Intesa strategica tra Ue e Russia. Accordo sugli "spazi comuni"
Bush il 10 maggio, di ritorno dalle celebrazioni di Mosca per il sessantesimo anniversario della vittoria sul nazifascismo, era in Georgia a rafforzare i legami degli Usa e della Nato col governo di Tblisi, una visita che faceva irritare Putin, mentre i rappresentanti dell'Unione europea erano rimasti nella capitale russa per un vertice Russia-Ue che ha definito un accordo strategico in quattro settori, definiti "spazi comuni".
L'imperialismo americano lavora ai fianchi per sfilare alla Russia capitalista le ex repubbliche sovietiche dell'Est e dell'Asia centrale. La Ue imperialista non resta certo a guardare e punta a catturare sia pure con metodi più "diplomatici" e meno rozzi e arroganti degli Usa, dopo diversi Stati dell'Europa dell'est, la stessa Russia . L'accordo del vertice di Mosca del 10 maggio è un altro passo avanti verso il disegno imperialista della "Europa dall'Atlantico agli Urali", se non fino al Pacifico.
La delegazione russa composta da Putin e dal ministro degli Esteri Lavrov e quella della Ue formata dal presidente della Commissione Barroso, dalla commissaria Ferrero Waldner, dall'Alto rappresentante per la politica estera Solana e dal presidente di turno, il lussemburghese Junker hanno chiuso l'accordo su una parte dei punti che erano oggetto della trattativa iniziata nel maggio 2003. L'intesa strategica tra Ue e Russia riguarda quattro settori dove le due parti inizieranno una stretta collaborazione; l'economia, con l'obiettivo della rimozione delle barriere commerciali, l'allineamento delle leggi che regolano il settore, la creazione di infrastrutture per favorire gli scambi; sicurezza interna e la giustizia, che riguarda la collaborazione per contrastare terrorismo e criminalità; la sicurezza esterna in merito a come affrontare questioni come i conflitti regionali e la non proliferazione delle armi di distruzione di massa; la ricerca, istruzione e cultura.
Dal negoziato iniziato due anni fa sono rimasti fuori la questione dell'abolizione dei visti per la libera circolazione tra le due zone e della riconsegna degli immigrati clandestini transitati dalla Russia, come pure l'accordo definitivo sui confini tra Russia e repubbliche baltiche e il regime dei transiti per Kaliningrad. Due questioni che per Solana potranno essere risolte con calma nel prossimo futuro.
La Ue intanto intasca il permesso di Mosca di partecipare alla soluzione delle crisi regionali nell'ex Urss, fra le quali quella della Cecenia, dell'Abkazia e Ossezia del sud, del Nagorno-Karabak e della Transnistria. In cambio Putin porta a casa l'appoggio della Ue per l'ingresso nel 2006 della Russia nell'Organizzazione modiale per il commercio (Wto, nella sigla inglese). Sul piano economico le intese potranno facilitare la penetrazione dei capitali europei nel mercato russo.
Il presidente di turno della Ue, Junker, ha commentato l'intesa con "Europa e Russia non sono più in luna di miele, tra noi è grande amore". Putin ha ribadito che l'accordo "permetterà di fare progressi sostanziali sulla strada dell'Europa unita, senza linee di divisione" mentre nel lungo periodo l'obiettivo è la creazione di un mercato aperto e integrato, uno spazio "comune e indivisibile di sicurezza". Una zona di libero scambio e principi giuridici comuni da Lisbona a Vladivostok.

25 maggio 2005