Comunicato stampa del Comitato Lombardo del Partito
Ennesima intimidazione poliziesca contro il PMLI al corteo del 25 Aprile a Varese

Il Comitato lombardo del Partito marxista-leninista italiano (PMLI) vuole denunciare e far conoscere alla classe operaia e alle masse lavoratrici e popolari l'ennesima intimidazione (la terza in 3 anni) che i militanti e simpatizzanti dell'Organizzazione di Viggiù del Partito hanno subìto alla manifestazione di piazza per il 67° Anniversario della Liberazione, mercoledì 25 Aprile a Varese.
Prima della partenza del corteo in piazza San Vittore i marxisti-leninisti sono stati circondati dalle "forze dell'ordine" in borghese e in divisa e minacciati di non esporre il cartellone preparato per l'occasione dai compagni, dove da un lato si inneggiava al 25 Aprile, alla Resistenza e alla necessità di attualizzare la lotta dei partigiani contro il capitalismo, per il socialismo e dall'altro spiccava il bel manifesto che invita a liberarsi dal governo della grande finanza della Ue e della macelleria sociale guidato dal tecnocrate borghese Mario Monti.
Probabilmente le forti prese di posizione in particolare inneggianti al socialismo devono essere state come fumo negli occhi per i servi dello Stato capitalista che alle domande dei compagni, che chiedevano agli agenti quale legge stessero infrangendo, hanno risposto: "nessuna legge viene infranta ma il cartello non va esposto perché lo diciamo noi".
I metodi squadristici di censura e repressione delle "forze dell'ordine" ci danno ragione quando diciamo che siamo in un regime neofascista!
Il Comitato lombardo e l'Organizzazione di Viggiù del PMLI ringraziano i rappresentanti della Federazione della Sinistra Carlo Scardeoni e Pippo Pitarresi, oltre a vari manifestanti che hanno espresso solidarietà in piazza ai marxisti-leninisti.
Oramai gli sgherri dell'ordine borghese non rispettano più neanche a parole la Costituzione democratico-borghese del 1948 di cui hanno fatto carta straccia.
Hanno dimenticato o ignorano di proposito l'articolo 21 della Costituzione che sancisce la libertà d'espressione e di pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
Una cosa è certa oggi come allora i marxisti-leninisti non si faranno intimidire dai metodi squadristici e intimidatori delle "forze dell'ordine", che ricordano quelli usati nel ventennio mussoliniano contro comunisti e antifascisti. Anzi, questi attacchi non fanno altro che rafforzare la coscienza che per raggiungere una vera libertà e democrazia per la classe operaia, le masse lavoratrici e popolari. L'unica soluzione è il socialismo!


Il Comitato lombardo del Partito marxista-leninista italiano

26 aprile 2012