza sociale e che i lavoratori, in caso di infortunio, malattia, invalidità e vecchiaia, disoccupazione involontaria abbiano diritto a mezzi adeguati alle loro esigenze di vita. Questo Stato ci ha messo trent'anni ad accorgersi della nostra condizione e una volta che se n'è accorto non ha ancora fatto nulla.
Cosa ne pensi del governo Letta?
Quello che è successo negli ultimi mesi è gravissimo. Letta poteva fare un governo di sinistra e fare qualcosa per il popolo, se non si fosse fatto scippare dal PDL e dai grillini. Ora, purtroppo la situazione è molto grave e noi ne paghiamo le conseguenze.
Cosa ne pensi della parola d'ordine del PMLI "La via maestra è il socialismo e il potere del proletariato"?
A questa domanda non so rispondere chiedi al mio collega che ti saprà rispondere sicuramente. Voglio regalare un CD a "Il Bolscevico" in cui abbiamo raccolto tutta la storia e le condizioni dei lavoratori dell'Ilva di Taranto.
Grazie, certamente ci sarà utilissimo per scrivere un altro articolo. Abbiamo già scritto molto sull'Ilva di Taranto, vi invito a visitare il sito del PMLI e a leggere il giornale on-line.

Giancarlo
operaio Ilva Taranto, ex-segretario sezione Lenin del PCI di Taranto
Cosa ne pensi della parola d'ordine del PMLI: "La via maestra è il socialismo e il potere del proletariato"?
Il socialismo è un obbiettivo fondamentale per la classe operaia. Dobbiamo raggiungerlo. Purtroppo la classe operaia non ha ancora la coscienza per raggiungerlo. Tuttavia la costituzione ha elementi che possono condurre al socialismo ed essi vanno difesi per consentirci di raggiungere la tappa finale. Oggi la democrazia è interrotta e il suo ultimo baluardo, la costituzione, è minacciata e noi dobbiamo difenderla.

Vincenzo
operaio alla verniciatura FIAT Pomigliano d'Arco. È uno dei 19 delegati FIOM espulsi dalla fabbrica e reintegrati dopo la sentenza della corte costituzionale
Quali sono i problemi degli operai della FIAT di Pomigliano?
Anzitutto la cassa integrazione da febbraio 2013 a dicembre 2013 che ci provoca un ribasso enorme del salario. Considera che io lavoro al massimo cinque settimane all'anno. Mia moglie è disoccupata ed ho due figli che studiano alle superiori. Dimmi tu come si fa? E la maggior parte di noi è giovane e con figli piccoli. La media è di 35 anni, mentre l'indotto è più vecchio. L'esatto contrario di quello che succede a Termini Imerese, che mi hai citato, dove gli operai Fiat in maggioranza hanno avuto scivoli verso la pensione e, invece, sono rimasti disoccupati gli operai dell'indotto, i più giovani. Poi i ritmi di produzione sono aumentati moltissimo. Anche gli operai che prima non conoscevano limiti di lavoro adesso fanno molta fatica a reggere i nuovi ritmi di produzione imposti dall'azienda. Oltre a ciò il clima in cui si lavora è pessimo. Subiamo pressioni sotto ogni punto di vista, soprattutto gli operai della FIOM. Come sai il giudice ci aveva dato ragione. Siamo tornati ma i ricatti continuano. I capi UTE, responsabili della produzione, dicono agli operai: 'guarda se ti cancelli da FIOM ti facciamo lavorare'. È una guerra continua contro il sindacato e contro i lavoratori a Pomigliano".
Ti ringrazio per questa chiarissima descrizione dello sfruttamento degli operai a Pomigliano e vi esprimo a nome del PMLI la massima solidarietà, invitandovi a farci avere cronache su quanto mi racconti. Ma il governo Letta cosa sta facendo per la vostra situazione e cosa ne pensi in generale?
Per noi nulla, ma anche nulla per il popolo. Dovrebbe difendere la Costituzione e difenderla, così come la giurano, ma sono i primi ad andare contro di noi e contro la Costituzione.
Cosa ne pensi della parola d'ordine del PMLI "La via maestra è il socialismo e il potere del proletariato"?
Non mi sono posto la questione del socialismo. Penso che oggi la via maestra sia la costituzione e che essa vada difesa.
Ti ringrazio per l'intervista, ti invito a seguire il PMLI e a studiare la sua proposta e a leggere "Il Bolscevico".

16 ottobre 2013